venerdì 22 Novembre 2024

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Le “Stelle cadenti” di Ermal Meta per illuminare un’altra estate – RECENSIONE

Recensione del nuovo singolo del cantautore italo-albanese

Dopo aver vissuto un inverno da protagonista partecipando nuovamente tra i big di Sanremo con la sua Un milione di cose da dirti, classificata alla fine al terzo posto, Ermal Meta torna quest’estate con un nuovo estratto da Tribù urbana, il suo ultimo album di inediti, intitolato Stelle cadenti. Il brano segue in radio il singolo ‘Uno’, scelto da Sky come colonna sonora degli ultimi Europei di calcio e la già citata ‘Un milione di cose da dirti’.

‘Tribù urbana’, pubblicato lo scorso 12 aprile da Mescal con distribuzione Sony Music Italy, è il quarto album in studio da solista di Ermal. Il cantautore italo-albanese, che quest’estate si esibirà in un concerto evento a settembre nella splendida cornice del Teatro Antico di Taormina, porterà live la sua musica a partire dalla primavera del 2022 con il suo primo tour nei palazzetti dello sport italiani.

Stelle cadenti, che giustamente viene mandata in radio a partire dal 10 agosto, giorno di San Lorenzo riconosciuto come “il giorno delle stelle cadenti”, è un brano che possiede tutti gli ingredienti dell’inconfondibile stile del suo autore. Si parte da un tappeto musicale in linea con il resto del progetto, dove l’elettronica dei suoni si mischia alle atmosfere cercate dall’artista per proporre al pubblico una sorta di ballad elettropop dal retrogusto romantico.

Ermal trasporta l’ascoltatore all’interno del suo mondo, attingendo dal suo classico immaginario. Nel brano il cantautore inizia parlando direttamente con se stesso (“devo smettere di fumare, avrò smesso cento volte…”), per poi rivolgersi direttamente a un nuovo interlocutore (“dimmi che mi vuoi bene anche se non ci credi, dimmi che mi vuoi bene finché resto ancora in piedi, dimmi che vuoi partire…”). Il ritornello abbraccia una melodia orecchiabile e, pur senza spingere eccessivamente sull’acceleratore, si inserisce bene tra le strofe.

Stelle cadenti è un brano d’amore che spinge forte sulle atmosfere, proprio quelle stelle cadenti che sembrano far da cornice a tutto l’impianto narrativo del testo. Dopo il brano sanremese e l’energica Uno, ecco così che il cantautore cerca di rilanciarsi per donare nuova visibilità al suo ultimo progetto discografico con un brano in pieno stile Ermal Meta.

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Stelle cadenti | Audio

Stelle cadenti | Testo

Devo smettere di fumare
Avrò smesso cento volte
E pure di guardarti, di guardarti così forte
Tu dici che mi fa male, ma non ti frega niente
È la verità

Devo smettere di parlare, che ho bevuto troppo
Ma siamo tutti un po’ ubriachi di qualcosa o di qualcuno
Ma sì, lasciamo stare, che un regalo che nessuno vuole
È la verità

Dimmi che mi vuoi bene
Anche se non ci credi
Dimmi che mi vuoi bene finché resto ancora in piedi
Dimmi che vuoi partire
Prestami dei ricordi
Dimmi che mi vuoi bene sempre più di tutti gli altri
Non siamo mica stelle cadenti

Se potessimo iniziare le storie all’incontrario
Così verso la fine potersi vivere l’inizio
Non questo schifo di dolore, che tu dici non è niente
E che passerà

Dimmi che mi vuoi bene
Anche se non ci credi
Dimmi che mi vuoi bene finché resto ancora in piedi
Dimmi che vuoi partire
Prestami dei ricordi
Dimmi che mi vuoi bene sempre più di tutti gli altri
Non siamo mica stelle cadenti

Ho voglia di cantare
Ho voglia di fare tardi
Se poi mi sento solo, svegliare tutti quanti
Sentire te che ridi di me che parlo come fossi Dio
Ma sono solo io, solo io

Dimmi che mi vuoi bene, anche se non mi vedi
Dimmi che mi vuoi bene finché sono ancora in piedi
E prima di partire, prenditi i miei ricordi
Che io ti voglio bene sempre più di tutti gli altri
Non siamo mica stelle cadenti

Ma sì, lasciamo stare
Arrivederci