Prima che se ne parli davvero chi sta alzando le antenne in vista del prossimo Festival?
Manca ancora molto, è vero. Eppure il Festival di Sanremo 2023,a ben guardare, è proprio dietro l’angolo. Lo è soprattutto per Amadues confermato direttore artistico anche per le successive due edizioni della kermesse (qui i dettagli del rinnovo) dopo che nell’ultimo triennio è riuscito ad ottenere grandi ascolti televisivi ma, soprattutto, egregi risultati e meriti musicali e discografici. Il direttore artistico, proprio in virtù di questo anticipato rinnovo, ha avuto la possibilità di poter mettersi a lavoro con largo anticipo sulla costruzione del Festival rispetto a quanto accade normalmente con l’investitura ufficiale sempre fissata al termine dell’estate.
Più tempo ma anche più responsabilità. Perchè se è vero che Amadeus potrà disporre di un periodo di preparazione decisamente più lungo per pensare, scegliere e costruire show e canzoni, è altrettanto vero che, portando sul groppone tre edizioni ricche di sorprese e novità, risulterà senz’altro difficile anche pensare a dei nuovi jolly da giocarsi per confermarsi all’altezza.
Per quanto riguarda il cast dei 25 artisti in gara (22 Big della canzone e i 3 vincitori del circuito Sanremo Giovani) tutto è ancora in fase piuttosto embrionale anche se alcuni brani, a detta di Amadeus, sono già stati fatti arrivare. Due paiono, ad oggi, le possibili strade da seguire: la realizzazione di un cast “tradizionale” con qualche elemento a sorpresa o il dispiegamento di sostanziale di forze innovative. Se i Festival del 2020 e del 2022 hanno risposto sostanzialmente al primo di questi due criteri, l’edizione del 2021 fu, invece, particolarmente votata alla ricerca dell’innovazione sia sul linguaggio musicale che sui nomi da proporre al grande pubblico sanremese.
Per il 2023 Amadeus potrebbe optare per un cast più affine ad una composizione “tradizionalista” con un gruppo di artisti sufficientemente noti al grande pubblico a cui affiancare qualche vecchia gloria, un paio di colpacci e qualche scommessa. Uno schema che, di fatto, gli ha assicurato i migliori risultati televisivi nei suoi precedenti mandati. Forte, comunque, di un quinto passaggio all’Ariston anche nel 2024 il conduttore potrebbe anche optare per un’edizione altamente sperimentale dando spazio a nomi nuovi ed esordienti, intuizioni underground provenienti dall’indie piuttosto che dal rap come in buona parte avvenne nel 2021.
Possibili ritorni |
I cast degli ultimi Festival di Sanremo hanno spesso proposto la cosiddetta “quota ritorni”. Nel 2020 Amadeus riaccolse in gara dall’annata precedente sia Enrico Nigiotti che Achille Lauro. Nel 2021 lo stesso avvenne con Fasma e Bugo e nel 2022 fu la volta di Noemi, La Rappresentante di Lista ed Irama per il doppio timbro di partecipazione consecutiva.
Per il 2023 potrebbero essere diversi i nomi interessati ad un bis dopo l’edizione passata. Su tutti, però, si dovrebbero tenere particolarmente d’occhio i nomi di un quartetto da cui almeno un paio di ritorni potrebbe essere selezionato. Emma sta lavorando al nuovo album (qui le prime informazioni a riguardo) e dopo la buona figura fatta nel 2021 potrebbe accettare una nuova sfida sanremese per capitalizzare malgrado il suo sia sempre un nome di una certa portata difficile da vedere inflazionato a Sanremo. Come lei a lavoro su un nuovo album c’è anche Michele Bravi che potrebbe, dunque, tornare al Festival per procedere alla pubblicazione del disco ancora bisognoso della spinta di un grande evento per raccogliere numeri importanti. Dopo l’esordio dello scorso anno, poi, nè Aka 7even nè Tananai hanno ancora pubblicato un disco: perchè non tornare a Sanremo per chiudere il cerchio e lanciare un progetto?
I colpacci |
Il ritorno di Elisa nel 2022 ha realmente costituito un colpaccio per Amadeus e per tutti quelli che accusavano il Festival di non ospitare ormai da troppo tempo un vero big della canzone. Insieme alla friulana, però, anche i nomi di Blanco e Rkomi hanno costituito per i giovanissimi due eccellenti colpacci mediatici come avvenuto, invece, per il pubblico più adulto con il ritorno in gara di Gianni Morandi e Massimo Ranieri.
Per il 2023, dunque, non si può tornare indietro. Amadeus dovrà essere bravo a garantirsi almeno un paio di nomi “impossibili” per confermarsi all’altezza di sè stesso. Tanti sono i nomi che si potrebbero pensare a tal proposito. Su tutti sembrano poter essere forti le possibilità d’esordio di Alessandra Amoroso (qui una riflessione) piuttosto che di un ritorno di Marco Mengoni. La prima potrebbe scendere in gara per aprire un nuovo ciclo artistico anche se, forse, i tempi rischiano di non coincidere. Il secondo, invece, ha in lavorazione due nuovi capitoli discografici (qui). Se forse il secondo arriverà già il prossimo autunno per il terzo si potrebbe accelerare il percorso facendolo coincidere con il mese di febbraio. Entrambi i nomi risultano, tuttavia, piuttosto difficili da realizzare.
