giovedì 12 Dicembre 2024

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Rap Italy, la Dark Polo Gang tra passato e futuro

Viaggio nella storia e nell’evoluzione dell’hip hop italiano, tra derive, evoluzioni e sottogeneri. A cura di Mattia Cantarutti

Nato nei ghetti d’America come espressione di ribellione e rivalsa sociale, l’hip hop ha attraversato l’oceano per piantare le sue radici anche in Italia. Quello che inizialmente era visto come un fenomeno d’importazione, con il tempo è stato assorbito e trasformato, diventando qualcosa di profondamente nostro.

Dalle rime grezze dei pionieri fino alla conquista delle classifiche, il rap italiano ha saputo imporsi come una nuova forma di cantautorato contemporaneo, capace di raccontare le sfide e i sogni di un’intera generazione. In questa rubrica, Mattia Cantarutti ci guiderà attraverso la storia e l’evoluzione di un genere che, da sottocultura, è diventato parte integrante della nostra identità musicale.

Dalla Roulette Russa a Sanremo: la Dark Polo Gang tra passato e futuro

Triplosette. La gang non si infama. BufuL’approfondimento di oggi non ha preso una piega malandrina. Stiamo invece citando i più famosi momenti trap del periodo 2016-2017-2018. Anni corrispondenti all’epoca d’oro della Dark Polo Gang.

La DPG è (era?) un collettivo formato inizialmente da Tony Effe, Dark Wayne (oggi Wayne), Dark Pyrex (oggi Pyrex, conosciuto sporadicamente come Dylan), Side Baby (Dark Side) e anche se in maniera ufficiosa, il talentuoso producer Sick Luke. Questa alternanza tra passato e presente nella descrizione appena riportata, rende complicato svolgere un approfondimento contemporaneo sul gruppo, spiegheremo successivamente il perchè di questa difficoltà.

Il collettivo nasce in modo super indipendente, la passione per il rap di Side e Pyrex viene unita alla lungimiranza di Wayne e alla forte presenza scenica di Tony. Dopo i primi amatoriali esordi, il gruppo conosce Sick Luke, producer già attivo da parecchi anni nella scena underground romana ma non solo.

La DPG trova in lui “la persona giusta” per poter musicare e trasporre in beat la loro attitudine così diversa da tutto e tutti nel nostro belpaese, sentimento pienamente corrisposto ed esaltato dal beatmaker romano.

Nel 2015 vediamo l’uscita di “Full Metal Dark”. Un mixtape rumoroso e che inizia a segnare il percorso diversissimo della Gang rispetto a tutti gli altri. Tra i brani, ci riserviamo la citazione di “Roulette Russa”, pezzo forse oggi irreplicabile produttivamente dal gruppo. La traccia vede in azione Tony Effe, Pyrex e Side Baby. La caratteristica interessante di questo progetto ,come della maggior parte della loro discografia, sta nel fatto che il mixtape non vede uniti tutti i partecipanti, ma assistiamo ad un palleggio tra tracce soliste e collaborazioni mai totali nel loro insieme (in questo mixtape, nessuno di loro quattro è in una traccia realmente condivisa).

Il gruppo si unisce alla scena trap dell’epoca, a testimonianza della forte sintonia nella “Generazione 2016” raccontata in questi ultimi approfondimenti. Vengono creati forti collegamenti con la scena milanese ma non solo. Il cultissimo “Crack Musica”, lavoro che vede al timone Tony e Side, con la collaborazione in più tracce dei solidali Pyrex e Wayne, trova tra i suoi feat il sempre in forma Sfera Ebbasta nell’immortale “Cavallini” e Izi in “Swisher”.

Sempre nello stesso anno esce il progetto di Wayne, l’altrettanto ricordato “Succo di zenzero”, progetto al quale partecipano i restanti membri della gang, nuovamente Sfera Ebbasta e un lanciatissimo Enzo Dong. Impossibile non citare il brano “Pesi sul collo” di Wayne e Tony.

Anche Pyrex trova nel 2016 la pubblicazione di un progetto parecchio celebrato nel genere trap, parliamo di “The Dark Album”. Il mixtape contiene la hit per eccellenza della Gang, la straordinaria “Sportswear”, brano ricordato per un beat spaziale di un Sick Luke in stato di grazia. Il disco vede nuovamente il trapper di Cinisello Balsamo Sfera Ebbasta nella famosissima “Fiori del male”. Ad ulteriore conferma dell’ottimo inserimento della DPG nella scena trap, segnaliamo anche “Età d’oro” in compagnia di Tedua.

