Nuovo appuntamento con le novità discografiche.
HOPE – PAGINA ROSSA
Pagina rossa è il nuovo singolo di HOPE, un brano che nasce in un momento un po’ caotico della vita dell’artista, in un momento di riflessione personale.
A differenza della prima canzone -spiega la cantautrice- “Pagina rossa” parla di come ho voluto conoscermi, conoscere e capire anche un po’ l’universo e la psiche maschile. La canzone è giocosa e apre le porte all’estate. Se ascoltata bene si capisce come io prenda in giro anche me stessa e ironizzi su certi comportamenti e contesti. Va presa in modo leggero e spensierato. Vuole far capire che le donne possono essere libere sessualmente quanto gli uomini, senza dover essere giudicate.
OLDEN – GIOIA NEGLI OCCHI
Gioia negli occhi è il nuovo singolo di Olden, secondo estratto dall’album La Fretta e la Pazienza, in uscita in autunno, già anticipato da Fidati di me.
Il brano è una celebrazione e un invito a riconoscere l’importanza dell’attesa.
Racconta le difficoltà di una distanza forzata e di come, a volte, la felicità ci sfugga improvvisamente, lasciandoci apparentemente impotenti.
Il tempo, in qualche modo, rimette sempre le cose al loro posto; basta solo essere pronti a cogliere il momento giusto, quando gli occhi riescono di nuovo a vedere, senza timori, inganni o condizionamenti.
Gioia negli occhi rappresenta un risveglio, un istante di consapevolezza capace di trasformare la sensazione di perdita e il disorientamento in opportunità.
Una ballata intensa e coinvolgente che si sviluppa in un crescendo musicale ed emotivo, invitandoci a fermarci e a riconoscere che la gioia è a portata di mano. Anche se può sembrare distante, rimane pura, autentica, piena e priva di rimpianti.
“…se vuoi puoi prenderti cura di noi, e poi sarà un pensiero leggero e normale scoprire che poi in fondo la felicità noi ce l’avevamo già…”
TUFO – FRECCE SUL COLLO
Il giovane cantautore indie Massimiliano Tufo in arte TUFO, ritorna con Frecce sul collo.
Il brano parla di amori mai conclusi, che si riverberano nelle cornici dei tramonti estivi e si conducono in un rapporto in cui l’autore cerca di vivere senza farsi del male.
Una sorta di dichiarazione d’amore e di confessione del fatto che vivere distanti dalla propria metà è molto spesso difficile.
“frecce sul collo è un brano che ho scritto a febbraio, in un periodo molto turbolento sia a livello affettivo che personale. Stavo affrontando un trasloco, e l’ultimo pezzo di casa a muoversi è stato lo studio, dove avevo bisogno di restare il più possibile per concludere dei lavori. Il brano nasce dalla necessità di dire che non avevo più voglia di vivere una vita precaria e continuamente in movimento.”
TUFO ha all’attivo una serie di singoli, tra i quali Parlarti Stanotte, Fuori dall’harem, 3 volte + forte e Domani allo stesso posto.
“Parlarti Stanotte, Fuori dall’harem, 3 volte + forte, Domani allo stesso posto – sono una raccolta di singoli che rappresentano una sorta di fotografia della vita, con tutte le sue sfide, riflessioni e contraddizioni». – racconta TUFO – «Sono un misto di esperienze vissute e immaginate, dove sono io a fare i conti con me stesso: da compagno ad amico, da puro ad impuro, da consigliere a consigliato. I brani raccontano il percorso di chi è in cerca di risposte, di quei momenti in cui ci si domanda chi siamo davvero e chi stiamo diventando.”
KAUFMAN – HEAVY METAL
I KAUFMAN, ci avevano lasciati nelle retrovie nostalgiche dello scandirsi del tempo con Domenica: una coreografia mossa a piedi distratti alla ricerca di un compromesso che sembrava non arrivare mai, quello tra equilibrio e follia, per poi tornare con una consapevolezza tutta Heavy Metal.
