giovedì 24 Ottobre 2024

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Tiziano Ferro, quindici anni di “Nessuno è solo”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Sono trascorsi già quindici anni dalla pubblicazione di “Nessuno è solo”, il terzo lavoro in studio di Tiziano Ferro, rilasciato il 23 giugno del 2006. Reduce dal grande successo dei precedenti “Rosso relativo” del 2001 e 111 del 2003, il cantautore di Latina è ormai diventato una consolidata realtà musicale italiana, conosciuta e stimata anche a livello internazionale. Ad anticipare l’uscita di questo progetto è il singolo apripista “Stop! Dimentica”, velatamente e volutamente influenzato dalle sonorità anni ’80 dei Depeche Mode e di Franco Battiato.

A caratterizzare l’intero ascolto, però, è l’ingente quantitativo di ballad presente in scaletta, nettamente superiore rispetto ai precedenti dischi. Parliamo di autentiche perle come i successivi estratti “Ed ero contentissimo”, “E fuori è buio” e “Ti scatterò una foto”, ma anche pezzi che non hanno goduto di un trampolino di lancio commerciale, quali “Salutandotiaffogo”, “La paura che…” e “Già ti guarda Alice”, canzone che racchiude il titolo, il manifesto e l’intero senso dell’album.

Tra le undici canzoni della tracklist spiccano: l’omaggio a Raffaella Carrà in “E Raffaella è mia”, il featuring con Biagio Antonacci in “Baciano le donne” e una traccia fantasma contenuta alla fine di “Mio fratello”, una registrazione che risale a quando l’artista aveva soltanto sette anni e che comprende due canzoni da lui scritte in tenera età, intitolate “Il cielo” e “Gli occhi”. Il risultato? Un disco dalle profonde intenzioni melodiche e dalle innovative incursioni elettroniche.

“Nessuno è solo” rimane, forse, il lavoro migliore tra gli album realizzati finora da Tiziano Ferro, che tocca il punto d’ispirazione più alto della sua carriera, firmando pezzi entrati di diritto nel firmamento della canzone italiana. Intimo e trascinante, si tratta di uno di quei dischi capaci di parlare all’anima delle persone, da ascoltare con le cuffiette rannicchiato nel letto o da cantare a squarcia gola in macchina con i finestrini abbassati, ambivalenza tipica delle emozioni vere.

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Nessuno è solo | Tracklist e stelline

  1. Tarantola d’Africa ★★★★☆
    (Tiziano Ferro)
  2. Ti scatterò una foto ★★★★★
    (Tiziano Ferro)
  3. Ed ero contentissimo ★★★★★
    (Tiziano Ferro)
  4. Stop! Dimentica ★★★★☆
    (Tiziano Ferro)
  5. E fuori è buio ★★★★★
    (Diana Tejera, Tiziano Ferro)
  6. Salutandotiaffogo ★★★★★
    (Tiziano Ferro)
  7. E Raffaella è mia ★★★★☆
    (Tiziano Ferro)
  8. La paura che… ★★★★★
    (Tiziano Ferro)
  9. Baciano le donne con Biagio Antonacci ★★★☆☆
    (Tiziano Ferro)
  10. Già ti guarda Alice ★★★★★
    (Tiziano Ferro)
  11. Mio fratello ★★★☆☆
    (Tiziano Ferro)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.