venerdì 22 Novembre 2024

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Almanacco musicale del 19 giugno

Giorno per giorno, le curiosità, i compleanni dei personaggi più amati e le uscite da non dimenticare

Almanacco – 19 giugno: 170esimo giorno del calendario gregoriano, mancano 195 giorni alla fine dell’anno. Ecco i fatti del giorno, compleanni e ricorrenze dei personaggi più amati della musica leggera italiana.

Almanacco musicale del 19 giugno

1954 – Nasce a Termoli la cantante Gilda Giuliani
1963 – Adriano Celentano è in vetta alle classifiche con “Il tangaccio”
1972 – Nasce a Salerno la cantante Fernanda Caporale, alias Serena C
1976 – “Non si può morire dentro” di Gianni Bella è in cima alla hit parade
1978 – Nasce a Bari il cantautore Oscar Angiuli
1996 – Enrico Ruggeri rilascia l’album “Fango e stelle”
2009 – Arisa pubblica il singolo “Te lo volevo dire”
2010 – Ci lascia la cantante Vanna Brosio
2012 – Paolo Simoni incide “Non sono solo canzonette”
2013 – Rocco Hunt lancia “Fammi vivere”
2014 – Gli Stadio pubblicano “L’ala tornante”
2015 – Emma lancia Occhi profondi”*
2016 – I Modà incidonoStella cadente
2017 – Il Cile rilascia il singolo Era bellissimo
2020 – Ci lascia il cantautore Alberto D’Amico
2020 – Esce l’album “Gemelli” di Ernia
2020 – Debutta in radio “Bam bam twist” di Achille Lauro
2021 – “Fino a farci scomparire” di Diodato è certificato disco d’oro
2023 – “La divina commedia” di Tedua ottiene il disco di platino
2024 – Enzo Gragnaniello lancia l’album “L’ammore è na rivoluzione”

*La canzone del giorno: Occhi profondi

 “…Servirebbe avere occhi profondi, grandi
come due pozzi neri
per buttarci dentro quello che vedi
e pure l’amore che non cedi
servirebbe avere gli occhi profondi
per imprigionare la tua assenza
non lasciarla mai venire fuori
perché non diventi dipendenza
è più bella questa città quando sale la luna
mentre dormono tutti già
tutti tranne me, tutti tranne me

Io mi scordo di dimenticarti
non ho mai avuto occhi profondi
sei negli occhi e via da lì non scendi
come fai, tu lo sai a restare in equilibrio e non cadere mai

Questo vento che mi punge la pelle
sembra una carezza veloce
io vorrei avere gli occhi profondi e larghi
che ci si perde il mondo
per avere la certezza che presto o tardi
succede per davvero
è più bella questa città quando sale la luna
mentre dormono tutti già
tutti tranne me

Io mi scordo di dimenticarti
non ho mai avuto occhi profondi
sei negli occhi e via da lì non scendi
come fai tu lo sai a restarmi addosso se non ci sei mai

Ti ho visto odiare l’amore
fare la guerra alle stelle
sognare senza pudore
finalmente poi
dormire

Io ti ho coperto le spalle
scoprendo tutto il mio cuore
ma un sogno non si può rifare

Io mi scordo di dimenticarti
sei negli occhi e via da lì non scendi
come fai tu lo sai a restare in equilibrio

Non ricordo di non ricordarti
sei negli occhi e via da lì non scendi
inseparabili ma separati

Come fai tu lo sai a restare in superficie
e non sprofondi mai
e non sprofondi mai…”

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.