domenica 24 Novembre 2024

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Fiorella Mannoia, vent’anni di “Certe piccole voci”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Sono trascorsi vent’anni dal lancio di “Certe piccole voci”, il primo progetto dal vivo di Fiorella Mannoia, interprete che non ha certo bisogno di presentazioni. Prodotto e arrangiato dal Maestro Piero Fabrizi, rappresenta uno degli album live più belli di sempre, impreziosito dalla presenza di ventiquattro tracce registrate durante la tournée teatrale del disco precedente “Belle speranze”.

Pubblicato il 14 gennaio 1999, il lavoro è impreziosito dalla presenza di un brano inedito composto per lei da Ivano Fossati, intitolato “L’amore con l’amore si paga”. In scaletta anche altri cinque pezzi firmati dal cantautore genovese, da Oh che sarà” (adattamento italiano della nota ballata di Chico Buarque) a “Le notti di maggio” (Premio della Critica a Sanremo 1988), passando per “I treni a vapore”, “Passalento” e “Lunaspina”.

Tra i vari cantautori omaggiati e “mannoizzati”, spazio anche per Vasco Rossi e la sua indimenticabile “Sally”, l’amico Francesco De Gregori (“Cuore di cane”, “I muscoli del capitano” e “Ninetto e la colonia”), i validi Daniele Silvestri (“Il fiume e la nebbia”) e Samuele Bersani (“Crazy boy”), per finire con Franco Battiato (“La stagione dell’amore”) e l’immancabile Enrico Ruggeri, presente in veste di autore di ben quattro canzoni: “Il tempo non torna più”, “I dubbi dell’amore”, “Ascolta l’infinito” e la celebre “Quello che le donne non dicono”, brano che ha rappresentato la consacrazione di Fiorella a Sanremo ’87.

Certificato doppio disco di platino con oltre 200.000 copie vendute, “Certe piccole voci” è un viaggio fatto di suoni provenienti dal mondo, dal colorato sud de “Il culo del mondo” di Caetano Veloso alle nordiche sonorità folk de “Il cielo d’Irlanda”, passando per atmosfere differenti che solo l’animo sensibile e raffinato di Fiorella Mannoia può esprimere al meglio. A lei il merito di aver donato un tocco di femminilità alla canzone d’autore, un filone musicale considerato per decenni a numero chiuso oltre che un tantino maschilista.

Certe piccole voci | Tracklist e stelline

CD 1

  1. L’amore con l’amore si paga
    (Ivano Fossati)
  2. Sally 
    (Vasco Rossi, Tullio Ferro) 
  3. I treni a vapore 
    (Ivano Fossati)
  4. Il fiume e la nebbia 
    (Daniele Silvestri)
  5. Non sono un cantautore
    (Piero Fabrizi)
  6. Cuore di cane
    (Francesco De Gregori)
  7. Normandia 
    (Piero Fabrizi)
  8. Belle speranze 
    (Piero Fabrizi)
  9. Piano solo 
    (Danilo Rea)
  10. Oh che sarà 
    (Chico Buarque, Ivano Fossati) 
  11. Il culo del mondo 
    (Piero Fabrizi, Anna Lamberti Bocconi, Caetano Veloso)
  12. Caterina e il coraggio 
    (Piero Fabrizi)
  13. Passalento 
    (Ivano Fossati)

CD 2

  1. Le notti di maggio 
    (Ivano Fossati)
  2. Sorvolando Eilat 
    (Mogol, Piero Fabrizi)
  3. Lunaspina 
    (Ivano Fossati)
  4. La stagione dell’amore 
    (Franco Battiato)
  5. Il tempo non torna più 
    (Enrico Ruggeri, Piero Fabrizi)
  6. I dubbi dell’amore 
    (Enrico Ruggeri, Luigi Schiavone)
  7. I muscoli del capitano 
    (Francesco De Gregori)
  8. Ninetto e la colonia 
    (Francesco De Gregori)
  9. Il cielo d’Irlanda 
    (Massimo Bubola)
  10. Crazy Boy 
    (Samuele Bersani, Piero Fabrizi)
  11. Quello che le donne non dicono 
    (Enrico Ruggeri, Luigi Schiavone)
  12. Ascolta l’infinito 
    (Enrico Ruggeri, Piero Fabrizi)

Certe piccole voci | Acquista

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.