venerdì, Maggio 10, 2024

CLASSIFICHE

SUGGERITI

Nuove uscite discografiche: i singoli della settimana

Tanti i singoli usciti questa settimana:  ve li riassumiamo in una speciale parade e, come sempre, buon ascolto

Pibe de oro  è il titolo del nuovo singolo di Reír, uno dei talenti emergenti più promettenti della scena Rap palermitana.

E’ un brano rap che trasuda passione, determinazione e ambizione e che si distingue per un ritornello incisivo, nel quale l’artista si identifica con il “Pibe de Oro” e aspira a diventare una “leggenda”, seguendo le orme di Diego Armando Maradona: “Il titolo è un omaggio a Maradona – racconta l’artista classe 2006 – una figura che mi ha profondamente ispirato nella composizione del brano, specialmente nel ritornello, dove viene citato. Attraverso le liriche, ho esplorato le mie ambizioni, i sogni e il percorso che mi aspetta nel futuro, evidenziando l’importanza degli amici, della famiglia e delle persone care che mi hanno sostenuto lungo il cammino. Esprimo il desiderio di vedere felici coloro che mi circondano, riconoscendo e ripagando i sacrifici che hanno fatto e continuano a fare per me.”

Oltre I Miei Sogni è il nuovo inedito di musu, scritto con Ivan Brunacci e Luca Rustici.

Oltre I Miei Sogni parla della perdita di chi amiamo e dell’istinto così umano e terreno di conservare ciò che non è più afferrabile, in quella stanza del nostro inconscio che custodisce emozioni, ricordi, sapori e sentimenti. Una stanza che possiamo aprire ogni volta che sogniamo, ma che ci affanniamo disperatamente di tenere aperta anche quando il sogno è finito. Il brano è la promessa estrema, ma anche la consapevolezza, che quella stanza non si chiuderà mai, perché certi legami superano l’ineluttabile.

«Ho scelto di pubblicare questo brano perché tocca un aspetto della vita di tutti che spesso evitiamo di affrontare, per il dolore che comporta, paura o superstizione, perché a volte sembra non ci tocchi – dice musu – ma quando perdi qualcuno di tanto importante, quando saluti per l’ultima volta, in quel momento affiorano tutte le verità del rapporto che ti lega a chi stai perdendo. In quegli ultimi istanti, negli ultimi sguardi o parole, comprendi appieno la grandezza di un sentimento, in tutto il suo dolore. È un’esperienza che voglio raccontare, perché mi ha solcato in maniera indelebile l’anima e perché è un’emozione tanto immensa da sfiorare l’eternità

MayDay è il nuovo singolo di CRI, nome d’arte di Cristiano Trentini, giovanissimo cantante urban pop veneto classe 2006.

Il brano, primo inedito, è stato scritto con Karin Amadori e Simone “heysimo” Sproccati e prodotto da “heysimo”.

Le canzoni che scrive raccontano la sua vita e la realtà della generazione attuale: “MayDay è un viaggio all’interno dell’anima, un combattimento tra stare bene e stare male – racconta CRI – Il diavolo al comando” ci illude e ci fa stare bene, ponendo davanti la realtà che da soli si può stare meglio. Poi affondi negli occhi di chi ami e capisci che potresti diventare migliore, o perdere tutto per sempre. E la paura di un rifiuto ti fa rifugiare ancor più dentro a te stesso. Ma la nostra immaginazione fugge da tutto questo, “volando a diecimila piedi sopra le paure”.

Il Cile annuncia l’uscita del nuovo singolo Nadir.

Prodotto da Pio Stefanini e da Stefano Francesconi, il brano rappresenta la rinascita artistica del cantautore attraverso una ballad dal sapore primaverile, con echi elettronici e una ritmica scanzonata, ma dal testo intimistico, con al centro il racconto della fine di un amore che lascia strascichi positivi e intatta la speranza di un domani migliore.

Un dialogo muto con chi non fa parte della nostra vita per renderla testimone che, malgrado la sua assenza, va tutto bene, che le chiavi di casa non sono state cambiate, che un ritorno non è escluso ma allo stesso tempo non è fondamentale per stare in pace con se stessi.

Il Cile canta di un amore che appaga i sensi e ci rende incapaci di intendere e di volere, di un sentimento narrato con il giusto velo di nostalgia ma con lo sguardo al futuro, adesso che la primavera è arrivata e con sé i buoni propositi della bella stagione.

Un cuore diventato granito, immune ai colpi sferrati dal recuperare un quotidiano da non condividere più con un’altra persona, è peròpronto ad accogliere di nuovo l’affetto, adesso che è ripulito dalle scorie dell’alcool, rimedio comodo e immediato per digerire la delusione.Imparare a non farsi più maleè il mantra che Il Cile sta provando a mettere in atto nella sua sfera privata, consapevole delle ripercussioni che può avere anche in quella professionale.

TOSSIC è Un brano dalle sonorità urban pop, che sperimenta un nuovo linguaggio, facendo mix di dialetti, tenendo così in vita le origini dell’artista.

Eda Marì in Tossic descrive la sua concezione dell’amore e della voglia d’amare, paragonandolo all’amore per la sua terra.  Attraverso il ritornello e le sue metafore il brano diventa anche una sorta di protesta, di denuncia per quello che subisce il nostro mare, che viene amato a volte anch’esso in maniera tossica.

La cantautrice sottolinea che la combinazione di inserti dialettali calabresi e campani “è una necessità che nasce dalla voglia di voler comunicare emozioni e sensazioni che, spesso, solo attraverso il dialetto riesci ad esprimere, facendo questo mix dei dialetti legati alle mie origini, mi senti libera: sono davvero io”.

L’artista aggiunge: “Tossic nasce dall’esigenza di voler far sapere a tutti che io ho troppa voglia d’amare. Ho scritto questo brano in un periodo strano, ma bello della mia vita, in un momento di ricerca e voglia di risposte, pensando all’importanza che hanno per me la mia bellissima terra, l’amore per le mie origini e l’amore in generale. Ho provato a esprimere tutto questo paragonandomi proprio a San Lucido, il mio piccolo paese di provincia che d’estate vive è in festa ed è amato da tante persone, ma d’inverno rimane solo, al freddo e in silenzio, quasi ad aspettare quell’amore estivo per ritrovare calore.”

Il cantautore AdriaCo presenta I pesci non possono volare, il nuovo singolo è disponibile sui digital store.

Questo brano, scritto nel 2012, racconta un momento di depressione ed è il quarto brano uscito del progetto discografico Collezione di Arretrati.

Come spiega AdriaCo: «Mi era richiesto di essere produttivo e non riflessivo, pratico e non analitico. La confusione mentale diventava stanchezza e caos e la delusione era l’unica sensazione a cui riuscivo a dare un nome. Come quando da bambino non volevo convincermi che quella visione che avevo avuto, i pesci nell’acquario di mio padre, che uscivano fuori dal vetro fluttuando a mezz’aria tra le persone, altro non era che un sogno».

La scelta di inserire questo brano nell’album è in realtà anche legata al significato che questo ha avuto per l’artista negli anni di studi musicali, in cui gli era richiesto lo stesso tipo di atteggiamento disilluso e disincantato nei confronti della musica. Questo lo ha portato a un blocco di scrittura durato molti anni e alla difficoltà di trovare ispirazione e passione per quello che stava facendo.

