venerdì 22 Novembre 2024

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Ciao sono Vale: “La mia musica si rivolge a chi non ha paura di essere vero” – INTERVISTA

A tu per tu con la giovane artista lombarda, in uscita a partire dallo scorso 7 luglio con il singolo “Kill Bill

A pochi mesi dalla nostra precedente chiacchierata, ritroviamo con piacere Valeria Fusarri, conosciuta semplicemente come Ciao sono Vale, cantautrice moderna e grintosa, ma allo stesso tempo profonda e riflessiva nel suo approccio alla scrittura. “Kill Bill” è il titolo del singolo che segna l’inizio del suo sodalizio con Diego Calvetti, producer che non necessita certo di presentazioni.

Ciao Vale, bentrovata. Partiamo dal tuo nuovo singolo “Kill Bill”, cosa racconta?

«”Kill Bill” è un testo autobiografico ma dove ti puoi rifugiare quando ne hai bisogno, mi piace l’idea che ogni persona che lo ascolta lo faccia un po’ suo e lo interpreti come meglio si adatta a quello che sta vivendo. Credo sia un brano carico di forza e coraggio».

Come ti sei trovata a collaborare con Diego Calvetti?

«Molto bene, davvero. È una persona molto disponibile, molto forte e ha sempre un sacco di consigli utili da darti!».

C’è una frase che, secondo te, rappresenta e sintetizza al meglio il senso della canzone? 

«”Come se ti metti contro al cuore: come credi di salvarti?!”».

Dal punto di vista musicale, invece, come siete arrivati a questo sound?

«Stavamo cercando un sound pop alternativo molto fresco e innovativo… con Diego una garanzia!».

Da ascoltatrice, tendi a cibarti di un genere musicale particolare oppure ti reputi abbastanza onnivora?

«Per l’80% mi cibo di generi musicali molto particolari. Ma c’è sempre quel 20% che mi riporta alla normalità (sorride, ndr)».

Venendo alla pandemia e a tutte le sue conseguenze socio-economiche, con quale spirito hai affrontato questi difficili mesi?

«Mio nonno non ce l’ha fatta. Lo amavo tanto. Sono distrutta. Però grazie alla mia ragazza (con cui ho passato la quarantena) mi sono sentita protetta e al sicuro. Abbiamo cercato di fare il possibile per andare avanti con il sorriso». 

Al netto dell’attuale incertezza discografica dovuta al momento, cosa dobbiamo aspettarci dai tuoi prossimi progetti in cantiere?

«Ci sono nuovi singoli e sto lavorando al mio secondo album insieme a Calvetti, sono molto soddisfatta di come stiamo lavorando». 

Per concludere, a chi si rivolge la tua musica e a chi ti piacerebbe arrivare in futuro?

«A tutte quelle persone che hanno bisogno di una mano che li aiuti ad andare avanti, a chi si sente incompreso, a chi lotta tutti i giorni contro le ingiustizie e a chi non ha paura di essere vero».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.