A tu per tu con i due giovani artisti in uscita con il singolo “La somma“, in radio dal 17 maggio
Dall’addizione di due mondi apparentemente distanti, ma in realtà molto simili, nasce “La somma”, singolo che suggella la collaborazione tra Mattia Balardi, in arte Mr. Rain, e Martina Attili (qui la nostra precedente intervista). Dopo aver collezionato tre dischi di platino per le vendite dei singoli “Ipernova”, ‘I grandi non piangono mai’, “Carillon” e fatto incetta di visualizzazioni su YouTube, per il rapper bresciano è tempo di un nuovo feat, dopo il successo ottenuto con “Un domani“ insieme ad Annalisa e realizzato una nuova versione di “Niente di speciale” con Benji e Fede. In occasione del lancio del duetto, abbiamo incontrato i due artisti per parlare del loro incontro e dei rispettivi progetti futuri.
Ciao ragazzi, partiamo dal vostro nuovo singolo “La somma”, come vi siete incontrati e com’è nata la voglia di realizzare qualcosa insieme?
Mr. Rain: «Dopo aver composto il brano insieme a Marco Sissa, il primo nome che mi è venuto in mente è stato quello di Martina, perchè in “Cherofobia” mi aveva colpito il suo modo di scrivere, l’ho trovato molto vicino al mio mondo, oltre che la sua voce. Le ho proposto subito il pezzo, mi piaceva l’idea di confrontarmi con un’artista di questo genere».
Prima di incontrarvi che idea avevate l’uno dell’altra?
Mr. Rain: «Me la immaginavo proprio così».
Martina Attili: «Invece io non me lo immaginavo (sorride, ndr) , nel senso che naturalmente lo conoscevo e lo ascoltavo, ricordo che durante il secondo anno del liceo la mia amica Elisa mi ha fatto sentire la sua “Carillon”, mi piaceva molto. Dal punto di vista umano, tendo a non farmi un’idea sulle persone che non conosco, perché non voglio essere stupita, preferisco conoscere una persona piano piano, senza alcun tipo di pregiudizio».
Qual è la particolarità che rispettivamente più vi colpisce?
Mr. Rain: «Che siamo entrambi introversi, forse è la caratteristica che ci rende più simili. Ho scoperto un’artista estremamente versatile, nonostante il ritornello fosse già scritto e praticamente pronto, lei è riuscita a donare al pezzo quel qualcosa in più, interpretandolo al meglio dandogli un valore aggiunto».
Martina Attili: «Mi piacciono molto i suoi testi, quando ascolto le sue canzoni riesco a riconoscermi, a farle mie, ad adattarle ad una mia situazione, anche se magari lui voleva dire un’altra cosa. Spesso capita che un pezzo abbia delle belle parole ma che la melodia sia noiosa, nei suoi brani trovo il giusto equilibrio».
Nel caso di Martina si tratta del primo feat, mentre tu Mattia ne hai collezionati già diversi. Qual è il tuo pensiero sulle collaborazioni e sulle contaminazioni musicali?
Mr. Rain: «E’ un modo per confrontarsi tra artisti, prendere il buono che c’è negli altri e mettersi in gioco, ogni volta che collaboro con qualcuno la vivo come una sfida, per superarsi e riuscire a dare sempre il meglio. Mi piace lavorare con persone coerenti, sia io che Martina lo siamo».
Allora ricapitoliamo: tutti e due siete introversi e coerenti nelle vostre scelte artistiche, ma c’è un altro elemento che vi accomuna, il cosiddetto “fattore x”, entrambi avete partecipato al talent show di Sky in edizioni differenti. A freddo, che esperienza ha rappresentato per voi?
Mr. Rain: «Non amo in generale i vincoli imposti dai talent show, infatti mi sono ritirato subito. Nel 2013 ho fatto quell’esperienza solo per farmi un po’ di pubblicità, ero già partito con l’idea di fare i casting e poi rifiutare di andare avanti, soprattutto dopo aver capito che quel mondo era esattamente come me lo immaginavo e che quella strada non era giusta per me».
Martina Attili: «E’ un’esperienza che personalmente mi ha fatto crescere, in più ti regala grande visibilità perché ti porta ad interfacciarti ogni settimana con un pubblico vastissimo. D’altro canto credo che i tempi televisivi non sempre corrispondano con quelli artistici, che ci sia il rischio di essere travisati o non compresi fino a fondo. Le persone si fanno un’idea sui concorrenti anche dal punto di vista umano, questo potrebbe scontrarsi con la musica, perché per fare questo mestiere di base si richiede di essere un bravo cantante, non una brava persona. Bisognerebbe scindere di più questi due elementi».
E con i social network, qual è il vostro rapporto?
Mr. Rain: «In generale con i social sono un po’ distaccato, perché sono pigro e non mi piace così tanto quel mondo, anche se con i miei fan cerco sempre di interagire e di rispondere ai loro messaggi».
Martina Attili: «Ho cominciato ad utilizzarli soprattutto dopo la mia partecipazione ad X Factor, sto imparando piano piano e credo di cavarmela abbastanza bene. Non seguo gli influencer, non conosco bene questo tipo di meccanismi, Instagram lo uso soltanto per leggere fumetti, vedere cosa fanno i miei amici, stalkerare i miei ex e parlare con le persone».
Come sarà la vostra estate 2019? Ci saranno impegni congiunti?
Mr. Rain: «Sarò impegnato con il mio tour estivo, molto probabilmente ci ritroveremo insieme a cantare la nostra canzone in qualche Festival, non sappiamo ancora nulla nel dettaglio».
Martina Attili: «Sicuramente ci saranno dei live anche per quanto mi riguarda, dopo aver esordito con il mio Cherofobia Tour lo scorso 4 maggio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, non vedo l’ora di tornare sul palco».
State lavorando entrambi rispettivamente a nuova musica, quali sono i vostri prossimi progetti?
Mr. Rain: «”La somma” è il primo singolo del mio nuovo album che uscirà entro l’anno. Sono in piena fase creativa, passo il tempo chiuso in studio, scrivo tantissimo, infatti ho la vita privata pari a zero (ride, ndr)».
Martina Attili: «Per quanto mi riguarda, l’album è finito e pronto da tempo, stiamo lavorando agli arrangiamenti. Io la mia parte l’ho fatta (sorride, ndr), adesso tocca alla produzione, stiamo cercando di trovare il giusto compromesso tra il mio stile e la realtà musicale contemporanea».
Per concludere facciamo un salto nel futuro, come vi vedete tra dieci anni?
Mr. Rain: «Non saprei, sicuramente continuerò a fare la mia musica, ma il mondo della discografica mi preoccupa un po’, lo considero troppo saturo, pieno di persone che fanno le stesse cose, brani simili con testi simili. Boh, è da tempo che non ascolto più musica italiana attuale, escluso Marco Mengoni che spacca perché lo considero coerente».
Martina Attili: «Io tra dieci anni non mi vedo, perché morirò all’età di ventisette anni ed entrerò a far parte del club dei 27».
Nico Donvito
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