Giorgia fa “Golpe”: le grandi voci hanno bisogno di grandi canzoni e viceversa – RECENSIONE

Giorgia

Analisi su nuovo singolo di Giorgia, intitolato “Golpe”, disponibile in radio e in digitale a partire dal 19 settembre. La cantante romana prosegue nel segno di un’annata particolarmente ispirata

Dopo un anno costellato di nuovi stimoli e conferme, Giorgia torna a fare centro con “Golpe”, il suo nuovo singolo uscito il 19 settembre in radio e su tutte le piattaforme digitali, presentato in anteprima a sorpresa durante i Tim Music Awards. Un brano potente, scritto a più mani da una squadra di penne eccellenti composta da Edoardo D’Erme (Calcutta), Davide Petrella, Dario Faini (Dardust), Gaetano Scognamiglio e la stessa Giorgia, e prodotto con l’eleganza e il respiro internazionale di Dardust.

Golpe” è una ballata pop d’autore che si insinua subito nell’animo: intensa, malinconica e contemporanea. La voce di Giorgia, al massimo della forma artistica, attraversa le strofe con delicatezza e impeto, mentre il testo ci parla di relazioni interrotte, scelte condivise che diventano solitarie, e del tentativo di restare a galla quando tutto sembra travolgere. Il “golpe” qui non è solo un colpo di stato sentimentale, ma diventa un’esplosione emotiva, un terremoto silenzioso tra due persone che, pur non guardandosi più negli occhi, si cercano ancora tra pioggia e distanze.

Dopo un passaggio sanremese non indimenticabile con “Parole dette male”, che aveva lasciato il pubblico diviso, Giorgia ha ritrovato la sua rotta con una serie di singoli che hanno saputo mettere in luce una nuova direzione musicale: da “Niente di male” alla rivincita sanremese de “La cura per me”, passando per il singolo estivo “L’unica” fino a questo nuovo tassello autunnale. “Golpe” è il brano giusto al momento giusto, capace di valorizzare appieno le qualità vocali dell’artista e il suo rinnovato desiderio di sperimentare.

Il testo, scritto con mano poetica ma concreta, si muove tra immagini evocative (“mentirsi è una pistola”, “nessuno sa quant’è bella stanotte”) e un sound pop moderno che non rinuncia a una certa raffinatezza melodica. Il ritornello si apre come una finestra sulla notte, tra malinconia e desiderio di fuga, e resta impresso senza forzature.

Nel panorama attuale, dove spesso le canzoni sembrano prodotte in serie, “Golpe” dimostra che la differenza la fanno ancora le belle canzoni. Quelle che hanno un’anima, un suono riconoscibile e una voce che sa viverle fino in fondo. Giorgia lo fa, come sempre, con eleganza e intensità. E a questo punto, cresce l’attesa per il nuovo album, previsto entro la fine del 2025. Perché sì, le grandi voci hanno bisogno di grandi canzoni. E viceversa.

Scritto da Nico Donvito
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