lunedì 25 Novembre 2024

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Giada Agasucci riparte da sé stessa con “Non lasciarmi andare”

È uscito mercoledì 14 giugno, su tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo autobiografico di Giada Agasucci, voce emersa qualche anno fa in seguito alla partecipazione ad Amici di Maria de Filippi, “Non lasciarmi andare”.

Dopo una pausa durata circa un anno (l’ultimo lavoro risale, infatti, al 2016 con la pubblicazione dell’ep La foglia e il sole) Giada Agasucci torna sulle scene  con questo brano autobiografico di denuncia, nel quale vuole comunicare e condividere  attraverso un testo e un  sound molto accattivante, un  periodo difficile della sua vita.

Il brano, firmato da Alessio Fiorucci per il testo e da Leo Marchi per le musiche, è una denuncia contro la violenza fisica e psichica che una donna può subire da un uomo: un’esperienza vissuta dalla stessa Giada all’età di 16 anni, quando ha frequentato un ragazzo che la picchiava. Dopo quasi un anno, senza l’aiuto di nessuno tenendosi dentro tutto, Giada è riuscita a lasciare il ragazzo che aveva comportamenti violenti su di lei pur non avendo il coraggio di sporgere una regolare denuncia. Per lei questo è stato un trauma psicologico che l’ha fortemente condizionata negli anni, soprattutto nel suo personale rapporto con il genere maschile.

Proprio nel corso di quest’ultimo anno di assenza dalle scene,  la cantante ha avuto il coraggio e la forza di aprirsi e di andare in analisi da uno psicologo, per cercare di “curare” questa ferita. Per fare questo, però, ha dovuto mettere da parte per un po’ di tempo il suo lavoro e la sua passione: la musica.

Ora Giada è tornata ed è più carica di prima, il suo intento con il brano “Non lasciarmi andare”, e con il relativo videoclip, è quello di dare forza a tutte le ragazze e le donne che come lei hanno subito violenze sia fisiche che psicologiche.

Nel testo sono racchiuse frasi chiave, come: “L’amarezza di parole che non ho mai detto”, “Messa in disparte come mi vuoi tu, hai degli istinti che non sai placare, sfogati pure…”, “Se la coscienza e il volto hanno lo stesso passo”, “Imprevisti di una storia che fa paura”.