Dopo una lunga attesa, Brunori Sas è tornato sulla scena musicale con un nuovo inedito, “La ghigliottina”, che anticipa l’album di prossima pubblicazione
Nuova musica per Brunori Sas, in uscita con il singolo “La ghigliottina“, un ritorno atteso da tempo. In un’intervista rilascia al Corriere della Sera, realizzata dallo scrittore Paolo Giordano, il cantautore calabrese ha aperto le porte ad un possibile debutto in gara alla kermesse canora «Sì, ma… mi terrorizza l’Eurovision».
Nel corso della chiacchierata, ha parlato anche del disco in lavorazione, prodotto insieme a Riccardo Sinigallia: «Discese ardite e risalite. Sinigallia non mi concede il tempo di rilassarmi – rivela – quando vede che ricorro a vecchie ricette, che cerco di vincere facile, mi blocca. Mi bacchetta come un maestro zen. E io mi affido. Nella mia carriera ho pubblicato cinque dischi. Quando ho iniziato a immaginare il sesto mi sono accorto che mancava lo stimolo necessario. Sentivo che la mia cifra era stabilita, che avrei ripetuto cose già fatte. Non provavo piacere nemmeno nel mettermi al computer ad arrangiare. Avevo il desiderio autentico di dedicarmi a tutt’altro. Poi mi sono rimesso in contatto con il motivo originario per cui faccio quel che faccio. Con la possibilità di un racconto vero, autentico, credibile, sia nei testi che nel tono. Portando dentro le canzoni anche esperienze non strettamente autobiografiche».
E a proposito di questa “crisi”, Brunori Sas ha poi aggiunto: «Quando ho suonato all’Arena di Verona per “Una nessuna centomila”, insieme alle vere popstar, mi sono percepito un po’ strano. Sembravo “aggiustato” apposta per il contesto. Però non ho preclusioni. Mi piace l’idea che le mie canzoni possano essere cantate ad “Amici”. Detesto l’effetto “ecco, arriva il cantautore”. Ma è vero che aiuta, a volte, a essere considerato con un’attenzione particolare. Certe dinamiche sono cambiate di sicuro, non credo che De Gregori e Dalla avessero così tanti problemi nell’interazione con il mainstream. Il cantautore in Italia ha avuto la stessa parabola della sinistra».
E che sia Sanremo 2025 il trampolino di lancio per sfatare questa immagine tenebrosa e rendere il suo cantautorato nazionalpopolare? Più volte il nome di Dario Brunori è circolato nelle varie liste dei Festival dell’era Amadeus, ma puntualmente non è mai rientrato nei partecipanti ufficiali. Riuscirà a Carlo Conti a portarlo sul palco dell’Ariston?
Nico Donvito
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