L’ultimo saluto a Fausto Cogliati da parte degli artisti che nel corso degli anni hanno lavorato con lui, da Eros Ramazzotti a Federico Rossi
Ci ha lasciati oggi, martedì 14 gennaio 2025, Fausto Cogliati: uno dei produttori musicali più influenti e prolifici della scena italiana. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa tramite i messaggi di cordoglio di numerosi artisti che hanno avuto il privilegio di lavorare con lui nel corso degli anni.
Fausto è stato una figura fondamentale nel panorama musicale degli ultimi tre decenni, contribuendo al successo di numerosi artisti del calibro di Articolo 31, J-Ax, Fedez, Guè, Benji e Fede, Raphael Gualazzi, Rocco Hunt, Irama, Lorenzo Fragola, Francesca Michelin, Alessio Bernabei, Thegiornalisti e molti altri. La sua carriera è stata caratterizzata da un mix unico di talento, passione e capacità di fare emergere il meglio da ogni singolo progetto.
Fausto Cogliati ha lasciato un’impronta indelebile nella scena, a cominciare dai primi lavori realizzati verso la fine degli anni ’80, tra cui spicca la collaborazione con i Lijao, gruppo milanese che partecipò a Sanremo tra le Nuove Proposte nel 1988 con “Per noi giovani” e nel 1990 con “Un cielo che si muove”. Mentre l’ultimo lavoro in studio in cui appare nei crediti è l’album “Etnea” di Marcella Bella, sia come produttore che come autore di “Soffri soffri”.
Le sue collaborazioni con alcuni dei nomi più noti del panorama musicale italiano, come J-Ax sia con gli Articolo 31 che nei progetti solisti e Fedez in “Si scrive schiavitù si legge libertà”, lo hanno reso protagonista di alcuni dei successi più grandi della musica italiana contemporanea. Allo stesso modo, le collaborazioni con Guè e i suoi lavori con Benji e Fede, Irama e Francesca Michelin hanno consolidato ulteriormente la sua reputazione di produttore capace di anticipare le tendenze e valorizzare ogni artista con cui lavorava.
Molti degli artisti che hanno avuto il privilegio di lavorare con Fausto Cogliati stanno esprimendo il loro affetto sui social, ricordando con stima e gratitudine la sua professionalità, la sua umanità e il suo talento. Tra i primi Eros Ramazzotti, che ha commentato: «Ciao fratello mio, non mi hai dato neanche il tempo di salutarti. Ti voglio bene per sempre».
Poi ancora messaggi carichi di affetto da parte di Clementino, Fabio Rovazzi, Gionnyscandal, ma tra i ricordi più sentiti c’è quello di Federico Rossi, che ha scritto: «Ciao mio caro amico Fausto, ancora non realizzo di averti visto così qualche giorno fa, ho una valanga di neve nel petto a pensare di averti stretto la mano dicendoti addio. Cosa conta davvero nella vita? Percepisco tutto come un beffardo videogame al quale tu sei rimasto dedito fino all’ultimo tuo respiro consapevole. Le parole non mi escono questa sera mentre vorrei sciogliermi in un pianto illuminante e ristoratore. Hai fatto sembrare facile il non mollare mai mentre la vita stava provando a tutti i costi a farti volare via, tu avevi ancora le tue missioni da compiere, non avresti mai voluto alcuna compassione. “Meglio arrossire prima che impallidire dopo” mi dicesti un giorno, era diventato un po’ il nostro motto. Quanto avevi da dare ancora e ancora. Che quella tua intensità genuina e sincera che dedicavi a tutte le persone che incrociavano il tuo cammino, che la tua profonda calma e il tuo candore dignitoso e diligente all’esistenza, che la tua guida quasi paterna, che tutto quello che ci hai lasciato, tutto questo, non sia stato vano. Ora sul palco della vita avrò un angelo custode in più. Ciao Fausto, ti porterò dentro per sempre».
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Il ricordo di Fausto Cogliati, quindi, non solo come produttore di successo, ma anche come uomo di grande valore, continuerà a vivere nel cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incrociare la sua strada. Con lui se ne va una figura imprescindibile della musica italiana, ma il suo lascito rimarrà per sempre nelle canzoni che ha contribuito a creare e nelle storie che ha aiutato a raccontare.