XXL è il nuovo singolo di Lil Busso.

Dopo il suo ultimo progetto Lovesick uscito in collaborazione con Tredici Pietro, Lil Busso torna in grande stile con un nuovo singolo. XXL è infatti un manifesto degli elementi che hanno sempre contraddistinto il giovane rapper bolognese: su una produzione dal sapore classico ma fresca, le rime scanzonate ma d’impatto di Lil Busso testimoniano la sua voglia di ripartire, senza più fermarsi.

Dopo il successo di In Bilico, GRACE torna nei digital store con Peggiore Mostro.

Nel singolo affronta la dualità dell’amore e dell’odio, dipingendo con la sua vocalità unica e istantaneamente riconoscibile le emozioni contrastanti che caratterizzano le relazioni umane.

Una svolta audace e innovativa nel suo percorso artistico, un viaggio emozionante tra le ombre di un amore che si trasforma nel peggiore degli incubi, un tuffo coraggioso nelle sfide di una relazione tormentata che oscilla tra l’intensità del desiderio e l’abisso del rancore e della frustrazione. Con un sound rivoluzionario che unisce il drum and base a ritmi coinvolgenti, GRACE guida gli ascoltatori in un mondo in cui il confine tra bene e male, legami catene, libertà e ossessione, si fa sempre più labile. La sua voce potente e ricca di colori diventa veicolo di un messaggio universale, ritraendo la lotta interiore che molti hanno affrontato nel silenzio delle proprie esperienze.

“Con “Peggiore Mostro” – dichiara GRACE – ho voluto spingermi oltre, ricercando non solo nuovi suoni, ma anche le complessità interiori che spesso preferiamo lasciare inesplorate. Questo brano nasce da una profonda riflessione personale sulla natura dell’amore, su come possa evolversi, talvolta, in qualcosa che non riusciamo più a riconoscere. È una canzone che parla di vulnerabilità, di come l’intimità possa trasformarsi in un campo di battaglia, in un terreno arido e sterile dove le parole non dette diventano l’inno di battaglie perdute. Attraverso la musica, ho cercato di dare voce a quelle sensazioni contrastanti, sperando di offrire conforto a chiunque si sia mai sentito perso tra le onde di un amore complicato. “Peggiore Mostro” è il mio modo di dire che non siamo soli nelle nostre lotte, che anche nei momenti più bui possiamo trovare una luce che ci indichi la via d’uscita”.

Il testo del brano, carico di immagini vivide e dichiarazioni sincere, è un’espressione cruda e autentica della dura realtà di quelle relazioni che si trovano sospese tra l’ardente desiderio di vicinanza e l’incolmabile distanza generata dall’incomprensione: “Ti ho dato di me il mondo che avevo ma dentro al tuo mondo proprio non c’ero», confessa GRACE in apertura del pezzo, rivelando il dolore e il senso di alienazione che possono scaturire dall’amore. E nell’emblematico bridge «Lame, lame, lame nel petto, per ogni gesto, gesto, gesto mancato», l’artista simboleggia la ferita aperta lasciata dalle aspettative tradite, in una riuscitissima metafora che parla dritta al cuore, evocando il conflitto emozionale che segue la fine di una relazione importante.

Questa traccia, intensa e appassionata, racchiude una storia personale che nella musica trova cura ed espressione, trasmettendo rabbia, delusione e la necessità di comunicare per comprendere, comprendersi ed essere ascoltati.

Con Peggiore Mostro, però, GRACE non si limita a narrare un frammento di vita, ma estende il suo messaggio a tutti coloro che si sentono intrappolati nei contrasti del cuore, invitandoli a guardare in faccia i propri demoni, accettarli e, infine, a trasformarli in forza.

Una riflessione sulla natura mutevole dell’amore e dell’odio, un’esperienza unica in cui i battiti spezzati si intrecciano ad un vortice di suoni e significati, permettendo al pubblico di scoprire il lato più intenso della propria anima.

Peggiore Mostro è una miscela esplosiva che cattura dall’inizio alla fine, offrendo agli ascoltatori non solo un brano da ascoltare, ma un rifugio emotivo in cui tramutare anche il più oscuro dei mostri in un’opportunità di crescita e comprensione.

LA SOLITUDINE DI UNA REGINA è il nuovo brano di ROMINA FALCONI, una ballad che racconta la storia di una regina prigioniera dell’assenza.

Circondata dalla magnificenza del suo regno e dall’ammirazione della sua gente, la regina rappresenta un’icona di potere e bellezza. Tuttavia, dentro le mura del suo castello, si cela un’anima incompleta e destinata alla ricerca eterna di ciò che non può più avere.

LA SOLITUDINE DI UNA REGINA è una lettera che non può essere consegnata, la storia di una malinconia insanabile. La Regina scrive questa lettera e la penna sanguina sul foglio perché sta confessando che sarà incompleta per sempre. Nonostante i trionfi e la gratitudine alla vita, la Regina è consapevole di essere destinata all’intrattabilità e si sta preparando a convivere con una grande assenza. Per ogni essere umano, la capacità di affrontare la vita e guardare avanti è cruciale: siamo il risultato non solo di ciò che abbiamo, ma anche da ciò che ci manca.

“Questa canzone parla di una creatura Rottincuore votata alla malinconia. È una magnifica assenza che torna a farmi una carezza anche se ho imparato a ricominciare – afferma Romina Falconi – È il crepuscolo che ogni tanto mi piomba dentro e mi fa sentire intrattabile. Sì, sì, intrattabile, perché invece di gioire per le mille cose che ho, sto pensando all’unica cosa che non posso più avere. È la consapevolezza che dovrò essere forte anche da sola, anche se in alcuni giorni mi sento una regina, per l’amore che ho e per le piccole conquiste della vita. Va tutto bene, ho tanto amore intorno, sì ma non ho te”.

COLOMBIA è il nuovo singolo della cantante, attrice e performer SENHIT.

Colombia è un coinvolgente brano Elettropop, in grado di miscelare un iniziale ritmo contenuto e sensuale ad una successiva esplosione di energia durante i ritornelli, aumentando gradualmente la componente elettronica caratteristica del genere. Senhit in questa canzone parla di una donna forte, meravigliosa, una ballerina instancabile proveniente dal Sudamerica che sicura di sé e del proprio corpo sembra illuminarsi di luce propria.

La Freaky Queen, ancora una volta, usa la sua musica ricca di vibrazioni positive per schierarsi contro ogni forma di discriminazione, a favore della valorizzazione dell’identità e dell’inclusione.

‹”Mi sento cittadina del mondo – dichiara Senhit – ho voluto rendere omaggio al mondo latino con un brano musicalmente coinvolgente dal testo provocante, libero e apparentemente leggero”.

La Città è il nuovo singolo degli WABEESABEE.

Raccontare lo spazio fisico attraverso la musica: questa la missione del nuovo brano del progetto Wabeesabee, La Città.

Giunto a chiusura del ciclo di singoli che anticipano il nuovo album, il pezzo sarà inoltre posto a conclusione della tracklist del disco. Una vera e propria traccia corale, che ben incarna la volontà di rappresentare la capacità della città di offrire “spunti e opportunità di confronto con l’ambiente e le persone intorno”.

