Altra settimana ricchissima di proposte radiofoniche da parte della musica made in Italy quella che inizia con oggi. Vediamo subito, però, i brani più interessanti che occuperanno l’airplay a partire da questo venerdì 9 giugo 2017:
- STRINGIMI FORTE AMORE – Alex Britti
Nuovo singolo estratto dal secondo volume dell’album “In nome dell’amore” che si pone il (difficile) obiettivo di fondere il blues di Britti con i suoni più attuali. Il risultato sonoro non è dei più riusciti di tutta la sua carriera come nemmeno le strofe; decisamente meglio, invece, il ritornello dove esce fuori la poesia del migliore Alex che termina in un immancabile assolo di chitarra elettrica resa sintetica ed ovattata. Lo salva l’inciso e quell’assolo che da anni costituisce il suo marchio di fabbrica. VOTO: 6.5
- NON E’ IL SUD AMERICA – Alessio Bernabei
Torna con un nuovo singolo (di cui vi abbiamo parlato qui) per l’estate il Bernabei dopo il terzo Festival di Sanremo consecutivo che, con “Nel mezzo di un applauso”, non gli ha riservato troppe fortune. Il nuovo brano segue sicuramente le linee di tendenza tracciate finora all’interno del mondo electropop e ne esaspera gli effetti abbondando con sintetizzatori ed un drop tutto sintetico con le doppie voci che non si lasciano un momento. Ritornello trascinante che strizza l’occhio melodicamente ai tormentoni estivi di questi ultimi anni (impossibile non pensare a “Roma-Bangkok” almeno per un momento) e alle produzioni della coppia Ketra-Takagi, massima esponente di questo genere sonoro. Il risultato, all’interno di quel mondo musicale, non è nemmeno poi tanto male (sicuramente meglio del brano sanremese) e con l’appoggio delle radio potrebbe anche tornare a funzionare. VOTO: 7
- GRAZIE – Amara
La giovane cantautrice toscana che negli ultimi anni ha conquistato la scena autorale con la sua profondità espressiva torna da protagonista con un nuovo brano. Dopo uno straordinario e struggente duetto con Paolo Vallesi (“Pace” di cui qui trovate la recensione), presentato durante la finalissima dell’ultimo Festival di Sanremo, il nuovo estratto propone suoni più decisi e pieni per urlare all’universo un grazie infinito. Amara torna a raccontare con profondità la bellezza della vita (“che è così bella e infinita”) in tutti i suoi aspetti e lo fa con un sapiente uso delle parole e della capacità comunicativa che sa dare il meglio di sé anche in un brano spensierato e primaverile. Una cantautrice imperdibile in ogni sua espressione artistica. VOTO: 8.5
- BETTY – Baustelle
I Baustelle esasperano la loro essenza artistica più pura con questo nuovo singolo estratto che si rivela essere riservato davvero a pochi intenditori ed amanti. Se riuscite ad ascoltarla tutta fatemelo sapere perché per i non abituati al genere, o per chi non conosce il loro repertorio, questa è davvero una bella sfida tosta. Più il brano va avanti, però, e più acquista valore in senso positivo grazie all’ingresso prorompente della vocalità femminile ed espressiva della brava Rachele Bastreghi che si accosta a quella di Bianconi. La valutazione dipende fortemente da che parte si sta: Baustelle si o Baustelle no? Per me è un Baustelle si! VOTO: 7
- NEL MALE E NEL BERE – Briga
Briga ricerca nuovamente l’effetto estate per fare ancora una volta bingo nelle classifiche e lo fa sull’onda della sua “Baciami” che l’anno scorso ben funzionò. I suoni, la struttura melodica e (in parte) anche i temi rimangono quelli: racconto di un’avventura estiva con la descrizione particolareggiata di una ragazza straf**a e un ritornello che cerca l’effetto orecchiabilità facile facile. L’effetto copia-incolla va a buon fine, nel senso che le novità non sono pervenute, ma la fotocopia risulta sfuocata rispetto all’originale decisamente più ispirato. VOTO: 6-
- CERCAMI ADESSO – Francesco Guasti
Va controtendenza rispetto alla calda stagione estiva il giovane cantautore, emerso grazie alla partecipazione tra le Nuove Proposte dell’ultimo Festival di Sanremo, che sceglie una lenta ballata pop con delle strofe basate tutte sulla chitarra acustica e con il ritornello costituito dallo spoglio arrangiamento che introduce soltanto una leggerissima ritmica. Voce quanto mai roca, graffiata e graffiante che si apre nell’inciso raccontando questa bella dedica d’amore e di vita che inserisce un bel bridge forse fin troppo corto (“chissà se alle stelle piacerà vederci cadere” recita ispiratamente il testo nel ritornello). VOTO: 6.5
