domenica 24 Novembre 2024

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Singoli, le nuove uscite della settimana vol.1

Rinnoviamo il nostro appuntamento con le nuove uscite discografiche.

Ecco la prima parade dei singoli in uscita questa settimana: divertitevi e, come sempre, buon ascolto.

ALESSANDRO SIPOLO – MATRIA

Si intitola MATRIA, il nuovo singolo di Alessandro Sipolo, disponibile in digitale da ieri, lunedì 3 giugno, nel giorno del compleanno di Michela Murgia, che il brano intende omaggiare.

Matria, una ballad profonda in collaborazione con Finaz della Bandabardò, è il primo singolo estratto dal nuovo disco del cantautore bresciano, D’io Matria Vaniglia, in uscita a settembre 2024.

“Questa canzone gioca a intrecciare privato e politico, come spesso m’è capitato di fare – commenta Sipolo – È essenzialmente una canzone d’amore, dedicata contemporaneamente alla mia compagna e a un’idea di comunità, di identità permeabile, che si definisce accogliendo e non respingendo, l’opposto quindi della Patria virile e guerresca alla quale si rifanno vecchi e nuovi nazionalismi”.

Il termine “Matria” rimanda al poeta Mario Luzi, primo in Italia a usarlo in una sua opera, e a Michela Murgia, che al concetto di “matria” ha ridato vita e vigore.

“Devo l’incontro con Michela Murgia alla musica e alla Maratona fenogliana di Alba – continua Sipolo – Nel 2018 lei era l’ospite letteraria, io quello musicale. Ne è nata un’amicizia fatta di chiacchiere, diatribe politiche, grandi risate e qualche incontro in giro per l’Italia. Di lei restano vive nella mia memoria, più di ogni altra cosa, l’intelligenza inquieta e la determinazione. La sua idea di donna e di società erano quanto di più distante dall’ideologia conservatrice e nazionalista che oggi trionfa. Ha avuto la capacità di esprimere un pensiero e un’azione autenticamente intersezionali: genere, provenienza, classe sociale avevano lo stesso peso nel suo discorso. Per questo le sono grato”.

VALY – PRENDIMI O PERDITI

Nella scena italiana contemporanea, pochi artisti riescono a coniugare impatto emotivo e messaggi di portata sociale come Valy. Il suo nuovo singolo, Prendimi o Perditi, prodotto dall’esperienza e dall’abilità creativa di Alessio Bernabei, è un vero e proprio grido di ribellione contro gli stereotipi di genere in chiave pop, una dichiarazione di indipendenza e libertà personale che strizza l’occhio all’estate rimanendo fedele alla mission della sua autrice.

Con la sua vocalità distintiva che ha polarizzato l’attenzione dei media e del pubblico, affascinando tutti nelle sue collaborazioni con artisti del calibro di Mondo Marcio e nelle sue iconiche precedenti release, ed un sound fresco e vivace in cui si fondono energia e introspezione, Valy ci regala un biglietto di sola andata verso un mondo privo di etichette e aspettative: «Mi hanno insegnato ad esser fragile non troppo abile» canta l’artista classe ‘93, sfidando le norme che molto spesso limitano e confinano, specialmente le donne, nel loro percorso di crescita e auto-accettazione.

Il ritornello del brano è un vero inno alla liberazione dalle pressioni e dai giudizi che ancora oggi, troppo spesso, mirano a soffocare ed opprimere pensieri e aspirazioni individuali: «Mi è sempre stato detto “stai al tuo posto”, ho fatto l’esatto opposto (…) ma sono fiera di chi sono». Queste parole invitano ad assumere il controllo della propria vita senza timori, spronando chiunque abbia mai vestito ruoli non propri a cambiare le cose.

Un catalizzatore di cambiamento che incoraggia un clima di inclusività e comprensione confermando il ruolo di Valy come portavoce di una generazione pronta a fronteggiare le impalpabili ma fitte barriere sociali frutto di mediocrità e grettezza, dimostrando che la vera forza risiede nel coraggio di essere se stessi e nella volontà di trasformare la propria storia con audacia e determinazione.