Gli Wabeesabee trovano la chiave giusta per trasformare un contesto tossico e alienante in un luogo capace di “farci trovare un posto nel mondo, un equilibrio, fondamentale per la salute psichica delle persone”. Come un graffito che illumina all’improvviso un muro dimenticato, un brano per non dare per scontati i luoghi in cui viviamo.

Ladrone00, al secolo Simone Cicconi, torna a sorprenderci con Fiamme, il suo nuovo singolo

Il brano rappresenta il punto d’incontro tra la devastazione e la rinascita generate dal fuoco. Un brano che racconta la storia di un amore complesso, fatto di contrasti, ma anche di una passione così intensa da poter vincere ogni ostacolo.

L’artista marchigiano, noto per la sua capacità di fondere generi diversi creando armonie inaspettate, con questo nuovo lavoro indie-pop si immerge in un racconto dove gli alti e bassi di una relazione diventano la melodia principale. Il testo di “Fiamme” si snoda attraverso versi carichi di immagini: “Eh non bevo ma non sono astemio, non mi bevo tutto quello che mi hai detto, le tue parole dolci come assenzio”. Qui, Ladrone00 non solo esprime la complessità dei sentimenti, ma anche la forza necessaria per affrontare e superare le sfide insite in ogni rapporto amoroso.

E nel passaggio «Spari, nel mio petto hai fatto centro, centro. Ho i brividi se mi sfiori, ush. Appicchiamo sto incendio, incendio. Sei l’unica che mi manda fuori, fuori», l’artista cattura l’essenza del desiderio e della riconciliazione con parole che non sono solo l’eco di un rapporto travagliato, ma la dimostrazione che il vero equilibrio, molto spesso, risiede nella capacità di concedere a se stessi di perderlo. Con sensibilità e maestria, Ladrone00 riesce a trasformare il racconto di una relazione in una danza tra fiamme, in cui ogni passo avvicina i protagonisti nonostante gli ostacoli.

Torta è il nuovo singolo di Chiara Cami.

Se la vita è una festa, spesso capita di sentirsi invitati un po’ sgraditi, o di cortesia, a quella degli altri. In Torta, la cantautrice descrive il sentimento di frustrazione che si prova nel vedere gli altri raggiungere i propri obiettivi ed enumera le potenziali scuse che ci si racconta sul perché non si è ancora giunti al traguardo.

E’ un brano appartenente alla sfera del cantautorato indie italiano ed è fortemente influenzato da sonorità folk pop. L’arrangiamento rappresenta la transizione di Chiara da un sound più acustico a uno più pop. Questo avviene grazie all’unione perfetta tra suoni organici ed elettronici, come nelle drums, che per la prima volta si avventurano oltre i suoni acustici.

Il tutto è tenuto insieme dalla voce dolce e forse un po’ malinconica di Chiara, che per un attimo mette da parte la sua solita ironia e racconta un’infanzia passata a rincorrere l’eccellenza per cercare di compiacere gli altri e a nascondere la vera natura della sua personalità.

Sul finale, tutta questa frustrazione esplode in un coro di voci miste: ci sono quelle di Chiara e delle sue collaboratrici ma anche quelle degli amici e followers che hanno risposto alla chiamata per raccogliere audio e video di partecipazione al brano. Questo esperimento ha avuto lo scopo di incidere su “nastro” la potenza dell’esecuzione live del brano, dove Chiara è solita far cantare il pubblico.

Una canzone importante per chiunque si sia sentito “indietro” nella vita, che regala un momento di gloria anche a dei sentimenti poco celebrati come la frustrazione e l’invidia, con la speranza di lasciarli incastonati per sempre nei confini di questi tre minuti e di trovarne di altri, più simpatici, lungo la via.

Dopo il successo di X-Factor il Solito Dandy torna con Irresistibile, il nuovo singolo.

Questo brano rappresenta un viaggio intenso di rinascita, ricco di speranza e di nuovi inizi.

Irresistibile si immerge nelle profondità dell’esperienza umana, toccando le corde delle nostre ferite più profonde e della nostra intrinseca capacità di rinascita. Il Solito Dandy, attraverso questo singolo, invita ad accogliere la nuova primavera della vita, trovando bellezza e forza nel processo di guarigione e rinnovamento.

“In questo mondo distratto e rumoroso mi piace immaginare una rivoluzione gentile, fatta di persone che rispondono alla rabbia con comprensione” dice l’artista. “Un’incredibile rivoluzione dove tutti puntiamo al bene altrui, oltre gli individualismi augurandoci il meglio.”
 
Irresistibile non è solo un singolo, ma un invito a credere di nuovo nell’amore, a lasciarsi alle spalle le corazze del passato per abbracciare con coraggio e dolcezza un futuro. È una canzone per tutti coloro che, nonostante le battute d’arresto, continuano a cercare la bellezza e la gentilezza in questo mondo.

Tra l’estate alle porte e le sue calde notti tormentate, è in arrivo l’inedito feat tra Ivana Spagna e Legno

Un brano che irrompe come mezzo per alleggerire i cuori, alzando le braccia, cantando a squarciagola: Sarà Bellissimo.

Le sonorità di Sarà Bellissimo ricordano gli evergreen del passato e, inevitabilmente, porteranno tutti alla spensieratezza di quei tempi, a cantare tutti insieme una hit estiva che fuoriesce con il cuore in gola da un vecchio jukebox.

Ivana Spagna sul brano dichiara: “”Sarà bellissimo” è bellissimo! Solare, positivo. Pensi all’estate, alla spiaggia, ad una radio sotto all’ombrellone, ad un ricordo tenero, alla storia d’amore che vorresti!  “Sarà bellissimo” ti fa stare bene come sono stata bene con i Legno. Grandi musicisti, grandi professionisti, simpatici, divertenti ma con la testa, “ops”, la scatola sulle spalle!!!”

“Per noi collaborare con la regina degli anni ’80 – scrivono i LEGNO – è stato motivo di grande soddisfazione, ci ha colpito molto a livello umano, è una persona fantastica con cui siamo entrati subito in sintonia. Siamo molto felici di questo pezzo, sicuramente “Sarà Bellissimo”.

Tempesta è il nuovo singolo di GIMA – artista, DJ e producer avellinese con base a Milano e fondatore del collettivo DYRTY SOCKS

Ha esordito con il suo progetto solista che racchiude linee melodiche pop su bpm incalzanti e sonorità da club. Assieme ai precedenti singoli Chiuso e Voragine, il nuovo brano conferma il suo cosmo artistico dalle reference internazionali. Tra le più evidenti, quelle di Fred Again e Jersey.

Di recente l’artista è stato autore anche di uno degli otto remix ufficiali della hit Ma non tutta la vita dei Ricchi e Poveri, reinterpretando il brano con sonorità jersey e breakbeat.

Spesso incline ad affrontare contenuti introspettivi e dinamiche relazionali, i testi di GIMA descrivono con frequenza stati mentali e d’essere, sensazioni e legami, aspirazioni e disillusioni, mescolati in un turbinio sonoro che oscilla tra l’etereo e il violento.

Tempesta, difatti, è il ritratto di chi si rifugia in un approccio alla vita frivolo e noncurante come arma di difesa verso le delusioni della vita.