Con una triplette di mixtape così riusciti per il genere e di così grande successo, il gruppo e Sick Luke si trovano in un momento di hype enorme. La scena trap si sta prendendo le classifiche prima di YouTube e poi di un sempre più in ascesa Spotify e cresce vertiginosamente l’attesa di un disco ufficiale.

Nel 2017 abbiamo quindi l’uscita di “Twins”. Il disco, al momento platino, riscontra un ottimo successo commerciale, forse meno impattante della forza dimostrata nel complesso l’anno prima, riesce ad ottenere paradossalmente un successo commerciale più sostenuto. Tra i brani che più di tutti emergono, troviamo “Caramelle” in feat con Marina, “Cono gelato” e “Spezzacuori”.

All’interno del gruppo le dinamiche purtroppo cominciano però inesorabilmente a cambiare. Le urgenze discografiche diventano diverse, così come i pensieri contrastanti sullo stile da parte di molti artisti del gruppo, uniti purtroppo ad un lungo momento privato molto buio per Side. Nel 2018 esce infatti il suo ultimo album ufficiale con la DPG, “Sick Side”. Progetto discografico che paradossalmente contiene un altro dei brani più celebri del collettivo, la riuscitissima “Diego Armando Maradona”. Nello stesso anno l’artista lascia ufficialmente il gruppo. Creando una spaccatura che avrà delle ripercussioni non indifferenti per qualche anno nella carriera di tutti.

Il gruppo si ritrova quindi con un grosso progetto in major, il popeggiante “Trap Lovers”, e un hype sicuramente non in calo ma leggermente meno in salita rispetto all’anno prima

Il disco certifica nuovamente il disco di platino e vede più brani in vetta alle classiche. Da “Cambiare adesso” a “British”. Il successo della DPG viene allo stesso tempo sia confermato che messo in discussione. Nella repack del disco non mancheranno brani riusciti come “Sex on the beach” e “Gang Shit” in collaborazione con Capo Plaza. Ma qualcosa sembra davvero cambiato.

Dobbiamo aspettare il 2020 per un nuovo progetto della Dark Polo Gang, con il mixtape “Dark Boys Club”. Il progetto nasce come una sorta di mix tra la nuova versione della Dark Polo e la vecchia attitudine. Portando indubbiamente a brani riusciti, ma anche molti dubbi ad una parte di fanbase.

Tra i brani riusciti, segnaliamo “Savage” con Tedua, “Pussy” con Lazza e Salmo e “Dark Love Gang” con un ispirato Ketama126.

Il mixtape dopo l’aggiunta di quattro tracce bonus, trova una sua conclusione e il progetto Dark Polo Gang viene momentaneamente sospeso.

I dubbi sul presente e il passato del collettivo di Roma citati all’inizio dell’approfondimento si riflettono da quello che succede da quel mixtape in poi. Le carriere di Tony Effe, Pyrex e Wayne prendono una piega inizialmente solista ma in qualche modo sempre sotto l’ombrello DPG, salvo poi molto recentemente virare verso un percorso totalmente “in solitaria”.

Allo stesso tempo le collaborazioni tra i tre non solo non si sono mai interrotte, vedendo incredibilmente pure un ritorno sporadico di un rilanciatissimo (artisticamente e personalmente) Side Baby.

Il gruppo quindi, seppur fermo, non è morto. Da tempo si vocifera di una o più reunion effettive della Dark Polo Gang. Il 2025, ad ora, vedrà Tony Effe protagonista a Sanremo dopo un clamoroso 2024 discografico, il ritorno in grande stile per Sick Luke e una prosecuzione dei propri progetti da parte di Side, Pyrex e Wayne. Assisteremo entro all’anno ad un nuovo progetto marchiato Dark Polo Gang? Possiamo immaginarci un’ospitata del gruppo alla serata delle cover? I fan dovranno aspettare l’anno dopo ancora? Lo scopriremo solo vivendo.

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Mattia Cantarutti

Sono Mattia Cantarutti e le mie più grandi passioni sono il cinema e la musica. Ho studiato al DAMS di Gorizia e frequentato un master in Digital Marketing. Negli anni ho realizzato vari cortometraggi, collaborato a qualche film e fatto tantissime esperienze in tanti campi e ruoli diversi. Adoro leggere saggi di vario tipo e il mio genere musicale preferito è il rap, però non credo nei compartimenti stagni e le mie influenze e ascolti in realtà sono parecchio variegati tra loro. La mia trilogia cinematografica preferita è quella del Signore degli Anelli di Peter Jackson.