domenica 24 Novembre 2024

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Sanremo 1976, viaggio nella storia del Festival

Tornano i cantanti famosi, vince nuovamente Peppino Di Capri, ma questa volta non convince e la sua “Non lo faccio più” non supera la prova del tempo.

Sanremo 1976Il ventiseiesimo Festival della canzone italiana, in scena dal 19 al 21 febbraio presso il salone delle feste del Casinò di Sanremo, fu l’ultimo svoltosi in questa storica location prima di passare al monopolio del Teatro Ariston. Dopo la rinuncia in extremis di Domenico Modugno, la conduzione della kermesse venne affidata al disc jockey Giancarlo Guardabassi, che presentò radiofonicamente le serate senza mai salire sul palco, affiancato dalle voci di Serena Albano, Maddalena Galliani, Stella Luna, Tiziana Pini, Lorena Nardulli e Karla Strano Pavese. Dopo il totale insuccesso della precedente edizione, il direttore artistico Vittorio Salvetti rivoluzionò profondamente la gara, eliminando l’orchestra e le esibizioni dal vivo in favore del playback, introducendo per la prima volta le ospitate delle star internazionali fuori concorso, artisti del calibro di Julio Iglesias, Suzi Quatro, Mario Del Monaco, Esther Philips e Adamo.

Trenta le canzoni in gara affidate alle voci di numerosi esordienti: da Romina Power (già sposata con Al Bano) a Sandro Giacobbe, passando per gli Albatros di Toto Cutugno, i Profeti, Leano Morelli, Antonio Buonomo, Carlo Gigli, gli Armonium, Gloriana, i Daniel Sentacruz Ensemble, Patrizio Sandrelli, Ezio Maria Picciotta, Gli Opera, Santino Rocchetti, Umberto Lupi, la Nuova Gente, Vanna Leali, Maggie Mae, Paolo Frescura, i Nostri Figli e Silvano Vittorio. Pochi (ma buoni) i veterani, tra cui Sergio Endrigo, Orietta Berti, i Ricchi e Poveri, Drupi, Rosanna Fratello, i Camaleonti, Don Miko, Wess, Dori Ghezzi e il vincitore Peppino di Capri, che riagguanta il titolo con “Non lo faccio più”, brano che racconta lo svolgersi di uno spogliarello.

Top e Flop di Sanremo 1976

Top
1. Sandro Giacobbe – Gli occhi di tua madre”  
2. Peppino di Capri – Non lo faccio più”  
3. Drupi – “Sambariò”  

Flop
1. Romina Power – Noi due”  
2. Sergio Endrigo – Quando c’era il mare”  
3. Ricchi e Poveri con I Nostri Figli – Due storie dei musicanti” 

Dopo gli scarsi risultati commerciali del ’75, ripartono le vendite all’indomani della kermesse, a trionfare nelle classifiche e nel tempo sarà “Gli occhi di tua madre” di Sandro Giacobbe, che supera in termini di successo la canzone vincitrice “Non lo faccio più” di Peppino di Capri. Un buon riscontro lo ottengono anche: Sambariò” di Drupi, seguita da “Come stai, con chi seidel fortunato duo composto da Wess e Dori Ghezzi. Tra gli altri 45 giri degni di nota, ricordiamo: Volo AZ 504 degli Albatros, Linda bella Linda interpretata dai Daniel Sentacruz Ensemble, Omar di Orietta Berti, “Cuore di vetro” dei Camaleonti, Cercati un’anima dei Profeti, l mio primo rossetto di Rosanna Fratello, Due anelli di Paolo Frescura, L’ho persa ancora de Gli Opera e “Più forte” di Carlo Gigli.

LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE

Il 1976 segnò, in un certo, il vero e proprio ultimo atto dell’adolescenza del Festival della canzone italiana popolare di Sanremo. Dopo quell’edizione, infatti, la kermesse cambiò location spostandosi al celebre Teatro Ariston che ancor oggi, malgrado i rumors che vorrebbero un nuovo spostamento, ospita la gara canora. Dopo ben 26 anni trasmessi dal Casinò l’ormai leggendario Festival sarebbe stato pronto a traslocare in un locale sicuramente più grande e ospitale. Ma un’altra rivoluzione che riguardò quella particolare annata fu l’utilizzo, per l’ultima volta, del bianco e nero nella trasmissione televisiva dell’evento: dal 1977, infatti, la kermesse sarebbe stata trasmessa a colori dal primo canale della Televisione di Stato.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.