GIMA racconta il brano: “Tempesta” è una persona, un momento, una sensazione. È la rappresentazione di chi, apparentemente forte e disinteressato delle conseguenze della vita, si sente venir meno quando qualcosa di fondamentale sta per abbandonarlo. È la rappresentazione degli ultimi anni, racchiusi in un mood intimo e malinconico, visti da chi sa che da un momento all’altro può succedere di tutto e quindi vive nella spensieratezza e nella noncuranza, finché non realizza che quello che le è stato sottratto dal corso degli eventi era vitale per lui. O almeno così crede ora che non ce l’ha più.

Il vociferio inserito in chiusura del brano è un campionamento dei colleghi del collettivo DYRTY SÖCKS.

Elito pubblica il nuovo singolo Fantasmeado.

Elito, nome d’arte di Samuel Guillermo Meléndez Zepeda, nasce a Tijuana in Messico ma a 21 anni vola oltreoceano e si stabilisce in Spagna e in un secondo momento a Pavia, dove tuttora vive.

L’aver vissuto in un meltin-pot culturale come la città messicana, famosa per essere il confine più transitato al mondo, e la vita da expat nel Vecchio Continente, hanno sviluppato in lui un forte senso di multi-culturalità che, insieme al guitalele, inseparabile compagno di viaggio, sono diventati i tratti fondamentali della sua musica.

Una musica che unisce l’indie pop di stampo internazionale ai suoni e ritmi latini, e che mescola sapientemente italiano e spagnolo per puntare ad una platea mondiale.

Fantasmeado è un brano che unisce più generi musicali, dall’indie ai suoni latini fino ad arrivare all’urban. Un pezzo sincero e autentico in cui l’artista racconta di una storia d’amore dove all’improvviso l’altra persona sparisce senza un motivo, lasciando solo domande e interrogativi.

TEMPOXL’AMORE è il nuovo singolo di Delalibra, nome d’arte di Diego Ferrari, un brano elettropop, con qualche richiamo agli anni ’80.

La canzone, accompagnata da un’estetica dark che mostra entità antropomorfe, vuole essere un inno alla “paura di amare” perché quando un sentimento forte viene schiacciato dall’ansia finisce per non essere apprezzato. Questo messaggio si fa più concreto quando sul finale il brano si apre a un insieme di suoni e ritmi che lasciano l’ascoltatore col fiato “sospeso”.

““TEMPOXL’AMORE” ha per me una grandissima importanza. È il mio primo singolo in italiano e la sua creazione è stata una vera e propria sfida, ma insieme a Eleonora Beddini siamo riusciti a tradurre in parole ciò che stavo vivendo in quel momento di pura irrazionalità. E quale modo migliore se non trasmetterle nella mia lingua madre? Il brano, un mix tra ansia e amore, affronta il mio costante stato di allerta che impedisce all’amore di sbocciare completamente, lasciando l’ansia a vegliare, sempre pronta a rovinare ogni momento di gioia. Il testo, inoltre, è un grido contro questa sensazione opprimente e cantarlo o ascoltarlo mi aiuta a superare quei momenti di incertezza che periodicamente affronto. Condividere queste parole con voi è per me un modo di offrire sostegno, dimostrando che non siamo soli nell’affrontare emozioni di questo tipo”, racconta Delalibra.

Lussuria è il nuovo brano della Rock Band romana J.a.m.e.s.

Il brano è un grido di denuncia sociale rispetto agli aspetti più frivoli ed edonistici dell’uso del corpo nei tempi moderni attraverso il concetto del peccato capitale della lussuria.

Il pezzo ha un carattere forte e deciso, propriamente rock, che esprime attraverso le sue sonorità le emozioni degli artisti che vogliono lanciare un messaggio ben preciso ai loro ascoltatori: “la canzone vuole dare un nuovo significato al peccato della lussuria, partendo dalla sua dimensione più fisica, fino a incorniciare le sue varie sfaccettature più moderne: la mercificazione del corpo, lo sfruttamento dell’immagine per arrivare alla fama personale, la distruzione del valore personale a scapito di un’apparenza sfrenata e un uso sbagliato del corpo della donna come oggetto” – dichiarano gli artisti.

La rock band comunica ai suoi fan attraverso la musica, tutta la struttura del pezzo è concepita per trasmettere emozioni, sensazioni e far trasparire un messaggio ben preciso: “Tutto questo viene tradotto in suoni di chitarra ritmati e ruggenti che esprimono tutta la violenza e l’aspetto più selvaggio della lussuria più sfrenata. La morale convenzionale viene rovesciata e la colpa diventa nuovo stimolo per il piacere personale, che spinge sempre più in profondità nel buio lago del peccato senza inibizioni” –  aggiungono gli autori.

In una società dove tutto è apparenza e “merce di scambio” i  J.a.m.e.s. vogliono dare risalto ai veri valori, il grido di allarme e di denuncia riporta l’ascoltatore a una rivisitazione dell’io, ad un’indagine sulla società moderna.

Le vibrazioni del brano sono forti e dai connotati ben precisi “lo stile, puramente rock, trascina l’ascoltatore in un lago di riff accattivanti e sensazioni avvolgenti, fino a farlo immergere totalmente nel più dolce e passionale dei peccati; lasciandolo totalmente senza fiato  e senza alcuna voglia o forza di tornare a respirare un aria che non abbia i sentori rock’n’roll della musica dei J.a.m.e.s.” – conclude la band.

ATARDE torna con alba adriatica

Non solo un viaggio fisico, ma anche un ritratto delle città costiere che sembrano vivere solo d’estate, ma che sanno essere dannatamente belle anche d’inverno. Dopo muschio e Palloncini, il nuovo brano, insieme agli altri, confluirà in un EP che si sta componendo traccia dopo traccia e che uscirà prima dell’estate.

La produzione del singolo è curata da KYV, che ha arricchito la traccia con sonorità atmosferiche che hanno permesso all’artista di finalizzare un brano che aveva tenuto in sospeso per troppo tempo.

“Sono uno studente pendolare e questo brano parla della tratta di treno che faccio da circa un anno per andare da Ancona a Pescara. in particolare di una città attraverso cui passa il regionale che prendo 3 o 4 volte a settimana: Alba Adriatica. – commenta ATARDE – Volevo parlare con affetto di certi paesi della costiera adriatica, che vivono praticamente solo di turismo estivo, ma che d’inverno hanno un loro fascino desolato che mi rilassa molto.” 

Scritto insieme a Pecs, alba adriatica si muove tra differenti sonorità elettroniche per sfociare in uno straordinario mix di mondi sonori. Il suono registrato del treno trasporta subito l’ascoltatore sulla linea ferroviaria con l’artista, Le atmosfere malinconiche e sognanti di “Alba adriatica” la rendono una colonna sonora perfetta per l’estate, ma anche per quando si rimane i soli ad abitare quei luoghi.

Ciliegie è il nuovo singolo di Vinnie Marakas.

Fa seguito al precedente Supermarket, entrambi prodotti da Richard Floyd, secondo estratto dall’imminente primo album ufficiale dell’artista, annunciato per maggio.

Un’atmosfera sospesa e simbolista dove l’immagine misteriosa delle ciliegie ci guida eroticamente attraverso una canzone sensuale che fonde una certa attitudine bohémien dellachanson française con le sonorità sognanti del dream pop e della nu disco.