«”Prendimi o perditi” – dichiara Valy – sfida gli stereotipi di genere, perché ognuno di noi merita amore e rispetto per chi è davvero. Inseguire gli standard di una società malata, che ci vuole stanchi e distratti, non ci fa bene e non fa altro che renderci infelici, insicuri, insoddisfatti delle nostre vite, delle nostre scelte, e di ciò che siamo nel profondo. Con questo brano, vorrei incoraggiare tutti, specialmente i giovani, ad essere autentici, senza sentirsi vincolati dalle aspettative altrui.»

ALFINA SCORZA – SERIE AMERICANA

La cantautrice Alfina Scorza è entusiasta di presentare il suo ultimo lavoro, Serie Americana, un singolo che esplora le sfaccettature dell’amore e delle relazioni, disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Questo lancio anticipa il suo terzo concept album, interamente dedicato alle dinamiche amorose, la cui uscita è prevista per il prossimo anno.

Attraverso Serie Americana, Alfina affronta la difficoltà di accettare la fine di una storia d’amore, invitando gli ascoltatori a considerare un amore realistico, con i suoi inevitabili alti e bassi, e sottolineando l’importanza della comunicazione nei momenti di crisi. Il testo, ricco di emotività, è stato scritto dalla sorella di Alfina, Maria Scorza, la cui penna aggiunge freschezza e una diretta sincerità al brano.

Dal punto di vista musicale, il singolo propone un sound più elettronico, mantenendo comunque le calde influenze mediterranee che caratterizzano lo stile di Alfina, sotto l’esperta direzione dell’arrangiatore Pasquale Curcio.

FACILE – LOVE DIES SLOWLY

“Un grido di rabbia generata dalla fine di un amore logorato dal tempo.
“Love Dies Slowly” è uno sfogo necessario dove si racconta di un sentimento tanto profondo quanto deleterio che porta ad una necessità di liberazione. La frustrazione per la fine di un rapporto difficile che porta con sé anche bellezza e nostalgia viene espressa dal cantato gridato ed emotivo, sostenuto da groove sempre più decisi.”
Mentre un amore volge al termine, un grido di rabbia diventa la valvola di sfogo dopo il buio e le difficoltà.
Questa la situazione che muove i Facile nel loro nuovo singolo, Love Dies Slowly.
Un brano rock coinvolgente e liberatorio, in cui ad un cantato urlato si accosta un sound grezzo, dominato da un riff di chitarra a creare un crescendo emotivo che accompagna l’intera progressione del pezzo.
La delusione e la frustrazione si confondono con i ricordi dolceamari del passato, in una mescolanza di sensazioni difficile da riassumere a parole. Il suono e la forza della musica dei Facile riescono invece senza dubbio a ricostruire la peculiarità del momento, dando vita ad un brano in cui è impossibile non immedesimarsi.

DALEN – EMIGRATO

Emigrato, il nuovo singolo (cantautorato + techno) di Dalen che ha fatto innamorare Roberto Vecchioni, è uscito il 30 Maggio.

È un brano ‘cantautorave’ che fonde la profondità del cantautore con la festa della techno: “Quando ascolto musica, a volte succede che mi interessano i testi” spiega Dalen “Ma la musica mi annoia, e anche il contrario, testi banali, e bella musica, magari da ballare. Con Emigrato volevo entrambe le cose: è una canzone per il culo, e per il cuore. Si balla mentre si ascoltano versi importanti, e veri”.

La canzone è un contenitore stratificato dei controversi stati d’animo che convivono in una regione abbandonata dall’emigrazione come la Calabria. Un luogo fatto odiare dai genitori ai propri figli già in tenera età, come uno spauracchio per assicurarsi che una volta cresciuti, da lì si vada via e non si torni più, se non per pochi giorni durante le festività.

Contemporaneamente coesiste l’approccio della superiorità: “Come noi non c’è nessuno” continua Dalen, nato a Crotone ma che ha viaggiato e vissuto in diversi luoghi del mondo “Siamo i migliori, ovunque andiamo conquistiamo, e ci facciamo rispettare. Un’educazione che porta ad un modello comportamentale di onnipotenza, di attaccamento spropositato alla propria terra e a una visione non obiettiva della realtà”.

Il dovercela fare a tutti i costi, l’ossessione di traguardi da raggiungere, e una volta raggiunti, fanno odiare la terra di provenienza, che costringe ad emigrare, e vivere tutta una vita lontani dal luogo nativo.