Heavy Metal è un brano che accetta lo schianto annientando la paura del decollo. Un cataclisma improvviso che trascina tutto via con se, senza via di mezzo o trattativa alcuna. Heavy Metal è un brano che racconta le necessità della consapevolezza, c’insegna che la prerogativa dell’errore, alle volte, è essa stessa la meta del viaggio.
“Ci sono storie che sono come l’estate che arriva, senza mezze misure e senza compromessi. Come uragani che distruggono ogni cosa pur essendo bellissimi, come bombe atomiche , come il caldo a 30 gradi in città ad agosto. Sono sentimenti totalizzanti, che ti fanno male di giorno ma che poi esplodono di notte come un assolo di una canzone heavy metal”
Il testo raffigura l’immagine preservante della presa di coscienza, il frastuono incontrollabile di un cuore che si è visto distruggere ogni radice, ogni punto fermo, ma che non ha mai smesso di cercare bellezza. E cosa c’è di più Heavy Metal dell’amore?
I KAUFMAN evidenziano una consapevolezza che sfugge al vizio del piacere, la decisione refrattaria di non voler più risolversi tramite l’adrenalina del caos ma che, non fugge difronte alla possibilità di lasciarsi attraversare completamente dalla sua follia, poiché non sempre la scelta vige da appartenenza.
DONNO – MI LASCIO ANDARE
A distanza di pochi mesi dalla pubblicazione del secondo album Io Siamo, Tu Siete… Essi?, che l’ha confermato tra gli autori più promettenti della nuova scena musicale dopo il debutto Dei E Malanni, Donno esce con un singolo inedito, Mi Lascio Andare.
Torna il sound tra rock ed elettronica che caratterizza lo stile del cantautore, e che fa da tappeto al suo inconfondibile timbro vocale e ai suoi testi con cui racconta l’umanità e il mondo che la ospita, attraverso critiche mai negative e polemiche ma sempre costruttive e che celano la speranza di vedere se stessi, e gli altri, un giorno, sempre più liberi di vivere la propria vita senza il peso del giudizio sociale.
Donno spiega così il nuovo brano: “Mi Lascio Andare racconta l’amore per la vita. È un invito ad abbandonarsi e accettare tutte le sfumature delle emozioni che l’avventura di vivere ci offre. Certo, gettare il cuore oltre l’ostacolo e buttarsi incontro alle proprie paure terrorizza e c’è sempre il rischio di potersi fare male… ma sentirsi protetti sopra la propria torre senza sporcarsi un po’ non è forse un’opzione più pericolosa? Si può davvero crescere e cambiare, restando arroccati lassù?”
LALA – GIÚ
Uscito lo scorso marzo con Primo Maggio, un viaggio introspettivo in cui l’artista racconta l’importanza dell’osservarsi attraverso le proprie forme, LALA torna con Giù, il nuovo travolgente singolo.
Giù si presenta come un brano up-tempo che fonde sapientemente soul, pop e R&B per raccontare gli alti e bassi di una relazione tormentata e sfuggente, in cui i sentimenti non sono chiari e la comunicazione latita.
Dall’insicurezza ed instabilità, emerge, però, una soluzione: abbattere dubbi, paure e perplessità, attraverso la sessualità, per esprimere ciò che non si ha coraggio di dire a voce alta.
“Come fai a resistermi tutte le volte. Provo a convincermi che sto bene anche senza di te, ma fa paura non averti con me stanotte. Incasiniamoci la testa in una pista tecno, tra la droga e il sesso, non seguendo il tempo.”
Il brano rappresenta un invito a abbracciare la passione e a vivere il presente. Combina sonorità eterogenee per esplorare le emozioni contrastanti che emergono in situazioni in cui l’orgoglio e la paura di essere feriti spingono i protagonisti a celare i propri veri desideri. In tale contesto, l’unica via di fuga e di espressione risiede nella fisicità.
ARIA – PERSA DI TE
Si chiamaPersa di Teil secondo singolo di ARIA.
È una canzone ricca di contrasti e di energia che solo una ragazza di venti anni può esprimere.
La voce brillante e potente di Aria racconta infatti le inquietudini di un rapporto ormai perso, attraverso melodie luminose, perfette per l’estate.