Una fantasia criptica e allucinatoria che si snoda tra i fumi etilici di un cabaret notturno e il canto soggiogante di sirene metropolitane, a cavallo di chimere e gabbiani fino al termine della notte.

Nonostante si possa cambiare direzione o marcia, i destini e le storie personali spesso rimangono invariati e a ricordarcelo ci pensa Rico Rua, che torna con il suo nuovo singolo ASTRI NASCENTI

Il brano – prodotto da 47Milano – ha un’urgenza: quella di raccontarci l’hinterland milanese, una culla di talenti inespressi che non riescono a brillare come dovrebbero.

Il rapper ci parla delle difficoltà, legate alle dinamiche sociali della periferia, che affronta chiunque si voglia mettere in gioco. Un po’ come il rapporto di amore e odio con Pero, il suo paese d’origine, che può rappresentare una rampa di lancio e allo stesso tempo un grosso peso per chiunque provi a cambiare la propria vita.

Rico vuole difendere ciò che ha con “una lama tra i denti” e nel farlo non nasconde certo la spinta di allontanarsi dall’ambiente inquinato, caotico e corrotto della periferia.

Il racconto di un amore appena nato, ma già estremamente intimo: Calle Dos de Mayo è il nuovo singolo dei JASSIES.

Il brano regala un senso del divino e della sua presenza aleatoria, creando un’atmosfera unica e effimera. I protagonisti del racconto diventano eroi di un poema epico: all’interno di una stanza, si respira erotismo e si avverte un’intensa sintonia tra sguardi e corpi. Gli oggetti, la luce, i suoni e i silenzi si trasformano in strumenti propri dell’Eros.

“saprò come eccitarti – frena le mani se non sarò leggero – provo ad esercitarmi a decifrarti – in braille invoco la cecità di Omero”

Calle Dos de Mayo prende vita tra la Spagna, l’Italia, la Turchia e la Tunisia, tra elementi esotici e familiari. Il singolo è un mix di contrasti tra un legame poetico, che rimane fervido, e un legame profondo che va eclissandosi sul finire del brano.

Dopo la ricerca di libertà di Brescia Inferno, continua la narrazione dei Cara Calma con il nuovo brano Fare Schifo.

Tra chitarre che “spaccano il cuore’’ e ritmiche uptempo, un messaggio di vera e propria liberazione dalle angosce, le paure, ciò che frena il nostro sentimento e la nostra voglia di vivere, di amare.

A volte bisogna sapersi buttare nel buio per riuscire a vedere un po’ più di luce.

“Quando l’angoscia di non essere abbastanza ci schiaccia basta qualcuno con cui condividere il peso delle nostre fragilità, e perderci nella notte, insieme” – ci racconta la band.

È disponibile in radio e in digitale Verso Casa, il nuovo brano della poliedrica cantautrice CARA.

Verso Casa è una lente d’ingrandimento che si posa sulle abitudini e sulla quotidianità di una città pulsante, raccontando storie di amore e dolore. Un richiamo costante che spinge a cercare un rifugio sicuro nelle braccia della propria dimora.

Leo Lennox si apre come mai prima d’ora con Meglio, un’immersione profonda nell’intimità e nell’autenticità dell’artista.

Il brano si distingue per la sua sincerità disarmante, trasformando la vulnerabilità in una potente dichiarazione di accettazione di sé e dei propri difetti, grazie anche a una commistione di suoni che incantano l’udito, stagliandosi come un manifesto personale di crescita e consapevolezza.

Leonardo esplora il valore di guardarsi allo specchio e abbracciare le proprie debolezze, rivelando che talvolta è proprio attraverso i nostri fallimenti che troviamo la nostra forza. La frase che domina il ritornello e che l’artista canta con più enfasi, “Tanto sei meglio di me, siete meglio di me tutti quanti”, è un’ode alla pace interiore che si trova nell’accettare le proprie insicurezze.

Il brano rappresenta il punto culminante della sensibilità artistica di Leo Lennox, offrendo un’immersione senza precedenti nella sua sfera emotiva più profonda. Questo singolo è una testimonianza della lotta universale per la comprensione delle proprie fragilità e insicurezze.

L’artista trasmette un messaggio potente sull’importanza di confrontarsi con sé stessi e abbracciare ogni sfaccettatura del proprio essere.

Con con questo brano, Leonardo sfida il suo stile musicale, presentando il suo primo brano “ballad” piano e voce, arricchito solo da pochi elementi di percussione. Questa evoluzione sonora rappresenta un nuovo capitolo nell’eclettica carriera dell’artista, che si lancia in un territorio emotivo e sonoro completamente nuovo. Un momento culminante del brano è rappresentato dalla coda, dove l’autotune viene utilizzato con maestria per creare un effetto coinvolgente.

Core e core, è il nuovo singolo del poliedrico artista napoletano IVAN GRANATINO.

Il brano anticipa il nuovo progetto discografico FAMIGLIA, in uscita a maggio.

Un pezzo dal ritmo trascinante, che suggerisce subito atmosfere estive e racconta l’attrazione magnetica tra due persone. Stando vicini, Core e core, nulla può finire, non esiste ostacolo che non si possa superare. Il richiamo alla musica napoletana, che in questo brano strizza l’occhio anche alla latin music, è dato sia dalle sonorità che dalla voce sensuale della cantautrice e influencer Silvia Uras, che accompagna Granatino enfatizzando il significato.

“”Core e Core è il brano più solare dell’album, che invece avrà sonorità e testi più scuri e più intimi – commenta l’artista campano – L’ho voluto realizzare con Silvia che ho conosciuto tramite amicizie comuni, credo che dare spazio anche ai giovani talenti e non per forza fare featuring con artisti di fama sia stimolante. Oltre ad essere un’influencer di rilievo, ho trovato che abbia una voce e una presenza dirompente”.

“Questo brano per me rappresenta una ventata di freschezza e gioia – racconta Silvia Uras – Non vedo l’ora di cantarlo e ballarlo per tutta l’estate. Lo definirei una bella sorpresa inaspettata”.

LIL ZEFF pubblica LATTE DI COCCO, il suo nuovo singolo.

A quasi un anno di distanza dal suo ultimo progetto discografico: Tossico Amore, pubblicato lo scorso durante lo scorso giugno, l’artista capitolino presenta il suo nuovo inedito prodotto da GG.

LATTE DI COCCO si presenta come un brano dall’attitudine intima e malinconica attraverso cui LIL ZEFF trasporta, immediatamente, l’ascoltatore all’interno del suo universo interiore. Le liriche ispirate dell’artista trovano la perfetta cornice nell’atmosfera immersiva del paesaggio sonoro, intrecciando armoniosamente le linee vocali catchy dell’autotune con la struttura melodica della base.

La curatissima produzione dalle sonorità alt r’n’b’, firmata da GG, è il risultato della libera sperimentazione dei due artisti e della loro raffinata ricerca di sound capace di valicare le etichette di genere.LIL ZEFF mostra, così, la sua rapida evoluzione lasciando emergere la sua straordinaria versatilità senza, tuttavia, snaturare la cifra stilistica che lo contraddistingue.

LATTE DI COCCO  è, infine, un’imperdibile occasione per scoprire il talento cristallino dell’artista romano e per immergersi nel suo suggestivo immaginario. Una nuova interessante proposta nel panorama urban nazionale.