- TOO MUCH – Il Pagante
Cambiano del tutto drop il curioso terzetto tutto elettronica che, nelle ultime estati, ha conquistato la scena grazie a una ballabilità sempre esasperata. In quest’occasione la ricetta cambia totalmente: al diavolo l’indice di ballabilità e spazio ad un testo senza sconti (ce l’hanno da Stash dei The Kolors fino a Trump) appoggiato sempre all’auto-tune e ai sintetizzatori. Sempre trascinante ma vi sfido a canticchiarla. VOTO: 5.5
- EL PARTY – Jake la Furia
Si affida al ritornello spagnoleggiante anche Jake la Furia che adotta la voce di (uno sconosciuto) Alessio La Profunda Melodia che confeziona un inciso trascinante ed estremamente ballabile sotto l’ombrellone. Ha tutte le carte in regola per sfondare le radio ma la ricetta del featuring e dei versi spagnoli non è più, oramai, una novità: la concorrenza è alta ed attrezzata con gli stessi mezzi che mai sono appartenuti ad un, ormai, sempre meno innovativo Jake. VOTO: 5.5
- FORSE NON LO SAI – Modà
Dopo aver annunciato (a sorpresa) un prossimo periodo di pausa dalla musica la band di Kekko Silvestre rilascia in radio l’ultimo singolo dell’era “Passione maledetta” scegliendo (curiosamente) un brano della prima edizione dell’album. Come ormai da tradizione modaiola la proposta estiva cade su di un pezzo dalle accentuate tinte rock con la chitarra elettrica che sporca l’arrangiamento e la batteria sempre presente dalle strofe in crescendo fino al ritornello esplosivo dalle facili rime “tu – più”. La scrittura di Kekko non riserva troppe sorprese e tutto scorre tranquillamente dall’inizio alla fine sul solco della più convenzionale proposta Modà style che, di certo, non riporterà i 5 temerari ragazzi a riconquistare le classifiche dei singoli e delle radio. VOTO: 6.5
- BODY ADI – Roshelle
Sceglie anche lei l’estate per il ritorno con un brano inedito dopo l’avventura di X-Factor in cui non è riuscita a conquistare la vittoria pur vantando il brano più venduto dell’edizione. La giovane interprete prosegue (giustamente) con la sua strada esasperando l’arrangiamento elettronico che di naturale lascia ben poco (a partire dalla voce) ma che, sostanzialmente, le dona una buona credibilità nel suo ambiente musicale. Interessante, e forse fin troppo corto, l’inserto rap del bridge finale prima dell’ultimo ritornello capace comunque di funzionare discretamente. L’unica pecca? Una scarsa riconoscibilità vocale dovuta ad un eccessivo utilizzo dell’auto-tune che rende praticamente irriconoscibile ogni sfumatura. Rimarrà comunque un brano (e un’artista) estremamente di nicchia e non indimenticabile. VOTO: 6
- TRAN TRAN – Sfera Ebbasta
Mi dicono sia la novità dell’anno più interessante ma di così innovativo non vedo gran che: fa una sorta di rap (anche se lui dice di non centrare con questo genere) mixato ad una elettronica sfumata che comunque non fa gridare al miracolo. Dice “ho fatto il mio primo disco, il mio primo disco d’oro” ma per me non vale nemmeno una nocciolina. VOTO: 3
- POTREBBE ESSERE – Silvia Salemi
Ritorno sulle scene (qui tutti i dettagli) dopo tanti anni di attesa per la bella e possente voce di Silvia che si presenta con un bel brano che parte con una grande apertura di archi (a tratti ricorda quasi l’atmosfera della toffoliniana “L’anima vola”) per poi aprirsi in un inciso non così possente come ci si potrebbe aspettare in cui la vocalità rimane forse fin troppo trattenuta dal brano stesso. Strofe ben costruite nella riuscita fusione di una musicalità tradizionale ed un arrangiamento moderno ma un ritornello più debole di quanto meriterebbe la canzone. VOTO: 6+
- NON BASTA STARE INSIEME – Sugarfree
Altro ritorno interessante (ve lo avevamo annunciato qui) sulle scene che si caratterizza per una proposta fedele al repertorio storico del gruppo mixato saggiamente con le tendenze contemporanee creando una sorte di electro-rock ben costruito. Il racconto si focalizza su di “una notte da ricordare” che la voce sottolinea senza troppi sussulti emozionali richiamando in qualche modo il Sarcina de Le Vibrazioni. Niente di che: un ritorno senza infamia e senza lode. VOTO: 5+
Ilario Luisetto
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