Emigrato è una riflessione sull’abitudine collettiva ad esaltare il successo e la persona che lo raggiunge, a prescindere da tutto; senza applicare un sguardo etico sul percorso, e gli strumenti utilizzati.

C’è sempre un luogo che fa da sud, a qualche nord; come il disagiato della classe che fa il bullo, e invece di farlo restare più tempo a scuola, dove potrebbe acquisire consapevolezza, lo sospendono. Così la scuola lo condanna, perché trascorrerà ancora più tempo per strada.

Emigrato è stato presentato in anteprima al teatro Europ Auditorium di Bologna, in occasione di un concerto del Prof. Roberto Vecchioni. Concerto che ha chiuso l’Inspiegabile tour di Dalen, con oltre 100 concerti in un anno, organizzati in assoluta autonomia.

JOE SFRE’, MR. CIONI E PURITANO – HANNA MONTANA

Hannah Montana il nuovo singolo in combo tra Joe Sfrè, Mr. Cioni e Puritano è disponibile su tutti i digital stores ed arriva come un badile sulla faccia dei fan già dal primo ascolto.
I tre artisti capitolini vogliono rimarcare che il rap è ancora padrone della scena indipendentemente dal tipo di beat su cui vengono cantante le strofe, che in questo caso è pura hard-trap.
La strumentale è prodotta da Evangelisti Music che vanta tra le sue ultime uscite due brani sul nuovo disco di Rose Villain, nonché Bresh o Ketama 126, fino a collaborazioni oltreoceano del calibro di Florida.
Il brano è di rottura con strofe rap dai flow freschi: il risultato è una banger da club con liriche di spessore che gli artisti porteranno live quest’estate in tutta Italia.

SILENT BOB – PLD

Esce domani PLD, il nuovo singolo di SILENT BOB.

Un pezzo in cui l’artista racconta le sue origini e la sua appartenenza alla provincia, un ambiente difficile ma ricco di significato, dove le dinamiche sociali e le sfide quotidiane diventano un elemento cruciale nella formazione della sua identità e della sua arte. Il sound e il ritmo di questo brano sono una combinazione avvincente di energia e narrazione emotiva, capaci di catturare l’attenzione di chi lo ascolta.

Il nuovo singolo giunge un mese dopo l’uscita di T10 feat. Jake La Furia e a poche settimane di distanza da SAB.

I pezzi confermano il talento del rapper, la cui musica è caratterizzata da uno stile unico, influenzato e contaminato dal rap classico anni Novanta, alla trap, al jazz e al blues.

Anche la produzione di PLD è affidata a Sick Budd, il cui sodalizio artistico è ormai pluriennale e costellato di successi.

Il duo milanese, che negli ultimi anni ha saputo imporsi con creatività nella scena hip hop, porterà la propria musica live in occasione del Tutto Tuta Tour 2024, che toccherà le principali rassegne musicali estive, tra cui Nameless Festival e Collisioni Festival, visitando location prestigiose e calcando palcoscenici d’eccellenza come il Bonsai Garden di Bologna e l’Arena della Versilia.

RONDINE FEAT. ENRICO NIGIOTTI – FERMARE L’ETA’

Notte di lacrime e preghiere, la matematica non sarà mai il mio mestiere”. Sembrano riecheggiare le atmosfere di “Notte prima degli esami” nella nuova canzone di Rondine Fermare l’età (feat. Enrico Nigiotti).

Il singolo, in uscita venerdì 7 giugno, racconta quell’emozione prima della maturità, scolastica e personale. Il momento in cui le scelte appaiono determinanti e il futuro non è poi così lontano.

Rondine, infatti, oltre ad essere un giovane cantautore genZ, è uno studente del liceo classico Pilo Albertelli di Roma e sta per affrontare gli esami di Stato.

Vorrei smettere di rincorrere ogni giorno che passa, vivere con calma, ma senza la smania di arrivare sempre primo, per sempre bambino, per non fare attenzione ad ogni lacrima che cade in qualche ruga sul viso”: il desiderio di rimanere leggeri, senza fini ulteriori se non quelli di vivere spensierati, come solo nell’infanzia si può fare.

E invece maturĭtas, che deriva da maturus (maturo) indica proprio il compimento di un processo di crescita. Un momento indimenticabile, presente nei ricordi di tutti, e spesso celebrato non solo nella musica, ma anche nel cinema, ad esempio in “Ovosodo” di Paolo Virzì, “Ecce Bombo” di Nanni Moretti, “Notte prima degli esami” di Fausto Brizzi.