FELLINI pubblica COINCIDENZE, il suo nuovo singolo.

Dopo la pubblicazione del brano Lazzaro, il giovane cantautore e produttore emiliano presenta un nuovo brano dalle sonorità alt rock che racconta l’autopercezione ed il senso di inadeguatezza.

COINCIDENZE ritrae il sentimento di frustrazione del protagonista generato dalla convinzione che ogni suo intento risulti inutile nel corso di un’esistenza in cui si sente costantemente fuori luogo ed incapace di impattare sulla realtà.

I versi di FELLINI descrivono una condizione in cui dubitare di se stessi è la risposta naturale quando gli stimoli del contesto che ci circonda sembrano essersi trasformati in ostacoli.

La brillante produzione, sempre ad opera di FELLINI, testimonia, rispetto alle ultime release, un avvicinamento alle influenze indie rock con una chitarra che agisce come elemento ritmico portante del paesaggio sonoro. Anche con la penna e sul microfono l’artista non smentisce l’impronta ispirata della sua poetica e la padronanza  delle sue doti interpretative catturando, immediatamente, l’immaginazione dell’ascoltatore e accompagnandolo in questo nuovo coinvolgente viaggio nel suo suggestivo immaginario.

COINCIDENZE conferma così, ancora una volta, il talento cristallino di FELLINI e la sua poliedricità di autore, musicista ed interprete. Una release che si distingue come una nuova interessante proposta nel panorama cantautorale italiano.

MENTA pubblica CALIGARI, il suo nuovo singolo. 

Dopo il brano Edera, pubblicato lo scorso 16 febbraio, la giovane cantautrice partenopea presenta un coinvolgente inedito dalle sonorità indie rock e dalle tinte love.

“Che faresti se la vita fosse solo un film muto?” – MENTA su CALIGARI.

Nel brano l’artista indaga la natura e le dinamiche delle relazioni sentimentali immaginando una dimensione dove, proprio come all’interno di un film muto, non è possibile comunicare con le parole. MENTA si domanda, così, se la volontà di comprendersi all’interno di una coppia rimarrebbe immutata nonostante l’impossibilità di relazionarsi in modo diretto e si interroga su quali modalità utilizzerebbero i  partner per comunicare tra loro.

Su una curatissima produzione, firmata da Sottomarino, la poetica ispirata di MENTA culla l’ascoltatore nell’atmosfera dalla forte carica emozionale del brano aprendo una finestra sul proprio universo interiore ed esorcizzando la condizione di vulnerabilità e di incertezza che caratterizza l’impetuosa irrazionalità del sentimento.

CALIGARI  rappresenta, così, un episodio attraverso cui l’artista si libera delle domande sull’amore a cui non è possibile trovare una risposta. Un nuovo significativo tassello del percorso della giovane e brillante cantautrice partenopea in questo 2024.

C’è un Nuovo Disordine Mondiale nel nostro presente: si tratta del singolo Genesi della rock band romana.

Non un giorno a caso, ma l’esatta data in cui nel 1986 esplose il reattore nucleare di Chernobyl creando un vero e proprio disordine mondiale.

Tutti i singoli della band usciranno in concomitanza di avvenimenti simbolo del secolo scorso che hanno contribuito al disordine mondiale a cui stiamo assistendo.

La produzione del singolo, come dell’intero album Daimon di prossima uscita, è stata affidata a Giulio Ragno Favero (One Dimensional Man, Teatro Degli Orrori, Zu) che ne ha ben definito i tratti musicali: un mix sonoro tra ilTeatro Degli Orrori, Salmo, Fabrizio De Andrè, Tool.

Un pugno allo stomaco, una vera bomba di rock psichedelico e frastornante con testi in italiano estratti da una sorta di “bibbia moderna”.

“Genesi nasce da un parallelismo rispetto al libro della Bibbia – racconta la band –  Se nel libro sacro si parla di creazione, e conseguente accettazione, per fede, di una verità proposta, in “Genesi”, l’inizio della nostra credenza viene attribuito alle risposte che tenta di darsi da sempre l’uomo, al suo  bisogno inconscio di “finalizzarsi”. Risposte che sono il modo che abbiamo di soddisfare le nostre paure e le nostre necessità più profonde. Abbiamo bisogno di credere che una volontà altra possa giudicare la nostra vita in funzione di una meritocrazia universale. Ci rassicura ed appaga, da buoni esseri mal predisposti all’accettazione del “non senso”, del vero mistero, dell’inspiegabile”. 

Il brano è un invito a svincolarsi dagli stereotipi proposti dai sistemi religiosi e spirituali accettando l’impossibilità di essere soddisfatti e liberi dai propri “perché”, è una spinta a non chiamare sacro o miracoloso ciò a cui, oggi, non riusciamo a dare una spiegazione.

Cannibali e Re è il titolo del nuovo singolo che vede la collaborazione di Kento & Ted Bee

Se i due artisti avevano già incrociato le loro strade in alcune precedenti collaborazioni, anni di reciproca stima li hanno portati a collaborare nuovamente e non escludere la pubblicazione di un possibile joint album.

La traccia, su un ipnotico e martellante beat drill realizzato da Drilluminatix, si ispira al titolo dell’omonimo saggio dell’antropologo marxista Marvin Harris. Un’opera considerata una pietra miliare del pensiero sociale contemporaneo. Il testo della canzone ne riprende in parte le parole, riflettendo sul significato di cultura, potere e lotta nell’evoluzione del genere umano.

Il singolo si inserisce in un periodo particolarmente prolifico per i due protagonisti. Kento, figura di riferimento del rap impegnato, ha pubblicato nel 2023 l’album Kombat Rap e il podcast Illegale.

Ted Bee, esponente della leggendaria crew milanese Dogo Gang, ha pubblicato nel 2023 l’album Vite Parallele e quest’anno l’EP Marcos, a cui aveva collaborato anche lo stesso Kento.

Pochi artisti hanno la credibilità e lo spessore culturale di Ted -dichiara Kento-. Sono entusiasta sia della traccia in sé che del fatto che vada in direzione totalmente contraria a certe porcherie in cui vedo sporcarsi il rap italiano“. Ted Bee gli fa eco: “Kento è uno degli artisti che maggiormente stimo nella scena rap italiana, per il valore delle sue liriche e per il suo costante impegno nel sociale.  Non è la prima volta che collaboriamo e non sarà certamente l’ultima”.

Sul più bello, è il nuovo singolo dell’artista romano classe 2000 Knfuzed.

Con un suono che si rifà, in chiave contemporanea, e con un’attitudine pop, al post-punk di fine anni settanta e inizio anni ottanta, il produttore musicale e cantautore nel brano parla di uno di quei momenti di indecisione e delusione legati ai rapporti sentimentali, un’opportunità persa e una svolta imprevista della vita che si presenta proprio “Sul più bello”.

A.A.Amore cercasi è il nuovo singolo dell’artista Giovanni Segreti Bruno

A.A.Amore cercasi è una canzone sull’amore ma non una canzone d’amore. Il brano parla del viaggio universale alla ricerca di esso attraverso le sue vette e le sue valli emotive, basandosi sul presupposto che l’amore in fondo è ovunque. C’è chi lo trova in una frase di Neruda, chi lo trova nelle feste del proprio cane, in un bistrot o ad un concerto di Lady Gaga.

