L’interprete potrebbe tornare sul palco dell’Ariston a distanza di 22 anni dalla sua ultima partecipazione
Il Fanta-Sanremo è appena cominciato, anzi, forse non è mai finito. La notizia certa è che Massimo Ranieri si trova alle prese con le registrazioni del nuovo album in studio atteso per la prossima primavera, a ventiquattro anni di distanza dal precedente “Ranieri”, disco del ’95 pubblicato in concomitanza con la sua partecipazione al Festival della canzone italiana con il brano “La vestaglia”. Dal palco del Teatro Ariston, in realtà, l’artista partenopeo manca da ben ventidue anni, l’ultima presenza risale al 1997 con “Ti parlerò d’amore”, un brano incompreso che si classificò soltanto al nono posto. Alla nota kermesse canora ha all’attivo sei concorsi, tra cui la storica vittoria datata 1988 con “Perdere l’amore”. Tra le canzoni di successo realizzate nel corso della sua carriera, ricordiamo anche “Rose rosse”, “Se bruciasse la città”, “Erba di casa mia” e “Vent’anni”.
Sessantasette anni compiuti lo scorso anno, Massimo Ranieri è uno degli interpreti più importanti della canzone leggera italiana, poliedrico e versatile dotato di un’innata attitudine teatrale, al punto da renderlo uno degli showman più completi del mondo dello spettacolo. Diviso tra teatro, televisione e concerti, l’artista ha ufficializzato la sua attesa rentrée discografica con un album di inediti, annunciato nel corso di una sua recente ospitata ad “Amici” di Maria De Filippi.
In seguito alla scomparsa di Charles Aznavour, suo Maestro e pigmalione, ha raccontato all’Ansa: «Con lui se ne va l’ultimo grande vecchio, un papà, non esiste un altro gigante così. La notizia della sua morte mi ha destabilizzato, non c’è più nessuno che ci guidi. E’ sempre stato un faro per me. I giovani neanche conoscono la sua grandezza, non hanno tempo, vivono attaccati a cellulari, iPad e social network. Mi reputo fortunato ad averlo avuto come amico, tutti noi che facciamo questo mestiere siamo da oggi più soli». L’ultimo incontro con lo chansonnier francese risale a quattro anni fa, quando Ranieri ricevette in regalo un suo testo da musicare: «Una canzone che parla d’amore, sulla quale avevo lavorato, ma che non ho mai inciso. Sentirò la famiglia e il manager per capire cosa farne».
Dopo la partecipazione in gara di Ron dello scorso anno con un brano inedito di Lucio Dalla, l’ipotesi suggestiva di ripetere il riuscitissimo esperimento anche con un brano di Aznavour interpretato da Massimo Ranieri, potrebbe stuzzicare Claudio Baglioni e la commissione selezionatrice di Sanremo 2019. D’altronde, tra i vari rumors dei soliti artisti che si propongono di anno in anno, riportare al Festival un assoluto monumento della canzone italiana non potrebbe che nobilitare l’intera rassegna, un po’ com’è successo lo scorso febbraio con la prestigiosa presenza di Ornella Vanoni. Non ci resta che attendere.
Massimo Ranieri | Presenze al Festival di Sanremo
- 1968 – “Da bambino“ (settimo posto) in coppia con I Giganti
- 1969 – “Quando l’amore diventa poesia” (decimo posto) in coppia con Orietta Berti
- 1988: “Perdere l’amore” (primo posto)
- 1992: “Ti penso” (quinto posto)
- 1995: “La vestaglia” (quindicesimo posto)
- 1997: “Ti parlerò d’amore” (nono posto)
Nico Donvito
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