L’album si chiama “Il Padrone della Festa” e non è uscito adesso bensì 10 anni fa, unica produzione discografica nata dalla collaborazione tra Niccolò Fabi, Max Gazzè e Daniele Silvestri, ma capace a distanza di tempo di riempire il Circo Massimo con oltre 50.000 persone. La musica del trio che si è rivisto one shot nella sola occasione del 6 luglio è la risposta alla musica usa e getta che caratterizza questo periodo.
Un album quello celebrato, nato dopo, se non durante, un viaggio dei tre in Sudan, al fianco di Don Dante Carraro e di Medici per l’Africa – Cuamm, una esperienza che ha dato loro modo di incontrare “insetti e sentire proiettili sopra la testa”, da lì l’idea di raccontare tutto in un album e un tour lungo due anni in Italia e in Europa. A ricordare tutto ciò per chi non conoscesse bene la storia del progetto, un video divulgato prima dell’evento in un agone romano già pieno in ogni ordine di posti già dal pomeriggio nonostante il caldo reso ancora più opprimente dalla sabbia e dal tufo del Circo Massimo.
Tre ore piene di concerto in cui sono stati riproposti i 10 brani dell’album più le canzoni più conosciute di ognuno dei tre, non si è trattato di una autocelebrazione, ma come hanno da subito voluto mettere in chiaro i tre “una festa con 50.000 invitati”. Una festa in cui hanno voluto far comprendere a chi li segue, il loro percorso di maturità dopo quel viaggio in Africa che li ha cambiati.
“Siamo i boomer della musica– hanno scherzato i tre dal palco- suoniamo senza autotune, senza paracadute, siamo meravigliosamente anacronistici” A far da cornice a tutto tre giovani artiste, “tre donne, non a caso”, ha spiegato Gazzè : Anna Castiglia, Emma Nolde e Daniela Pes, già molto apprezzate dalla critica, un video con la voce di Gino Strada, con i fan dei tre a sventolare qualche bandiera palestinese e contributi video di due amici di sempre, Paola Cortellesi e Lillo, dallo spioncino immaginario di “Sotto casa”.
Momenti di commozione durante l’esecuzione di “Facciamo finta” scritta da Fabi nel 2010 per la morte della figlia di due anni e momenti di allegria per i 57 anni di Max Gazzè con tutto il pubblico a cantare “Tanti auguri a te”, infine un video ironico con loro tre fra 20 anni “e chissà se ci arriviamo” hanno scherzato. Una grande festa insomma per tre artisti che ancora hanno tanto da dare alla musica.
Giuseppe Scuccimarri
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