Un viaggio interiore che porta alla consapevolezza che, in fin dei conti, l’amore non va cercato ma arriva, e quando lo fa ti disarma e non si può fare altro che lasciarsi travolgere.

Il brano è stato arricchito dall’arrangiamento di Valerio Carboni (Nek, Mario Biondi, Piero Pelù) che ne ha curato anche mix e mastering con la supervisione artistica di Gianni Testa.

“Come dice il mio conterraneo Dario Brunori – Scrivo canzoni che parlano d’amore perché alla fine di che altro vuoi parlare? – E in effetti è così, l’amore è quell’esperienza emotiva che viviamo tutti e che ci unisce in quanto esseri viventi. E non possiamo farne a meno. È un percorso necessario che ci permette di migliorare e dare un senso a questo passaggio terreno chiamato “vita”.”


Arnica di Sexymoneyg

All’anagrafe Gillo Ciro Coppi, è un rapper nato a Milano nel 1999. Si avvicina alla musica in giovane età grazie alla passione condivisa con genitori e amici.

A 16 anni si approccia al microfono per la prima volta e coltiva la passione durante tutta la crescita, passando da sonorità Trap a Hip Hop, alternando strumentali elettroniche e suonate.

Nel 2019 incontra il produttore sassarese Sneccio con cui collabora costantemente, il binomio fra i due partorisce 1 EP e 3 Dischi disponibili sui portali di streaming che vantano collaborazioni con Artie 5ive, Luchetto e Promessa.

Il suono ricercato dall’artista spazia fra Neffa e Joey Badass, passando per gli Outkast e Daniele Silvestri, mescolando la nuova scena rap internazionale con musica pop italiana.

Arnica rappresenta un nuovo inizio per l’artista meneghino, un rimando alle uscite passate che però strizza l’occhio al futuro, grazie alle liriche più adulte è un beat ritmato. Nell’intro viene riprodotto un noto spezzone ripreso da Telemax, dove l’opinionista Semproni spiega il suo disaccordo con le mode moderne in fatto di barbe. Il ritornello trasmette un senso di rivalsa dell’artista che si alterna perfettamente con le strofe più malinconiche e sofferte.

Valentina Lattanzi, in arte LeUltimeParoleFamose, torna con in singolo Kintsugi

Una canzone Urban contemporary R&B dal sapore cantautorale.

Ispirandosi all’antica arte giapponese, LeUltimeParoleFamose canta un inno all’accettazione delle proprie fragilità e imperfezioni, mettendole in risalto per farne punti di forza perchè, come ogni crepa è diversa dalle altre, anche la nostra unicità risiede nelle nostre fragilità, o meglio, nelle nostre “crepe”.

“KINTSUGI è un inno alle proprie fragilità e imperfezioni che diventano punti di forza, cicatrici del nostro percorso che ci rendono unici, come ogni crepa è unica a se stessa”.

LeUltimeParoleFamose si distingue fin da subito per un linguaggio diretto e attuale, astratto e per certi versi imprevedibile.

Emozionante per la forza del contenuto e le riflessioni che sottende, alterna parlato e cantato, per affermare una propria cifra stilistica al di là dei clichè, senza aver paura di toccare, con grazia, il cantautorato e l’hip hop.

Non ci sto dentro è il secondo singolo dei MUROSUONO

Estratto dal loro prossimo album in uscita il 10 Maggio 2024 Che Forma Prenderò Domani, il brano si apre con la descrizione di un paesaggio urbano nella quale regna sovrana nel cuore di chi canta la rabbia e al contempo la paura di non capire più chi si è veramente.

Il timore più grande deriva da una presa di coscienza: l’immobilismo emotivo non può darci i mezzi per crescere ma soprattutto per realizzare chi siamo veramente, permettendoci di distinguerci.

A livello strumentale siamo guidati nella strofa da un riff di chitarra dai rimandi midwest emo, dolce e nostalgico, che sfocia in un ritornello fortemente shoegaze nel quale le linee si sfocano, come i pensieri della mente di chi ha smarrito se stesso all’interno del proprio io.

Proprio qui il brano urla con rabbia il bisogno di riprendere in mano le redini della propria vita, per ritagliarci uno spazio nel mondo che possa essere veramente nostro, senza aspettare di vivere una seconda volta per farlo.

Si manifesta così forse la vera voce interna, rappresentata dalla tromba (suonata all’interno del brano da Giulio Guidotti, collaboratore della band nonché cantante e trombettista della band math rock romana alGot)

Dopo Deltacortene blues uscito a marzo, gli Iron Mais pubblicano un secondo singolo, intitolato La canzone dance.

Il brano funge anche da apripista ufficiale al nuovo album del gruppo cowpunk: Girati che ti amo uscirà infatti il 24 maggio 2024, e sarà composto di undici tracce, tra cui otto inediti cantati in italiano.

Noti per la loro capacità di sorprendere, con La canzone dance gli Iron Mais colpiscono ancora. Questa volta con una novità nel loro percorso artistico: una canzone dance minimalista, stile anni ’80/’90, dal ritmo ipnotico e perpetuo, declinata ovviamente in salsa Iron Mais.

Il brano descrive una situazione psicofisica critica, momenti in cui cielo e terra sembrano crollare, lasciandoti in una bolla di vaghezza, claustrofobia e smarrimento. Sentimenti che sfociano infine in una serena rassegnazione. Un mix tra Alberto Camerini e Gigi D’Agostino condito con gli ingredienti tipici che da sempre caratterizzano la band: incisi accattivanti e riff di chitarra country.

ALER è il nuovo singolo di Thiago Nene

Prodotto da Simon Bayle, il brano dal sound rnb-urban, racconta i difficili quartieri dei palazzi Aler di Milano dove l’artista è cresciuto.

Thiago Nene (Francesco Battagliesi), si avvicina alla musica urban intorno ai 15 anni partecipando alle prime battle di freestyle e scrivendo i primi testi.

Il progetto mescola pop, urban, rap e rnb.

Please è il nuovo singolo di Lokita.

Nel nuovo singolo Lokita affronta una tematica a lei molto cara: quanto è diversa la persona che gli altri immaginano tu sia, da quella che sei veramente?

Quando al fragile equilibrio tra realtà e percezione si somma la guerra tra l’Io e l’ego, la soluzione resta solo essere sicuri della propria identità.

Questo è Please, un manifesto dell’identità di Lokita accompagnata dalla dirompente produzione di Drillionaire, a metà tra le sonorità anni ‘90 e la modernità degli 808 dal mood orientale.

Il singolo segue la precedente release FACE ID con cui nel 2024 Lokita prosegue il proprio percorso, pronta a stupirci con sempre nuove sorprese e con la stessa grinta che la contraddistingue sin dagli esordi.

Milano Be like è il nuovo brano di Tommy Kuti, in collaborazione con Sina Tekle, nuovo talento della musica Urban di origine Eritrea.

La canzone dal mood molto introspettivo racconta le contraddizioni e gli eccessi della vita nella city.