Rondine ha esordito sul palco aprendo i concerti di Bresh, Chiello e Tananai e quest’estate sarà opening act per Dargen D’Amico, Alfa.

Nell’ultimo anno ha iniziato a lavorare anche come autore, scrivendo canzoni per altri artisti come ROSSOFUOCO di Mida, certificata doppio disco di platino.

ROKAS – CATTIVA

Le tracce dell’EP Ci sono dei bambini viaggiano nell’etere musicale solo da una manciata di giorni, ma Rokas non si ferma e apre con un annuncio le porte al mese di giugno: CATTIVA, il nuovo singolo del cantautore, arriverà su tutte le piattaforme digitali venerdì 7 giugno.

Un viaggio pop lungo 3min e 11sec attraverso le contraddizioni dell’amore, dove intensità e leggerezza si fondono in un brano dalla presa immediata, con ritornello ripetuto come un mantra.

Tra lampi di sonorità pop e chiaroscuri emotivi, con CATTIVA -prodotta dal duo Granato e con EDONiCO ai controcanti- Rokas accende uno spotlight sull’amore nella sua essenza di emozioni contrastanti. Ma quando le maschere cadono si impara insieme a surfare le tempeste emotive e le avversità diventano opportunità per riscoprirsi.

“In CATTIVA si parla di qualcosa che tutti conosciamo bene, ovvero che l’amore è più bello quando è vivo e che nel conflitto ci si conosce sempre di più e in modo viscerale. La quiete è importante quasi quanto la tempesta, l’importante è fare pace” – Rokas.

Intanto Rokas gioca a lasciare un nuovo indizio sull’imminente futuro musicale: la chiamata di pronto intervento nell’outro del brano fa da naturale proseguimento all’artwork dell’EP Ci sono dei bambini, creando hype sui prossimi sviluppi della storia.

FOLCAST – 1+1

Esce il 7 giugno 1+1, il nuovo singolo che segna il ritorno di FOLCAST, uno dei più talentuosi cantautori della nuova scena indie italiana.

Terzo classificato a Sanremo Giovani 2021, con alle spalle un EP, due dischi e numerosi concerti al fianco di artisti come Daniele Silvestri, Diodato, Ditonellapiaga, Carmen Consoli e Max Gazzè, Folcast torna con una ballad, prodotta da Tommaso Colliva, che racchiude le esperienze degli ultimi anni: crescere, incontrarsi, innamorarsi e vivere insieme i cambiamenti, anche epocali, che la vita ci pone.

1+1 è sinonimo di cura: in un mondo in cui la solitudine è sempre in agguato, il valore più grande risiede nelle persone che ci circondano.

Una canzone raffinata, accompagnata dal pianoforte e arricchita dalle sfumature R&B della voce di Folcast, che esplora la profondità e l’intensità delle relazioni umane, tra amore, lotta, comprensione reciproca e resistenza di fronte alle avversità. Un’ode alla delicatezza che possiamo offrire a chi amiamo e ci rimane accanto.

Folcast mette in luce quanto abbandonarsi all’amore possa sembrare un atto di ingenuità, ma è proprio l’unione di due persone il rimedio alle difficoltà della vita. Consapevoli di questo, dobbiamo fare tutto il possibile per sostenere e proteggere l’altro, riconoscere tanto la sua forza quanto la sua vulnerabilità, immersi nella complessità della quotidianità.

Folcast racconta: “”1+1 è un calcolo che ogni volta dà un risultato diverso a seconda del periodo in cui lo si affronta. Non avevo mai capito il senso di questa cosa. Se la matematica non è un’opinione, il risultato è ovvio e senza possibilità di interpretazione. Ma noi esseri – a volte più, a volte meno – umani riusciamo a calcolare l’indecifrabile e a rendere gigante un numero potenzialmente minuscolo. È in questi ultimi due anni che quel calcolo per me è diventato sintesi di tutta la dolcezza che a volte faccio fatica ad esprimere. In quei numeri c’è il passaggio da 1 singolo a 1 multiplo, ciò che si è rivelato il primo passo verso un futuro inaspettato e rivelatore. È cambiato da quando l’ho concepito e se prima l’esito era puramente matematico e scontato, ora, appunto, non lo è più. 1+1 = ?”