In Persa di te si soffre per un’amicizia finita e la sottile linea che divide quest’ultima dall’amore. Esprime la confusione e il sentirsi disorientata dopo una chiusura e il pensiero, che continua ad persistere, di quella persona.
Un sentimento che non dovrebbe esistere nel periodo estivo. Perché si sa la stagione del mare, soprattutto nell’adolescenza, dovrebbe regalare serenità e una spensieratezza lontana dalla quotidianità e dalle responsabilità che ci opprimono durante l’anno.
Aria sul brano ha affermato:
“Persa di te è la canzone di un’estate che porta con sé la fine di un amicizia.
È il racconto sia di una connessione sia di una separazione, della sensazione di nostalgia nelle sere d’estate e della speranza di un futuro diverso”.
MARQUIS – FUOCHI D’ARTIFICIO
Marquis è un personaggio musicale affascinato dai sintetizzatori e dal pop anni ’80. Nasce nel cuore della Toscana, ama il buon vino ed i testi immediati.
Romantico da dance floor, cerca il giusto connubio tra l’importanza del testo e la cassa in 4.
Fuochi d’artificio è tutto questo: come Maquis stesso afferma, “Degusto sintetizzatori mentre suono del buon vino.”
PIETRO FALCO – DISAGIO
Disagio, il singolo di lancio del nuovo disco di Pietro Falco, è un’istantanea potente e sincera delle relazioni contemporanee.
Il brano cattura l’essenza delle fragilità e delle debolezze umane, evidenziando la pressione di dover apparire sempre al meglio in una società che ignora le nostre vulnerabilità.
La canzone è un viaggio tra immagini vivide e riflessioni profonde: per Pietro, è proprio
attraverso l’amaro che possiamo davvero apprezzare il dolce della vita.
L’artista esprime la tensione tra il bisogno di conformarsi e il peso della pressione sociale che ci impone scadenze e aspettative irrealistiche, distaccandoci così dalla nostra vera essenza e dai nostri ritmi personali.
Disagio è nata di getto, un flusso di coscienza che mette in primo piano l’immediatezza e la
genuinità del messaggio, senza elaborazioni eccessive.
La frase “tienimi forte che mi sento stanco” svela un lato profondamente autobiografico dell’artista, riflettendo la frenesia della sua vita e il bisogno impellente di una pausa.
È una richiesta di supporto e comprensione, un grido d’aiuto che risuona con chiunque si senta sopraffatto dalle pressioni quotidiane.
Il testo risuona come un dialogo intimo tra l’artista e l’ascoltatore, creando un legame empatico che va oltre le parole.
Uno degli elementi chiave del brano è lo slogan “brinda alla vita che bene ti fa”, un invito a
trovare sollievo dalle difficoltà quotidiane attraverso un brindisi simbolico alla vita stessa.
È un modo per affrontare e anestetizzare i problemi, celebrando la resilienza umana e la capacità di trovare gioia nonostante tutto. Pietro Falco ci invita a un’esplorazione interiore, spronandoci a vivere autenticamente e ad apprezzare ogni sfumatura della nostra esistenza.
E’ uscito venerdì Quello che io ho, il singolo di debutto dei Mathilde Montoro, progetto musicale formato da Nicola Mansueto, Giovanni Boscaini e Daniele Righetti. Questo brano anticipa l’uscita del loro primo EP, prevista per la fine dell’estate.
Quello che io ho è stato registrato prevalentemente in presa diretta, mixato internamente dal trio e masterizzato presso il Revolver Mastering da Stefano Vanoni. La canzone esplora il tema del riconoscimento di sé e dell’importanza di rimanere autentici nonostante la confusione e l’omologazione della società moderna.
“In un’epoca in cui la confusione e la distrazione sono all’ordine del giorno, rischiamo di perdere di vista ciò che conta davvero – affermano i Mathilde Montoro – i legami, gli affetti, ciò che ci rende unici e speciali devono essere continuamente ricordati, coltivati e protetti. È tutto ciò che ci rimane. Abbiamo voluto raccontarlo in questo modo.”
CROMOPHOBIA – WE WALK ON WATER
We Walk on Water è un brano dance-funk, caratterizzato da una voce soul che conferisce profondità e calore al pezzo.
