martedì 3 Dicembre 2024

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Sanremo 2021, la scheda di Noemi: tutte le curiosità da sapere

Precedenti al Festival, giudizi della stampa, quote dei bookmakers, album, tracklist, autori e testo del brano

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Sesta partecipazione al Festival di Sanremo per Noemi che aveva debuttato alla kermesse nel 2010 proponendo Per tutta la vita che le aveva valso il 4° posto finale prima di salire sul terzo gradino del podio due anni dopo quando propose la sua celebre Sono solo parole.

Una parabola discendente si era concretizzata a partire dal 2014 quando fu in gara con Bagnati da sole, preferita al secondo brano Un uomo è un albero, ottenendo il quinto posto finale dietro la vincitrice Arisa. Aveva, poi, partecipato alla kermesse canora ligure anche nel 2016, con il brano La borsa di una donna arrivando a classificarsi all’ottavo posto finale, e nel 2018, in gara con Non smettere mai di cercarmi che si classificò al quattordicesimo posto.

IL BRANO:

Per la sua nuova partecipazione alla kermesse ligure Noemi punta su un brano scritto per il testo da Trattroli e Ginevra Lubrano mentre, invece, per la musica è firmato da Dario Faini, Ginevra Lubrano e Francesco Fugazza. Il titolo della canzone è Glicine.

Noemi 2021

COME NE PARLA LA STAMPA:

“Come il glicine, pianta dalla fioritura delicata, ma forte e rampicante, così una donna scopre dentro di sé la forza di rinnovarsi: 6,5” [Gabriella Mancini, Gazzetta]

“Noemi è matura per diventare almeno la “prima rossa” della canzone italica (exaequo con la Mannoia). Graffia sempre il cuore e con timbro elegante manda a dire: «Dentro ti amo e fuori tremo, come glicine di notte»” [Massimiliano Castellani, Avvenire]

“«Ora che non posso più tornare a quando ero bambina, ed ero salva da ogni male, e da te». NOSTALGICA” [DomaniPress]

“Noemi ha di sicuro una delle voci più belle di questo Sanremo, in più canta un pezzo scritto da Dardust. È una bella ballata che cresce e cresce e alla fine finisci per amarla. Che sia la volta buona?” [Maria Elena Barnabi, Cosmopolitan]

“Dopo alcuni Sanremo incolori, alla quinta partecipazione Veronica sembra ritrovare almeno in parte se stessa, con un brano che mette ben in risalto le sue doti vocali e l’intensità di cui è capace, anche se alcuni passaggi melodici di questa ballad mitempo non convincono del tutto (non aspettatevi una nuova “Sono solo parole”, per intenderci), sebbene anche lei abbia voluto nel suo team di autori (per la musica) Dardust… Voto: 6/7” [Andrea Grandi, Newsic.it]

“Noemi è sicuramente cambiata e ci vuole raccontare questa svolta con questo brano, Glicine come la pianta con i fiori delicati ma le radici ben salde. La produzione è (ebbene sì…) ancora in mano a Dardust ma alla fine pare sempre un brano sanremese con la voce (questo sì) davvero inconfondibile di Noemi” [Silvia Danielli, Billboard]

“Voce ruvida, calda, personalità ben chiara e riconoscibile per sonorità moderne. Voto: 6.5” [Carmen Guadalaxara, Il Tempo]

“Noemi torna per la settima volta sul palco dell’Ariston forte di un rinnovamento profondo nel fisico (più magra) e nelle sonorità. A firmare il brano Glicine è Ginevra, una delle cantautrici più promettenti della nuova scena, che le confeziona una ballad cadenzata che le esalta la voce. Parla di una donna forte, come la pianta rampicante del titolo, che scopre dentro di sé la forza di rinnovarsi nel momento fragile della fine di un amore. Outsider. Voto: 6+” [Giuseppe Attardi, Pickline]

“Intro di pianoforte. Saliscendi e sincopati. La voce fa la differenza. “Non sento da un po’ i brividi sulla mia pelle, il tuo nome tra le stelle”. In linea con la sua musica, un mix di analogico e digitale” [Rita Vecchio, Leggo]

“Altra veterana del festival, Noemi partecipa per la sesta volta al Festival con Glicine, toccante brano su un amore che non vuole rassegnarsi alla fine.” [Elsa Ungari, Io Donna]

“E’ una Noemi nuova, ma sempre sul pezzo e regina del palco. Voto 7” [Unione Sarda]

“Un po’ eterea e un po’ rock. La verità è che Noemi sa bene quello che canta, tutto risulta sempre essere perfettamente nelle sue corde. E di bel canto c’è sempre bisogno. Brava. Voto: 7” [Christian Pradelli, Mitomorrow]

“La nuova versione di Noemi, in stile pop con il marchio Faini (Dardust). Cronaca di una crisi, che è anche una rinascita. La sua.” [Claudia Fascia, La Sicilia]

“Brano romanticamente tradizionale anche nella costruzione, con l’inizio calmo e la batteria che entra a un terzo del cammino. Il ritornello pieno di parole può renderlo difficile da memorizzare ma è bilanciato da una melodia circolare che arriva. L’interpretazione di Noemi è il valore aggiunto. ” [Tgcom24]

“Nella pancia volano le farfalle adolescenziali con i loro dubbi d’amore. Con la sua voce spessa e sensuale Veronica ci fa annusare il profumo del glicine e così le perdoniamo anche il finale melanconico. Voto: 7+” [Fabrizio Basso, SkyTG24]

