Omaggio alle voci femminili e alle signore della canzone, autentiche icone di fascino e bellezza che hanno scritto pagine di storia. A cura di Marco Fioravanti
La domenica è l’unico giorno il cui nome è di genere femminile, per questo motivo non potevamo che dedicarlo alle donne che hanno fatto grande la nostra canzone, celebrandone il talento, il coraggio e l’unicità.
In ogni puntata di “Beato tra le Donne”, Marco Fioravanti ci accompagna alla scoperta e riscoperta delle più grandi protagoniste della scena musicale italiana e non. Attraverso un racconto appassionato e ricco di dettagli, si ripercorrono le carriere straordinarie di queste voci femminili che hanno segnato la storia della musica. L’appuntamento di oggi è dedicato a Ivana Spagna.
Ivana Spagna, una voce internazionale
Domani, 16 dicembre, è il compleanno di Ivana Spagna, una delle voci italiane più internazionali. Una voce molto caratteristica ed originale, che a seconda che canti in inglese o in italiano sembra che abbia delle sonorità e risonanze che cambiano.
La sua carriera inizia molti anni prima rispetto al suo grande successo degli anni ’80. Addirittura nel 1969 a soli quindici anni si hanno notizie di sue partecipazioni a rassegne intorno alla zona del Lago di Garda, da dove lei proviene. Nel 1971 la Dischi Ricordi la mette sotto contratto, ma dopo un paio di 45 giri senza alcun esito, la collaborazione si interrompe.
Per tutti gli anni ’70 l’attività musicale di Ivana prosegue tra jingle pubblicitari, le balere e le discoteche, insieme con il fratello Theo e il compagno Alfredo Pignagnoli. Negli anni ’80 l’attività si direziona verso la musica dance, creando gruppi come le Fun Fun, oppure prestando la propria voce per vari progetti o apparendo in prima persona con vari pseudonimi, come Barbara York, Carole Kane e Yvonne Kay, con alcuni exploit di un certo livello, come due dischi d’oro con i brani “I’ve got the music in me” e “Rise up (for my love)”.
La svolta arriva nel 1986 quando Ivana produce “Easy Lady”, con lo pseudonimo Spagna ed un look eccessivo ma d’impatto. Nonostante le diffidenze della vecchia casa discografica, il brano ottiene un grosso successo, prima in Francia, poi in Germania e in Inghilterra. In Italia venne scelta come colonna sonora di un famoso liquore al cocco e divenne famosa in tutta la penisola.
La CBS mette sotto contratto Spagna ed il disco viene pubblicato in tutta Europa, vendendo oltre due milioni di copie. In Italia vince il Telegatto di Vota la Voce come cantante rivelazione dell’anno; negli anni ne vincerà altri tre, come miglior voce femminile dell’anno, nel 1987, nel 1996 e nel 1998.
L’anno successivo c’è un nuovo successo, “Call me”, che sfonda addirittura nella classifica americana dance di Billboard. Anche questo nuovo singolo supera abbondantemente due milioni di copie vendute e il 33 giri che lo contiene “Dedicated to the moon”, pubblicato anche in formato CD, oltrepassa il mezzo milione di copie.
All’interno del disco, da cui vengono estratti addirittura cinque 45 giri, c’è anche “Dance Dance Dance”, con cui Ivana vince il Festivalbar del 1987. Spagna è finalmente diventata una star!
Nel 1988 esce un nuovo successo “You are my Energy” e nel 1990 Ivana si trasferisce a Los Angeles, collaborando con nomi importanti del mercato discografico USA.
Nel 1991 nasce “No way out”, trainato dal singolo “Only words”, caratterizzato anche da un cambio di look molto elegante. Le produzioni personali rallentano un po’, a dispetto dell’attività di autrice per produzioni dance a nomi di altri cantanti.
Una nuova svolta arriva nel 1994, quando Ivana viene scelta come voce femminile italiana per il brano “Il cerchio della vita”, colonna sonora del film della Disney “Il Re Leone”, brano scritto da Elton John. Cantare la versione italiana di una brano di un film della Disney è un grande riconoscimento, un onore che negli anni è toccato a Mietta e Massimo Ranieri per Il Gobbo di Notre dame, Gino Paoli e Amanda Sandrelli per La Bella e la Bestia, Serena Rossi e Serena Autieri per Frozen, Alex Baroni, Barbara Cola e Paola e Chiara per Hercules.
La versione italiana del brano tratto dal film d’animazione Disney rivela una grande credibilità di Ivana nel cantato ed è quindi naturale scegliere di andare al Sanremo del 1995, dove si classifica al terzo posto con “Gente come noi”, rilanciando la sua carriera. Il brano sarà uno dei più venduti del festival, come l’album che lo conteneva “Siamo in due”, così come nel Festival dell’anno dopo, dove presenterà E io penso a te e il relativo album “Lupi solitari” che sarà il disco più venduto di tutto il Festival, conquistando il doppio disco di platino. Da questo momento la figura di Ivana non sarà più un’icona irraggiungibile come nel periodo dance anni’80, ma un personaggio più vicino anche al pubblico televisivo, nel bene e nel male.
Ancora Sanremo nel 1998 con “E che mai sarà” e nel 2000 con “Con il tuo nome”, che nonostante si piazzino in posizioni di ripiego nella classifica festivaliera, a livello di vendite avranno un buon successo. Nel 2001 Ivana incide un disco di cover, “La nostra canzone” e con il brano dei New Trolls “Quella carezza della sera” vincerà la manifestazione Un disco per l’estate.
Nel 2002 torna ad incidere in inglese l’album “Woman”, disco di platino. Nel 2006 partecipa a Music farm, arrivando al terzo posto ed è in gara a Sanremo in gara con “Noi non possiamo cambiare”, mentre due anni dopo torna a calcare il palco dell’Ariston nella serata dei duetti, canterà in coppia con Loredana Bertè il brano “Musica e parole”, portato in gara dalla Bertè ma squalificato perché risultò non inedito.
Però la coppia riscosse talmente tanto successo che il brano venne cantato per due serate di seguito e poi inciso e pubblicato. L’anno successivo vide la luce addirittura un intero album cantato da entrambe, “Lola & Angiolina Project”, con brani scritti sia da Loredana che da Ivana. Il disco vincerà il Premio Lunezia nella categoria “Poesia Rock 2009”.
Nel 2012 è stato pubblicato un altro disco completamente in inglese “Four” e nel 2019 un disco di soli brani inediti in italiano, “1954“, con una sola cover, “Se io se lei” di Biagio Antonacci.
Negli ultimi anni la produzione discografica di Ivana Spagna è stata un po’ discontinua, anche se gli esperimenti e le collaborazioni sono sempre stati ben accetti con il suo solito entusiasmo inesauribile. Infatti da qualche settimana è uscita una rivisitazione del famoso brano “Easy Lady”, nato dalla scoperta del giovane Dj Nuzzle del brano di Spagna, diventato per l’occasione “T’amo, t’amo, t’amo” e la nuova versione sta già impazzendo su TikTok e su molte piattaforme.
Spagna, o meglio Ivana Spagna, una cantante dalle mille vite.
Marco Fioravanti
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