venerdì 22 Novembre 2024

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Canzone per te: dentro il testo di “Normale” di Francesco Renga e Ermal Meta

Entriamo dentro il testo di una canzone per comprenderne il significato

Nuovo appuntamento con Canzone per te, la rubrica che ogni settimana ti porta alla scoperta di una canzone diversa, cercando di capire il significato e il messaggio che vuole trasmettere attraverso la sua musica e le sue parole. La canzone protagonista di questa settimana è Normale di Francesco Renga ed Ermal Meta; si tratta del singolo facente parte dell’album L’altra metà, pubblicato nell’aprile 2019.

In Normale Francesco Renga ed Ermal Meta raccontano la vita di tutti i giorni; i protagonisti del brano non sono le star del cinema, della televisione o del web, bensì le persone comuni che, appunto, conducono una vita normale (ma non per questo banale). Normale, infatti, è un inno alla normalità; talvolta questo termine viene utilizzato con un’accezione negativa e viene confuso con termini quali “noia” o “monotonia”. In realtà, però, la normalità ha un valore ben più profondo e significativo di quello che si è soliti attribuirle. Essere normali significa infatti anche essere veri, spontanei e autentici.

«Che male c’è ad essere normale? Avere una casa, dei figli, un lavoro ed una moglie da amare? Magari non è la vita che volevi fare, ma è la tua ed è proprio per questo che devi renderla speciale, renderla speciale»: sono queste le parole con cui si apre il brano. Il narratore si chiede sin da subito cosa ci sia di male ad essere normale. Egli non ricerca il successo e la celebrità, ma preferisce avere un lavoro onesto, sposare la donna amata e avere dei figli a cui trasmettere i suoi insegnamenti e a cui permettere di realizzare i loro sogni.

Ovviamente non è semplice dedicare gran parte del tempo al lavoro, alla casa e alla famiglia. I sacrifici sono innumerevoli e la stanchezza è all’ordine del giorno. Talvolta il desiderio di essere una celebrità e di condurre una vita all’insegna del lusso e della sfarzosità è grande, ma nulla, in fin dei conti, può sostituire l’amore di una moglie, di un marito e dei figli. La vita è una sola, ed è per questo che merita di essere vissuta al meglio, nonostante i problemi e le preoccupazioni che interessano ciascun individuo.

L’autore afferma che bisogna cercare di rendere speciale la propria esistenza, anche se questa non rispecchia i propri sogni e le proprie speranze. E quando non si è soddisfatti della propria vita, bisogna avere il coraggio di voltare pagina e di scrivere la propria storia: «Chiudi gli occhi e immagina di essere una nuvola, di essere una pagina bianca. Scrivi adesso la tua storia».

Invertire la rotta e cambiare la propria vita non è affatto semplice. I rischi che si corrono sono spesso notevoli e le paure, le insicurezze e i tormenti rischiano di prendere il sopravvento sul proprio sogno di cambiamento; ma un sogno rimane tale fino a quando non si comincia a lavorarci sopra. È in quel momento che diventa un proposito e, dopo diversi sacrifici, una realtà.

In una società come quella odierna, caratterizzata da ritmi veloci e incalzanti, può capitare di ritrovarsi immersi in uno stato confusionario. Se, da un lato, la tecnologia e la scienza hanno permesso di compere dei passi notevoli, è anche vero che, dall’altro lato, i valori più alti della società umana sembrano dissiparsi sempre più rapidamente. Anche la cultura, vero e proprio caposaldo di una società civile ed eguale, appare relegata in un angolo, calpestata dall’indifferenza e dalla banalità.

In un mondo come questo, c’è un bisogno ancor più grande di persone che facciano della normalità il loro punto di forza. I veri eroi sono tutti quegli individui che ogni giorno lottano con tutte le forze per raggiungere un obiettivo, che conducono una vita onesta e rispettosa, pur senza essere celebri e famosi: «Che male c’è a provare confusione se la cultura è soltanto un bisbiglio e la rete fede nazionale? Dimmi com’è, cos’è che posso fare per farti capire che i veri eroi non sanno volare?»

E anche quando non si è pienamente soddisfatti della propria esistenza bisogna cercare di avere un atteggiamento positivo; la vita è un percorso costellato da innumerevoli ostacoli, che però possono essere superati (anche quelli in apparenza insormontabili). Una sconfitta può trasformarsi in un successo, un’occasione persa in una nuova opportunità e un presente cupo in un futuro radioso: «E scoprire che il giorno migliore è proprio quello che domani arriverà. Sai la vita non si può insegnare. Il sole nasce quando arriva l’alba».

In definitiva, Normale è un vero e proprio manifesto della normalità, intesa nella sua forma più alta e profonda. Francesco Renga ed Ermal Meta ci ricordano a gran voce che “siamo noi a scrivere la nostra storia” e che “esistono arcobaleni senza pioggia”. Significativo è anche il videoclip del brano, diretto dal regista e musicista Duilio Scalici, che vede protagoniste proprio le persone comuni, ognuna con la propria storia, i propri sogni e le proprie speranze; perché, in fondo, sono loro il cuore e la spina dorsale del Paese.