“Bello il ritorno di Noemi con questo brano che è un compromesso giusto tra una voce d’autore e la musica pop. Parla parla con me. Ora che non posso più tornare a quando ero bambina… Come il glicine, delicato ma dalle radici robuste, così la donna cantata da Noemi sa rinnovarsi e rialzarsi. Una forza molto simile a quella che ha trovato la Noemi di oggi. Voto: 8” [Paola Gallo, Ondefunky]

“Lui le dice che “non funziona più”. Lei è molto triste e spera di recuperare, ma non sa che lui probabilmente si è già fatto 5 o 6 giri su Tinder. “Dentro di noi vedo giorni spesi su treni infiniti”. Voto 5 ” [Fabrizio Biasin, Libero]

“Malinconica, avvolgente, calda come un abbraccio. Noemi canta “ricordo ancora quella sera guardavamo le code delle navi dalla spiaggia sparire”. Una canzone sulla malinconia d’amore e non solo. Brividi. Giudizio: mani nelle mani” [Andrea Conti, Il fatto quotidiano]

““Ricordo ancora quella sera, guardavamo le code delle navi dalla spiaggia sparire, vedi che sono qui che tremo. Parla, parla parla con me”. La voce di Noemi è decisa, scandisce un testo sui ricordi con un arrangiamento piacevole, ma che non si distanzia da produzioni già ascoltate molte volte. Anche qui c’è la mano di Dardust, sotto il semplice nome di “Dario Faini”, essendo il suo un intervento più lineare” [Claudio Cabona, Rockol]

“La voce graffiante e inconfondibile di Noemi ci regala una ballata incentrata sul ricordo, sulla malinconia, su un abbraccio passato. Oscuro e poetico, al primo ascolto, il senso del titolo: «Dentro ti amo e fuori tremo come glicine di notte»” [Francesco Chignola, TV Sorrisi e Canzoni]

“Veterana ormai del Festival di Sanremo, Noemi sale sul palco dell’Ariston con Glicine, un pezzo pop contemporaneo che non cerca fuochi d’artificio, ma che ha una sua forza, specie nella parte testuale e soprattutto della sua ormai caratteristica voce: “Dentro ti amo e fuori tremo come glicine di notte” canta con le parole di una delle più promettenti cantautrici italiane, Ginevra” [Francesco Raiola, Fanpage]

“l’amore è sofferenza, memoria. Canta: “Mi ripeto che scema a non saper fingere, dentro ti amo e fuori tremo come glicine di notte“. Il pianoforte apre alla voce di Noemi inizialmente più melodiosa, poi graffiante, che nel ritornello spinge. Giudizio: poetica” [TVblog]

“Ballatona white soul come nello stile della cantante scoperta da X Factor 2, ancora una volta sotto la cura di Dardust. Senza guizzi. Voto: 5.5” [Francesco Prisco, Il Sole 24 ore]

Noemi 2021

VOTO MEDIO DELLA CRITICA:

6.5 / 10 (14° posizione generale)

QUOTE SNAI:

20.00 (21° posizione generale)

COVER PER LA 3° SERATA:

Prima di andare via con Neffa (Neffa)

IL NUOVO ALBUM:

Noemi - Metamorfosi

Uscirà per Sony Music il prossimo 5 marzo 2021 Metamorfosi, il nuovo album d’inediti di Noemi, il settimo della sua carriera discografica.

Tracklist [autore testo – autore musica]:

  1. Metamorfosi
  2. Ora
  3. Si illumina
  4. Glicine [Tattroli, Ginevra Lubrano – Dario Faini, Ginevra Lubrano, Francesco Fugazza]
  5. L’amore è pratica [Daniele Magro]
  6. Limite
  7. Senza lacrime
  8. Tu non devi
  9. Solo meraviglie [Roberto Casalino – Roberto Casalino, Davide Simonetta]
  10. Big Babol
  11. Musa

TESTO DEL BRANO:

GLICINE
di Trattroli, Ginevra Lubrano – Dario Faini, Ginevra Lubrano, Francesco Fugazza
Edizioni Universal Music Publishing Ricordi/Tulipani – Peermusic Italy – Milano

Mi dici che
Che non funziona più
Siamo soli adesso noi
Sopra a un pianeta blu.
E quando arriva sera
Invadi la mia sfera
Non è la primavera
Che non sento da un po’.
Non sento da un po’
I brividi sulla mia pelle,
Il tuo nome fra le stelle.
Sembra ieri,
Sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me.
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Scommetto che
Ora non prendi più
L’abitudine di far
Sempre come vuoi tu.
E quando arriva sera
Mi manca l’atmosfera
Non è la primavera…
Sembra ieri, sembra ieri che la sera
Ci stringeva quando tu stringevi me.
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Dietro di noi vedo giorni spesi su treni infiniti
Forse è solo che mi manca parte
Di un passato lontano come Marte
Tu cosa dirai vedendomi arrivare
Quando ti raggiungerò
Ricordo ancora quella sera guardavamo le
Le code delle navi dalla spiaggia sparire
Vedi che son qui che tremo
Parla parla parla parla con me
Ma forse ho solo dato tutto per scontato e
E mi ripeto che scema a non saper fingere
Dentro ti amo e fuori tremo
Come glicine di notte.
Ora che
Non posso più tornare
A quando ero bambina
Ed ero salva da ogni male
E da te, da te, da te…

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.