venerdì 22 Novembre 2024

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Random: “A Sanremo per coltivare il mio sogno” – INTERVISTA

A tu per tu con il cantautore romagnolo classe 2001, alla vigilia del suo primo Festival con “Torno a te

A pochi mesi di distanza dalla nostra precedente chiacchierata, ritroviamo con piacere Emanuele Caso, meglio conosciuto con lo pseudonimo di Random, artista che abbiamo già avuto modo di apprezzare nel corso di Amici Speciali e in occasione della pubblicazione del suo primo progetto discografico Montagne russe. Si intitola “Torno a te” il brano con cui debutta in gara a Sanremo nella categoria “Campioni”. Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per raccogliere le sue sensazioni, alla vigilia di questo importante e prestigioso appuntamento.

Ciao Emanuele, bentrovato. Poche ore ti separano ormai dal debutto al Festival, come stai esorcizzando questa attesa?

«Guarda, ho deciso di trascorrere questa vigilia con la mia famiglia, nella mia Riccione, con i miei amici, per godermi questi ultimi attimi di normalità prima di entrare nella bolla di Sanremo. Ho deciso di rilassarmi un attimo, senza perdere però di vista l’obiettivo».

Com’è nata la tua “Torno a te”?

«E’ nata un po’ a caso, non per Sanremo, anche se potrebbe sembrare. E’ un brano innescato dalla rottura della pianola di mio nonno, con la quale ho scritto molti dei miei pezzi. Ho approfittato della cosa per acquistarne subito una nuova, migliore. Ho iniziato a suonare degli accordi, tra una cosa e l’altra è venuta fuori “Torna a te”, una canzone molto emotiva, molto semplice, per me molto elegante. Racconta la mia prima storia d’amore e invita tutti gli ascoltatori a tornare a condurre la propria vita con la stessa spensieratezza del primo amore».

Quali elementi e quali caratteristiche ti rendono orgoglioso di questo pezzo?

«Penso proprio la semplicità, l’eleganza, la verità e il fatto che sia un pezzo coraggioso, cantato da un personaggio come me, in un momento come questo. Sono entrato un attimo nei panni del classico cantautore italiano. Questa cosa mi sta facendo lavorare molto, sto studiano tanto canto per perfezionarmi il più possibile, per arrivare pronto a questo importante appuntamento».

Emozionare e far divertire rappresentano un po’ la tua cifra, la tua duplice missione. Con questo pezzo pensi di essere riuscito a far emozionare o far divertire?

«Sicuramente a far emozionare, ma soprattutto a lanciare un messaggio. Le persone potrebbero ritrovarsi in questa canzone, considerando le reazioni dei miei amici che l’hanno già ascoltata. Ormai l’ho cantata e ascoltata talmente tante volte che, forse. ho perso un po’ questa emozione iniziale, ma la ritrovo tutta negli occhi e nelle parole delle persone. E’ un brano molto emotivo, che farà anche riflettere secondo me».

Random Sanremo 2021

La partecipazione ad “Amici Speciali” ti ha portato sicuramente una grande popolarità. Pensi che l’esposizione mediatica di Sanremo potrebbe far apprezzare la tua musica ad un pubblico ancora più vasto?

«Penso e spero di sì. “Amici” è stato un passaggio inevitabile, quasi un training per questo Sanremo. Mi sono ritrovato per la prima volta davanti alle telecamere, con dei personaggi che appartenevano già a questo mondo. Proprio come in quell’occasione, spero che anche questa volta il mio pubblico possa estendersi perchè, alla fine, la vera vittoria è quando le persone fanno proprie le mie canzoni».

Beh, ad “Amici” hai anche fatto le prove generali con la situazione che ancora oggi stiamo vivendo, le varie restrizioni che ci saranno anche al Festival, compresa l’assenza del pubblico. Non ci si abitua mai a questa situazione, vero?

«Eh no, non ci si abitua mai, anche al fatto di dover fare le interviste per telefono e non vedersi di persona. Sì, sono tutte situazioni che mi mancano tanto, però, da un certo punto di vista, non avere persone a teatro mentre canterò, forse è un bene… perchè avrò la possibilità di concentrarmi solo su quello che devo fare. Per il resto, a me piace tanto stare in mezzo alla gente e questa volta la settimana di Sanremo, per forza di cose, sarà molto diversa dalle annate precedenti. Cerco comunque di vivermi questo bel momento per quello che è».

Per la serata delle cover hai scelto di omaggiare Jovanotti, quindi, oltre che “bravo e un po’ fuori di testa”, ti reputi anche un “ragazzo fortunato”?

«Sì (sorride, ndr), mi reputo un ragazzo che ha avuto la fortuna di trovare un sogno in giovane età, di trovare molto presto la mia vocazione. Ho avuto la capacità di coltivare questo sogno, di darmi tanto da fare ogni giorno della mia vita. Quindi, sono fortunato per aver capito cosa voglio fare, ma è tanto anche il merito poi, perchè gli sforzi vengono sempre comunque ripagati».

A cantare la cover sul palco con te ci saranno i The Kolors, in nome della vostra bella amicizia…

«Loro sono dei grandissimi artisti, ma prima di tutto dei fratelli. Ricordo quando eravamo ad “Amici”, mentre suonavano sentivo vibrare qualcosa dentro di me, perchè il loro talento è quello di riuscire a penetrarti nelle ossa dal vivo. Condividere il palco dell’Ariston con Stash, Alex e Dani sarà una bella emozione. Mi hanno sempre supportato, averli con me sarà quasi la chiusura di un cerchio».

Nella nostra precedente chiacchierata, mi parlavi di persone che ti sconsigliavano un’eventuale partecipazione al Festival. Si sono poi ricredute?

«Ci sono sempre delle persone un po’ dubbiose su Sanremo, perchè il Festival è bello e popolare, ma da alcuni anche un po’ criticato. Parliamo di un palco dove ti giochi comunque tanto. A volte mi è stato consigliato, altre sconsigliato, ma alla fine ho capito che nella vita bisogna fare di testa propria, ascoltare e apprezzare i pareri delle persone intorno, per poi prendere da solo le proprie decisioni. Alla fine mi sono buttato e penso di aver fatto bene».

Per concludere, al di là di come andrà in termini di classifica, quale sarebbe per te la vittoria più importante di questo tuo Sanremo?

«Sarò onesto, per me è già una vittoria essere qui, perchè alla fine ho solo un anno e mezzo di carriera alla spalle, sono giovane e ho tutta la vita davanti. La mia ambizione è rivolta al messaggio che porto con questa canzone, affinché possa arrivare a più persone possibili. L’augurio è che la gente possa credere ancora di più in se stessa, coltivare il talento, lavorare per realizzare i propri sogni. Proprio come sto cercando di fare a tutti i costi io!».

© foto di Antonio Ragni

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.