giovedì 21 Novembre 2024

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Sanremo 1981, viaggio nella storia del Festival

L’interesse verso la kermesse assume i massimi storici, arriva il rilancio televisivo con il compromesso del playback e dei grandi ospiti stranieri

Sanremo 1981 Loretta GoggiIl trentunesimo Festival della canzone italiana, in scena al Teatro Ariston di Sanremo dal 5 al 7 febbraio del 1981, è stato condotto per il secondo anno consecutivo da Claudio Cecchetto, affiancato dall’attrice Eleonora Vallone e dalla cantante Nilla Pizzi, presente in veste di madrina per i festeggiamenti dei trent’anni della manifestazione, si tratta della prima cantante scelta in veste di conduttrice nella storia del Festival. Ventotto le canzoni in gara che si contendono il titolo, interpretate da alcuni big che fanno ritorno al Festival visto il crescente interesse delle ultime edizioni. Tra i veterani, segnaliamo: Bobby Solo, Marcella Bella, i Ricchi e Poveri, Orietta Berti, i Collage, Enzo Malepasso, Marinella e Umberto Napolitano, oltre a numerosi e interessanti esordienti, tra cui: Fiorella Mannoia, Gianni Bella, Michele Zarrillo, Luca Barbarossa, Eduardo De Crescenzo, Dario Baldan Bembo, Domenico Mattia, Franco Fasano, gli Opera, Carmen & Thompson, Jò Chiarello, Leano Morelli, Sebastiano Occhino, Paolo Barabani, Stefano Tosi, i Passengers, Sterling Saint-Jacques, Tom Hooker e la grande favorita alla vigilia Loretta Goggi, che si classifica seconda alle spalle della debuttante Alice, con una canzone scritta a quattro mani con Franco Battiato.

Tra gli ospiti di questa prolifica annata, ricordiamo: il crooner statunitense Barry White, la celebre rock band dei Dire Straits, lo chansonnier francese Charles Aznavour, la cantante belga Lio, il gruppo britannico dei Bad Manners, oltre agli italiani: Milva, Mario Merola e Alberto Sordi, passato alla storia per la sua memorabile e ironica “E va’… e va’…”. Il 1981 è ricordato come l’anno della mancata partecipazione in veste di comico di Massimo Troisi, declinata in extremis dall’attore napoletano per via dei tagli richiesti per censura dall’organizzazione.

Top e Flop di Sanremo 1981

Top
1. Eduardo De Crescenzo – “Ancora” 
2. Ricchi e Poveri – “Sarà perché ti amo”    
3. Loretta Goggi  – Maledetta primavera” 

Flop
1. Tom Hooker – Toccami
2. Orietta Berti – La barca non va più
3. Fiorella Mannoia – Caffè nero bollente”    

Ricchi e Poveri Sanremo 1981Ad imporsi nelle classifiche di vendita all’indomani del Festival, saranno soprattutto “Maledetta primavera” di Loretta Goggi e “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri (apparsi dal pubblico per la prima volta con la loro formazione a tre dopo l’abbandono di Marina Occhiena), anche se la canzone vincitrice morale sarà “Ancora” di Eduardo De Crescenzo, uno dei pezzi più belli presentati sul palco dell’Ariston. Tra gli altri 45 giri degni di nota, ricordiamo: Roma spogliata di Luca Barbarossa, Non posso perderti di Bobby Solo, “Pensa per te” di Marcella Bella e Questo amore non si tocca” del fratello Gianni Bella, Tu cosa fai stasera? di Dario Baldan Bembo, Hop hop somarello di Paolo Barabani, “Ma chi te lo fa fare” di Marinella, “Che brutto affare” di Jo Chiarello, scritta e prodotta da Franco Califano. In sordina, invece, i debutti di Fiorella Mannoia con “Caffè nero bollente” e Michele Zarrillo con Su quel pianeta libero”due artisti destinati a fare la storia di questa kermesse.

LE CONCLUSIONI DEL DIRETTORE

Edizione proficua quella del 1981 per il Festival di Sanremo che vede in Alice una vincitrice anonima e, forse, inaspettata rispetto alla più sanremese ed immediata Loretta Goggi con la sua “Maledetta primavera”. Sono le due donne, infatti, a contendersi la vittoria finale in un testa a testa all’ultimo voto che vede Alice imporsi per 736 voti contro i 700 della Goggi. Sulla lunga distanza, però, è forse proprio l’eclettica cantante di Roma ad imporsi sulla scena con maggior decisione e successo poggiando le basi per una carriera che spesso ha esulato dal mondo della musica e che, tutt’oggi, continua a farlo. Ma se l’arioso e sensualissimo ritornello di “Maledetta primavera” s’imporrà allo scorrere del tempo (“che fretta c’era maledetta primavera, che fretta c’era se fa male solo a me”) lo stesso toccò anche all’intramontabile “Sarà perchè ti amo” degli altrettanto debuttanti (nella formazione a 3) Ricchi e Poveri (“e vola vola si sa, sempre più in alto si va, e vola vola con me, il mondo è matto perchè, e se l’amore non c’è basta una sola canzone per far confusione fuori e dentro di te”).

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.