Il sound caratteristico dei Cromophobia emerge grazie all’utilizzo di strumenti Brass, affiancati da chitarre cariche di groove, synth avvolgenti e drum machine.
Il concept del brano si sviluppa attorno a un tema di resistenza e trascendenza, simbolo di una vera vittoria spirituale.
Il testo, liberamente tratto dal vangelo secondo Giovanni (6,15-21), dipinge un quadro evocativo di sfida e speranza, con un ritornello che celebra la forza interiore contro ogni paura e difficoltà.
DUNBO, LUKINO – SANGUE
Il ritorno di Dunbo con Lukino, con un piccolo capolavoro street in controtendenza con l’estate e i suoi argomenti.
Un disco fatto per necessità pura, senza pensare al mercato ma solo al bisogno di esprimersi, raccontare, sfogare.
Dopo COLPA NOSTRA, disco amato dalla critica, e una serie di nuove tracce che stanno portando il giovane rapper/cantautore ligure tra le realtà più rappresentative di questo momento, Dunbo torna con SANGUE.
Famiglia, vita, una poesia che spacca in due e trascina nel profondo del cuore di uno degli artisti più forti della nuova scena.
PLEBBO – CORRONO PENSIERI
Presenza e assenza, luce e buio, una dicotomia in cui Corrono pensieri di PLEBBO, il secondo singolo del giovane cantautore romano classe 2003.
Il brano, che segue il singolo d’esordio di Svegliati è una canzone che cattura l’essenza dei pensieri fugaci e delle emozioni intense che attraversano l’anima.
I versi del brano, ricchi di immagini poetiche, ci guidano attraverso un viaggio di riflessione e sogno, dove i pensieri corrono come attimi di luce e raggi di sole.
Nel testo, PLEBBO descrive la dicotomia tra la presenza e l’assenza, tra la luce e il buio, trasmettendo un senso di vulnerabilità e di scoperta.
I pensieri che corrono come raggi di sole che attraversano il mare, la sensazione di perdere la testa di fronte alla bellezza e alla semplicità dei momenti vissuti con l’amata, tutto questo viene evocato con una profondità unica.
ERMES – ERINNI
ERMES pubblica ERINNI, il suo nuovo singolo.
L’artista toscano torna con un inedito dall’attitudine rap virtuosa e ispirata che, come suggerisce il titolo, prende a pretesto le celebri figure mitologiche e sartriane per rappresentare una condizione interiore tormentata.
ERINNI si presenta come un brano dalle tematiche esistenziali che restituisce lo sguardo disincantato di ERMES sulla realtà che lo circonda trasmettendo, in modo nitido e intenso, il turbine emotivo che attraversa il suo mondo interiore.
La produzione dalle sonorità cupe e dalle ritmiche boom bap è il perfetto paesaggio sonoro per i versi dell’artista e, attraverso la reiterazione del sample trattato con bitcrusher, trasmette, fedelmente, l’incessante ronzio prodotto dallo sciame delle voci dei demoni interiori che pervade la mente del protagonista instillando il dubbio e la confusione.
Come le “Eumenidi” di Eschilo perseguitavano chiunque si macchiasse di azioni dettate dal male nella mitologia antica, allo stesso modo, le “mosche” 2.0 di ERMES perseguitano l’individuo nella realtà odierna con nuovi fantasmi ma con immutato accanimento.
L’atmosfera immersiva del sound e il climax tensivo delle metriche serrate delle strofe culminano, così, in un inciso melodico d’impatto che impreziosisce, ulteriormente, la forte carica emozionale del brano ampliando la gamma della sua coinvolgente atmosfera.
CRETA – MEGAGALATTICO
“Questo brano nasce dalla consapevolezza di non riuscire a spiegare sempre a parole ciò che provo. Crescendo e maturando ho compreso che in amore non sono sempre necessarie le parole per far capire all’altro ciò che si prova. Da innamorati siamo portati a compiere gesti assolutamente senza senso, spesso esagerati e folli ma che sono esattamente lo specchio delle emozioni “Megagalattiche” che proviamo” – afferma Creta.
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