Disponibile dal 17 maggio il nuovo singolo del cantautore romano, primo estratto da “Zero il folle”
Torna a sorpresa Renato Fiacchini, al secolo Renato Zero, a due anni di distanza dal suo ultimo progetto discografico “Zerovskij – Solo per amore“.
Si intitola “Zero il folle“ il suo trentesimo album in studio, la cui uscita è prevista per il prossimo ottobre, anticipato dal singolo “Mai più da soli“, in radio a partire da venerdì 17 maggio. Registrato a Londra e prodotto da Trevor Horn, già al lavoro con il cantautore romano nel doppio disco “Amo” del 2013, il brano analizza il concetto di solitudine, intesa come condizione di passaggio a cui nessuno di noi dovrebbe mai abbandonarsi fino in fondo o cedere alle sue lusinghe. In quest’epoca molto social e poco sociale, un messaggio del genere assume un grande valore simbolico e universale.
A quarantadue anni di distanza dal lancio della celebre “Mi vendo”, l’artista torna a offrire come merce di scambio se stesso, la sua evocativa poetica a servizio degli insofferenti, di chi si sente solo e affamato di certezze. La fiducia è un valore sempre più labile, ci nascondiamo dietro il touch screen di uno smartphone e comunichiamo a fatica, afflitti da un’inesorabile apatia.
“Il mondo si è fatto piccolo, troppa tecnologia, le solitudini uccidono, quanta violenza e follia”, recita l’inciso di “Mai più da soli”, un testo crudo che rappresenta uno spaccato attento e attuale di questo preciso momento storico. Un brano che abbraccia e, in qualche modo, rimpiange lo stile di vita 1.0, più umano e meno virtuale. Si parla di trappole della rete, di profili credibili, di contatti che possano rendere, di selfie e di follower, il tutto con la solita sagace verve di Renato, abile ed esperto player delle parole.
Stupisce pur restando fedele a se stesso e al suo linguaggio, aggiornandolo con vocaboli nuovi ma sempre molto incisivi e pungenti. Il messaggio che lancia è positivo e speranzoso, coadiuvato dalla ritmica sostenuta e da un sound riconoscibile, oltre che rappresentativo di una così imponente e ingombrante cifra stilistica. Se essere riflessivi e ispirati al giorno d’oggi è sinonimo di pazzia, allora sì che possiamo definire Renato Zero ufficialmente un folle.
Mai più da soli | Video
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Mai più da soli | Testo
Avresti un po’ di tempo
solo un momento da concedermi
non ho carezze e baci
non ho promesse anche io da venderti
incomprensibili gli uomini
più pigri di così
soltanto codici e numeri
non è più vita qui
globalizzati infine di questo appiattimento vittime
ottimi integratori per apparire sempre atletici
questa esistenza si complica
tra vuoti e nostalgie
che se si arrabbia anche l’anima
ha le ragioni sue
Mai più da soli
soli, soli
ancora voli
sorrisi per noi
il mondo si è fatto piccolo
troppa tecnologia
le solitudini uccidono
quanta violenza e follia
Caduti nella rete
ci concediamo senza chiedere
godiamo immaginando che quel contatto possa rendere
dammi un profilo credibile
che dietro ci sia tu
e non un altro mitomane
un altro folle in più
Mai più da soli
soli, soli
mai più misteri
eccessi, fobie
un selfie per poi convincerti
che sei visibile
che puoi vantare i tuoi follower
che sei l’eternità
Soli, soli, soli, no
soli, soli, soli, soli
mai più da soli
mai più da soli
da soli, da soli
Nico Donvito
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