Attraverso questa canzone sembra che Tommy abbia aperto una pagina del suo diario segreto in cui si mette a nudo cantando le ferite che vengono lasciate nel cuore di chi sceglie di vivere la vita veloce che caratterizza il mondo dell’intrattenimento, un mondo in cui parole come amore, amicizia, successo hanno diversi significati. Il brano mischia varie sonorità dal rap, all’afrobeats all’amapiano e la voce sensuale di Sina Tekle avvolge la canzone in modo caloroso.

Sto, il nuovo singolo di Margó, è il grido d’inquietudine di chi vuole riemergere dal fondo

«Una canzone che parla di cambiamento, di movimento, cercare di uscire dal guscio e risalire dal fondo. Per troppo tempo sono stata ferma, scrivere questa canzone è stato catartico.» Margó

Una canzone elettro-pop, caratterizzata da un beat incalzante e synth avvolgenti. Queste sonorità rafforzano le finalità del testo: un invito al movimento, fisico e mentale, per allontanarsi definitivamente da una situazione di stallo e superare i confini spesso posti da noi stessi.

Il brano è stato scritto da Margherita Silvestrini (Margó), Brian Riente, e Matteo Gabbianelli che si è occupato della produzione.

Regionale è il titolo del nuovo singolo del rapper classe 2002 22SIMBA in collaborazione con DISME.

Annunciato sul suo profilo Instagram, il brano segue la scia lasciata dall’ottima accoglienza del precedente singolo 20 Anni in collaborazione con Silent Bob, pubblicato a marzo, spianando la strada per un’altra attesa collaborazione che apre uno scorcio sull’universo Drilliguria nel nuovo featuring con DISME.

Su una produzione energica e dal sound che ricorda proprio i migliori episodi del collettivo ligure, 22simba e Disme in Regionale intrecciano i propri racconti a bordo dei treni che li hanno accompagnati lungo le loro esperienze di vita, su una linea immaginaria che parte da Saronno (provincia di appartenenza di 22simba) e arriva fino a La Spezia (luogo di origine di Disme). Nonostante i chilometri a separarli, questo singolo riesce ad unire le due voci avvicinando i propri trascorsi e racconti e combinando delle strofe intense con un ritornello dalla melodia che colpisce sin dal primo ascolto.

Questo viaggio metaforico sul Regionale dei due artisti è una nuova – e ottima – prova che attesta la capacità del giovane 22simbadi mescolare il proprio stile e la propria penna a quella di uno dei nomi più in vista della scena ligure, dove la storia di Saronno si intreccia a quella della costa in maniera inedita e speciale.

CRISTALLIDE è un luogo concettuale dove si fondono sonorità elettroniche e techno, in un ritmo energico che spinge a 156 bpm, da cui emerge l’ipnotica voce punk di MANTIS.

Un viaggio psicologico intenso, che rivendica il desiderio di introspezione e chiusura in se stessi, rifugiandosi nella musica, di fronte a un mondo caotico percepito come instabile e sconnesso.

“Sono un fiore delicato
Con i petali d’acciaio
Non voglio sbocciare in un mondo così guasto”

SAN VITTORE, il nuovo singolo di LUCHINO LUCE il rapper più atipico della nuova scena.

Il suo 2024 è iniziato con l’annuncio di tour  Martire fuori mai che ha fatto presagire a una nuova imminente uscita discografica. Dopo questa serie di live infatti, ecco SAN VITTORE, il singolo che anticipa il suo debut album MARTIRE, la cui uscita è prevista a fine maggio.

Luchino Luce con questo brano rompe la quarta parete del rap game con un sound dal futuro che dissacra tutto ciò che è venuto prima. SAN VITTORE è un inno al restare veri in un’epoca di driller, moneymaker e saltimbanchi. Tutto contornato da italianissimi sample di Giuseppe Verdi e Giovanni Croce.

“Si tratta del primo tassello di MARTIRE, un concept che suona luminoso e futuristico. Un disco trap sulle ritmiche e rap sui flow; eppure, con l’ambizione di essere completamente diverso da qualsiasi album urban uscito in Italia. Racconterà una storia di amore, passione, dolore, rivalsa.

Deserti è il nuovo singolo di Andreea.

In DesertiAndreea esplora il mix di cantautorato e elettro pop, creando un contesto sonoro ricco e sfaccettato, che valorizza il suo inconfondibile timbro vocale e la sua scrittura attuale e raffinata, immergendo l’ascoltatore in un linguaggio pop fresco e contemporaneo.

Il brano è un dialogo di lotta e di resistenza, tra una persona e il suo disturbo alimentare. Nel ritornello, il disturbo prende la parola, tentando di legare a sé la persona attraverso metafore allettanti, invitandola a danzare nei deserti, rimanendo intrappolata in un circolo ossessivo e angosciante. Nella strofa, invece, è l’individuo a manifestare la sua determinazione a superare la malattia, descritta come un amore ambivalente, un amore fittizio pronto a essere lasciato alle spalle.

“Ma la sua malattia è il suo grande amore, e ne parla infatti come di un amore finto.
Tutte le storie, sono storie d’amore. Quando finiscono, vale la pena organizzare una festa.”

In un’epoca in cui il confine tra il reale e l’immaginifico si fa sempre più sottile, Nellie (from Hill House) di VMC si staglia come un vero e proprio faro musicale nella notte, illuminando le tenebre più cupe e spaventose che offuscano l’animo umano.

Questo nuovo singolo del rapper romano, attinge alla ricca vena narrativa della serie TV The Haunting, in particolare alla sua prima stagione ispirata al classico letterario “L’incubo di Hill House” di Shirley Jackson, per tessere un parallelismo intenso e personale con la vita dell’artista stesso.

Un percorso di rabbia e speranza per cercare disperatamente la felicità: questo è Senza trovarsi mai, il disco di Scuse Inutili 

Senza trovarsi mai nasce nel marzo del 2020, l’anno in cui la band ha visto il proprio disco d’esordio strozzato dalla pandemia. Ed è proprio dalla delusione e dalla rabbia che prende vita questo secondo album, la cui gestazione è durata ben quattro anni.

Il contributo fondamentale è stato dato da Davide “Divi” Autelitano dei Ministri che ne ha curato la produzione artistica.

Senza trovarsi mai scandaglia tutta quella marea di emozioni vissute con intensità durante il periodo pandemico: la sensazione di chiusura, quella di non vedere una fine al dolore, la rabbia che ne scaturisce e la grinta nel voler affrontare il mondo ma sentirsi costretti in catene. E poi la paura e la curiosità di andare a fondo in se stessi. Il tutto dalla prospettiva di tre ragazzi con la voglia di raccontarsi attraverso i propri strumenti distorti, e che per poter imprimere le emozioni ancora calde decidono di comporre “a distanza” con mezzi di fortuna, aspettando solo di ritrovarsi per sentire come quegli input si traducono dal vivo.

 “Fin dalla prima settimana di lockdown abbiamo pensato di cercare di sfruttare quel tempo indefinito per comporre musica nuova. La mancanza di prospettiva e la disillusione del disco praticamente ucciso dalla pandemia, ci hanno fatto da motore per andare avanti. L’album è infatti rabbioso e malinconico, ma c’è sempre quel velo di speranza che un po’ ci descrive. In fondo siamo semplicemente tre ragazzi con il bisogno di alzare al massimo gli amplificatori per cercare la felicità.
(Scuse Inutili)