Più possibiliste potrebbero essere le ipotesi di un come-back eccellente come quello di Biagio Antonacci che ad un nuovo disco ci sta lavorando e che non ha affatto escluso di poter un giorno tornare in gara al Festival. In molti vorrebbero, poi, che Giorgia seguisse le orme della collega ed amica Elisa scegliendo l’Ariston per un ritorno discografico atteso da troppo tempo eppure non appare semplice l’idea che la romana possa accettare la sfida sanremese mettendosi, poi, così palesemente in scia della più giovane collega. Spetterà ad Amadeus convincere.
Si fa, poi, un gran parlare (qui tutti i rumors) dell’eccellente debutto in gara di Tiziano Ferro ma davvero il cantautore di Latina può essere pronto ad una venuta all’Ariston? Ci arriverebbe con una riedizione di un album uscito appena 3 mesi prima e con una serie di altri fattori che non giocano a favore dell’operazione.
Possibilità, volontà e coincidenze |
In virtù del successo e del consenso di cui gode il Festival molte saranno le candidature spontanee che arriveranno ad Amadeus per accedervi nel 2023. Tra i nomi che spesso hanno calcato il palco del Teatro Ariston certamente non mancherà il tentativo di ritorno in gara da parte di Arisa che vorrebbe proporsi al pubblico con un’immagine nuova ed una musicalità originale ispirata dalle sue ultime sperimentazioni. Al contrario, invece, Annalisa potrebbe voler tentare il lancio di un progetto fuori dall’orbita sanremese (tenendosi comunque la possibilità sullo sfondo fino all’ultimo).
Il non passaggio della rossa ligure a Sanremo sarebbe l’occasione giusta anche per la sua casa discografica di concentrarsi su altre proposte ed urgenze. Levante manca discograficamente da qualche tempo e malgrado sia difficile da convincere potrebbe scegliere proprio Sanremo per il suo ritorno dopo l’ottima esperienza del 2020 con ‘Tikibombom’. In casa Warner Music c’è da fare i conti anche con Paola Turci, salita alla ribalta del gossip negli ultimi mesi, e con Malika Ayane, fresca di nuovo contratto discografico e di un cambio di management al fianco dello stesso gruppo di Achille Lauro.
Dal 2020 manca ormai Diodato, che al Festival è sempre particolarmente legato, come anche i Pinguini Tattici Nucleari, letteralmente esplosi grazie alla kermesse. I loro sarebbero nomi prestigiosi che, se convinti, senz’altro arricchirebbero il parterre di proposte. Sul versante band perchè non considerare un ritorno in pista dei Modà? Il gruppo di Kekko Silvestre ha dovuto rinunciare già alla quota dei passaggi radiofonici e delle grandi vendite discografiche. Senza un massiccio rilancio mediatico ed un nuovo brano-manifesto anche la loro attività live è presto condannata a morire. I Boomdabash, invece, già ci provarono per il 2022 e conservano forte la necessità di liberarsi della prigione estiva trovando il modo di tornare a proporsi anche in una dimensione diversa.
Attenzione al nome di Elodie che un disco da parte ce l’ha e che necessita dell’occasione giusta per lanciarlo. L’obiettivo Eurovision nel suo caso sarebbe scontato ma insieme ci sarebbe anche la necessità di dimostrare un ulteriore crescita sul piano della maturità artistica. Più difficili da decifrare, invece, le eventuali presenze di freschi ex-talent. Da X-Factor sono ormai anni che non viene proposto nulla di così appetibile. Amici, invece, nell’ultima edizione non ha sfornato alcun vero boom discografico. Possibile una prima annata senza freschi protagonisti dei talent dopo diversi anni di monopolio?
E poi? Certamente i nomi si sprecheranno tra le suggestioni di un ritorno in gara di Madame e quelli di nomi freschi come Margherita Vicario, Mara Sattei e Ariete. I nostalgici potrebbero apprezzare nomi che mancano da qualche tempo quali quelli di Nina Zilli, Chiara Galiazzo e Enrico Nigiotti per i quali, tuttavia, i giochi sono sempre complicati.
E poi ci sarà il capitolo big per il quale corrono in diversi (Albano, Ivana Spagna, Marcella Bella, Fausto Leali…) e che Amadeus corteggerà con particolare attenzione. Bello sarebbe il ritorno di una diva come Anna Oxa se la Rai risolvesse i problemi giudiziari rimasti aperti da troppi anni. E poi c’è Gianluca Grignani per il quale Amadeus lascerebbe una porta aperta come dettogli direttamente sul palco anche lo scorso anno quando fu ospite. E poi? Sicuramente l’arrivo dell’autunno consiglierà e darà le prime vere indicazioni. Per ora ancora s’immagina ciò che potrà essere…
Ilario Luisetto
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