FRANCESCO DI TOMMASO – CANTANTE DA PIANOBAR

Il cantautore abruzzese FRANCESCO DI TOMMASO presenta il nuovo singolo Cantante da Pianobar, in radio e su tutte le piattaforme digitali dal 7 giugno.

In un momento in cui gli standard del mondo discografico spingono verso lo zapping musicale, Francesco propone un brano ironico e ragionato, cui cui prova a sollecitare una riflessione comune su temi di attualità, in contrasto con i ritmi e la frenesia della vita di tutti i giorni.

L’ispirazione arriva dal noto monologo “La locura” di Valerio Aprea nella serie televisiva Boris. Così come nella celebre serie TV viene prodotta a sua volta una serie TV commerciale che non ha velleità artistiche, Francesco usa l’invettiva per attirare l’attenzione sulle dinamiche commerciali del mondo musicale attuale. La critica allarga poi lo sguardo all’ approccio consumistico della società nell’arte così come nella quotidianità.

EMMA NOLDE – MAI FERMI

Classe 2000, toscana, Emma Nolde ha già all’attivo due album molto apprezzati (Toccaterra – 2020 e Dormi – 2022) che l’hanno contraddistinta come una delle voci più interessanti e coinvolgenti del nuovo panorama musicale italiano.

Ha trascorso gli ultimi due anni tra tour intensi e giornate in studio. Ora è pronta alla release del nuovo lavoro discografico che uscirà nei prossimi mesi per Carosello Records.

Esce domani 5 giugno Mai fermi, primo singolo di questo nuovo percorso artistico.

KLO’ & THE CRIMEN SHOW – EVERYTIME

Le tastiere sintetizzate aprono il brano con un riff che riverbera l’essenza degli anni ’80, omaggiando le icone della musica di quel decennio d’oro. I suoni pulsanti dei sintetizzatori richiamano un’epoca di innovazione sonora, mentre una batteria incalzante entra in scena con un beat che cattura l’energia del pop moderno, ma conserva un’aura di nostalgia retrò nei suoi fill e pattern ritmici.

La melodia vocale emerge con una chiarezza e un carisma irresistibili, trasportando l’ascoltatore in un viaggio attraverso un mix di eccentricità nel testo

Il ritornello diventa il fulcro del brano, con cori che esplodono in un turbine di melodia e armonia, evocando gli inni pop degli anni ’80 con un tocco di modernità nei loro arrangiamenti e nella produzione.

Le chitarre, seppur presenti, non sovrastano il mix, bensì aggiungono una spruzzata di brillantezza e dinamismo al paesaggio sonoro complessivo. I loro riff, a tratti distorti e sognanti, si fondono armoniosamente con gli altri strumenti, creando un’atmosfera che incarna sia la nostalgia sia l’innovazione.

Nel bridge, la voce si solleva su un sottile tappeto di sintetizzatori, mentre la cassa traccia un ritmo incalzante, generando un’atmosfera carica di suspense e anticipazione. Poi, in un momento di pura epicità, tutto esplode in un crescendo di suoni, con le chitarre distorte che emergono tra le armonie vocali, portando il brano verso un climax travolgente che lascia senza fiato.

ZZOLA – NON MI BASTA

Già in radio Non mi basta il singolo inedito con cui ZZOLA fa il suo vero esordio discografico. Il brano, carismatico e travolgente, con il beat di TommyBoy, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 4 giugno, è contenuto in Finally 18, il suo primo album.

Vorrei che il singolo arrivasse a tutti come una carica di adrenalina – dice ZZOLA – trasferendo la mia energia, nonostante io sia estremamente introverso come persona. Il titolo sottolinea la mia ingordigia nel volere sempre di più, non mi accontento mai. Il pezzo è nato in studio, con il mio producer ci siamo gasati fin da subito, una volta finito il beat e le mie strofe, sentivamo che mancava qualcosa, abbiamo dunque pensato di introdurre una voce femminile nel ritornello per dare più musicalità al brano.”

BATTISTA – COME DUE SQUALI

Dopo aver chiuso il 2023 facendoci ballare sul dancefloor dei ricordi di una Stronza EmozioneBattista si appresta a conquistare l’estate 2024 con un nuovo singolo che promette di scuotere menti e cuori del pubblico, Come Due Squali.

