A tu per tu con la cantautrice bolognese, in uscita con il suo nuovo album intitolato “Romantica io“
Si intitola “Romantica io” il nuovo progetto discografico di Pia Tuccitto, al suo terzo album in studio anticipato dal singolo apripista “E…”, versione originale del pezzo portato al successo da Vasco Rossi quindici anni fa. Undici brani che rappresentano il mondo poetico e sonoro della rocker bolognese, tra grinta e romanticismo.
Ciao Pia, benvenuta. “Romantica io” è il tuo nuovo album, titolo “insolito” per una rocker, hai voluto mettere in chiaro chiaro sin da subito che sei anche e soprattutto una cantautrice/sognatrice?
«Non lo ritengo insolito dal momento che l’amore fa parte non solo della mia vita, ma di tutti. Rock o non. Assolutamente sognatrice… mi piace stare in alto, in aria e, se potessi sopra una nuvola… è li che sento tutto».
Quali tematiche racconti e che tipo di sonorità hai voluto abbracciare in queste undici tracce?
«L’amore come ti dicevo è il protagonista principale con tutte le sue piccole fotografie…. lo vivo, lo ascolto dagli altri e lo scrivo…è facile per me. L’unica traccia che non tratta questo argomento è “Sto benissimo” che racconta ironicamente il sistema che ci circonda. Le sonorità sono quelle che mi appartengono e sono rock, essenziali e internazionali».
Chi ha collaborato con te in questo progetto e a chi ti piacerebbe dedicarlo?
«Hanno collaborato e prodotto con me questo album due professionisti e amici: Luca Bignardi e Frank Nemola. Gli autori che mi hanno affiancato sono: Corrado Castellari che ha scritto le musiche di “Romantica io” e “Come nei films”, grande cantautore scomparso da qualche anno, Bettina Baldassari con “Sto benissimo” e, Vasco Rossi e Giacomo Cristini con “E”… I musicisti che hanno suonato sono: Giovanni D’Ammassa, Luca Longhini e Massimo Varini alla chitarra, Giorgio Santisi al basso, Sam Gregory e Stefano Peretto alla batteria e cori di Alessia Raisi. L’album è dedicato a Cenerentola, famoso personaggio di fantasia che tutti conoscete e come me vive nel sogno dell’Amore».
“E…” è il titolo del singolo apripista, nonché una tua personale versione del celebre pezzo portato al successo da Vasco quindici anni fa. Più che una rilettura si tratta della versione originale del testo, ci racconti la storia di questa canzone dalla sua nascita ad oggi?
«”E…” che ascoltate è l’originale testo e musica. Era un pomeriggio di primavera come il mio solito mi ero svegliata presto dopo una notte intensa e sentivo che qualcosa dentro di me doveva venire fuori… solo dopo pochi minuti ho scritto di getto le parole accompagnate dalla musica…. Era dedicata a tutte le donne che purtroppo subiscono violenza… Ma poco dopo la persona con cui stavo mi chiese di scriverle una canzone… Ripresi il testo e lo cambiai in un secondo… Il titolo era già dentro di me “E…”.
Semplice immediato e diretto…. Lo stesso giorno scrissi anche ” Un segreto che” il singolo dell’omonimo album uscito nel 2005. “E…” Mi ha accompagnato da quel momento sempre. Canzone finale dei miei concerti e presentata al Festival di Recanati dove fu eliminata.. Un giorno mentre salivo le scale, in quel periodo lavoravo nelle studio di Vasco, lo incontro e mi chiede di fargli sentire una canzone … Non ho avuto nessun dubbio, lei! Era un cavallo vincente, perfetta per lui e per la sua voce… E in effetti non mi sono sbagliata».
Facciamo un salto indietro nel tempo, quando e come hai scoperto la tua passione per la musica?
«Sono nata dentro la musica… a cinque anni dopo che mio padre mi regalò un bellissimo pianoforte non me ne sono più separata. E’ la mia vita».
Quali ascolti hanno segnato e influenzato la tua crescita artistica?
«Mi sono laureata in musica… ascolto di tutto, ma soprattutto Giuseppe Verdi, Patti Smith e i The Rolling Stone».
Autoprodursi oggi, una scelta coraggiosa ma spesso inevitabile. Quali sono i pro e i contro del non avere vincoli discografici?
«Il coraggio fa parte di me, sono libera e non voglio legarmi, così volo».
Come valuti l’attuale scenario musicale in Italia? Cosa ti piace e cosa meno?
«Ogni generazione ha la sua musica, questa mi sfiora ma non mi entra».
Sogni nel cassetto e obiettivi professionali per il prossimo futuro?
«Sto già sognando… gli obiettivi sono quelli di non smettere mai di sognare».
Per concludere, a chi ti piacerebbe arrivare attraverso la tua musica in generale e questo disco in particolare?
«La musica va da sola… ed è infinita nel tempo… Con Federica Lisi con cui faccio uno spettacolo da diversi anni dal titolo “ioelei” ci siamo affiancati a diverse realtà sociali donando più di 70 defibrillatori in Italia e, attualmente stiamo appoggiando il Progetto Brasile della Fraternità Francescana di Betania. Tutte le info su www.piatuccitto.net».
Nico Donvito
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