Scritto dallo stesso cantautore sardo a quattro mani con Hanashi e composto da Renato Patriarca e Niccolò Terranova, il brano è un tuffo nelle profondità oscure delle relazioni tossiche, mantenendo lo stile incisivo e coinvolgente che ha reso Battista uno degli artisti più promettenti della scena musicale italiana contemporanea.

Come Due Squali, narra il lato più cupo e torbido dell’amore, che viene descritto come una dipendenza distruttiva.

Il titolo stesso è una metafora che racchiude l’accezione del testo: alla fine, uno dei due partner viene mangiato, divorato dall’altro, dalle gelosie, dalle incomprensioni o da se stesso, lasciando dietro sé un oceano di disillusioni, un terreno di gioco senza vincitori, con dolorose lezioni da imparare.

Battista non tradisce il suo stile unico, intrecciando la sofferenza con un sound carico, dritto verso una dimensione ancora più dance, un vero e proprio sfogo personale sui cuori infranti.

Il brano inizia con un’immagine di disillusione e rassegnazione: “Ho il cuore a pezzi, bevo un altro drink, che poi di te mica importa più, noi siamo in pista pronti a farci male, mi dico basta, tanto è sempre uguale”.

Queste parole evocano il ciclo ripetitivo di una relazione deleteria, in cui il dolore è una costante e la speranza di cambiamento sembra un’irraggiungibile chimera.

Il ritornello, “Non ho più voglia di ascoltare canzoni d’amore con te. Io non riesco più a respirare, che faccio? Mi chiudo in un bar. Ai ai, mi fa male. Ai ai, datti da fare, che tardi, che tardi, che tardi e devo andare”, esprime la sensazione di soffocamento e il desiderio di fuga da un abbraccio che il tempo e le delusioni hanno trasformato in una morsa.

Una rappresentazione struggente della claustrofobia emotiva che si prova quando si è intrappolati in un rapporto malsano, in una storia che imprigiona anziché liberare le potenzialità di entrambi i partners. E nel ripetersi di “Ai ai, mi fa male”, l’artista traduce in musica un grido di dolore e una richiesta di cambiamento necessaria per riprendere in mano le redini della propria vita.

In uno dei passaggi più intensi della traccia, Battista canta “come due squali persi e attratti in riva al mare, se non ci abbiamo siamo soli, anime vuote”, un’immagine che dipinge la dualità dell’attrazione e della distruzione, sottolineando come, nonostante la vicinanza fisica, l’assenza di una connessione interiore autentica lasci nel cuore ferite profonde. Ferite che nel verso “Come due cicatrici, rimani su di me” simboleggiano le lesioni animiche, le conseguenze che permangono anche dopo la fine della storia.

«”Come Due Squali” – dichiara l’artista – è una riflessione su quanto l’amore possa diventare una trappola se ci troviamo in un rapporto che ci fa del male, in un rapporto nocivo. Volevo trasmettere il dolore e la confusione che si provano, ma anche il coraggio necessario per uscirne. Questo pezzo è un grido di aiuto e una dichiarazione di forza, per ricordarci che meritiamo tutti un amore sano e rispettoso.»

Le parole di Battista sottolineano la duplice natura di Come Due Squali: una canzone che da un lato mette a nudo la sofferenza causata da un amore tossico, e dall’altro celebra la resilienza e la capacità di trovare la forza per rompere il ciclo autodistruttivo.

Un invito a riconoscere e affrontare le dinamiche lesive e sabotanti all’interno dei rapporti di coppia che trasmette un messaggio di consapevolezza e coraggio: bisogna avere la forza di lasciare andare ciò che ci danneggia, anche quando è doloroso.

Con Come Due Squali, Battista ci offre un nuovo capitolo della sua evoluzione artistica, continuando a raccontare e a raccontarsi con sincerità.

Questo singolo è una mano tesa per guardarci dentro, per riconoscere le nostre ferite e trovare il coraggio di guarirle.

Attraverso la sua musica, Battista ci invita a riflettere sulle nostre esperienze, a comprendere il valore dell’autenticità e a trovare il coraggio di abbandonare ciò che ci ferisce, in un viaggio tra le note che parla al cuore di ognuno di noi.