Presentazione stampa del nuovo progetto discografico della band
Alla viglia della pubblicazione del loro nuovo album, il decimo della loro quasi ventennale carriera musicale, i Negramaro hanno presentato alla stampa, direttamente da un cubotto ultra-tecnologico che fungerà anche da base per il live di presentazione di questa sera con i fan, Contatto, il frutto del loro ultimo lavoro di ricerca e di produzione.
“Abbiamo chiuso due anni e mezzo incredibili con ‘Amore che torni’ che ci ha portato a capire che questa è molto di più di una famiglia. Ho iniziato a scrivere quest’album più di un anno e mezzo fa – ha raccontato Giuliano Sangiorgi – e la cosa straordinaria è che ‘Contatto’ è un titolo che ho usato più di un anno fa per raccontare quello che ci stava succedendo: questa parola che racconta la fisicità si era inverosimilmente svuotata. Oggi a questa parola si è aggiunto un lato onirico stupefacente perché in questi nostri tempi il contatto è la parola più sognata e desiderata e desiderata da tutti. Quando è stato il momento di scegliere il titolo di questo album ci è sembrato naturale intitolarlo così”.
La produzione del disco è affidata, per la prima volta, totalmente ad Andro che racconta questo progetto come “un album coraggioso perché abbiamo volutamente forzato le dinamiche del processo produttivo guardando ai nuovi linguaggi che si usano oggi per fare musica. Ho fatto uno sforzo enorme per distaccarmi dal progetto e, da esterno, prendermi alcune responsabilità. Si tratta di un album che ha una coerenza molto forte ma che, al tempo stesso, offre una varietà dando la possibilità di collegare le canzoni tra loro ma anche di scollegarle per offrire, ad ogni traccia, una sorpresa inattesa”.
L’importanza di questo tempo presente è, ovviamente, un punto saliente del racconto quotidiano di Giuliano Sangiorgi e compagni che hanno voluto ribadire più volte il fatto che “questo è un momento importantissimo per il cambiamento di qualsiasi cosa. Noi abbiamo voluto trattare tutte quelle tematiche che avremmo potuto discutere anche sotto un post. La musica, però, è il posto nel quale vogliamo dire ciò che pensiamo. I social sono un posto strano in cui raccontarsi delle barzellette diceva Umberto Eco. Io, invece, penso che questo disco sia il nostro post e, in questo senso, questo è un disco politico perchè con le canzoni abbiamo raccontato ciò che noi pensiamo di ciò che ci circonda. Chi vorrà rispondere a quello che ho detto con queste canzoni ci risponda con un’altra canzone. Non si tratta di essere partitico ma penso di poter e dover dire quello che penso: lo faccio con educazione e sincerità. Essere un cantante non esclude il fatto di essere un uomo”.
Tra la tracklist composta da dodici tracce spicca il duetto inedito con Madame, giovane e promettente leva del mondo urban contemporaneo che ha scritto ed inciso questa collaborazione all’età di 17 anni regalando ai Negramaro una nuova collaborazione femminile dopo diversi anni dall’ultima: “Abbiamo voluto scegliere Madame per un nuovo feat a distanza di dieci anni dall’ultimo che abbiamo realizzato perché l’abbiamo trovata perfetta per raccontare quella musica che ci circondava ai nostri esordi ma che non era la nostra musica mentre, invece, oggi potrebbe esserlo attraverso il contatto con le nuove generazioni. E’ la musica degli anni ’90 che oggi i giovani di oggi stanno rivisitando attraverso l’urban e la nuova letteratura musicale e culturale”.
La dimensione vera dei sei artisti pugliesi è e rimane il live per il quale, però, occorrerà aspettare tempi migliori: “Questo è il momento in cui dobbiamo sopravvivere. La musica deve tornare quella che era prima di tutto questo. Non voglio pensare che mia figlia possa avere paura del contatto: se non c’è l’altro, se non c’è l’umanità, se non c’è la pelle viene meno la bellezza del mondo. Anna e Marco, citando Lucio Dalla, sono le persone che vorrei che ripopolassero questo nostro pianeta: due persone che dal loro piccolo sognano in grande mettendo in luce tutta la loro straordinaria diversità”.
Un’attenzione particolare è stata riservata all’oggi e all’attualità non solo dal punto di vista dei testi di questo album ma anche e, soprattutto, dei suoni. Il pensiero vola, ovviamente, al rap e a quei nuovi linguaggi che stanno cambiando sempre più radicalmente la scena musicale del nostro Paese per la quale, però, Giuliano Sangiorgi ha voluto esprimere una promettente fiducia: “L’Italia sta vivendo un momento bellissimo a livello musicale perchè stiamo recuperando la nostra grande italianità. La trap ha in sè qualcosa di italiano di molto forte. Lo stesso dicasi anche per l’indie. Le nuove generazioni sono molto forti e hanno superato quella tendenza di fare una musica troppo legata al presente e per questo destinata ad essere dimenticata in fretta. E poi, finalmente, stiamo tornando anche a recuperare il nostro lato autoriale. Questa è la generazione che ci salverà: quelli che stanno facendo i danni veri siamo noi quarantenni che vogliamo fare i giovani a tutti i costi. Se vogliamo amare la vita e i nostri giorni non facciamo finta di amarla guardando alla superficie ma andiamo dritti al sodo”.
Preordina qui l’album |
Tracklist |
- Noi resteremo in piedi
- Mandiamo via l’inverno
- Non è vero niente feat. Madame
- Devi solo ballare
- Come non fosse successo mai niente
- E se domani ti portassi al mare
- Scegli me
- Contatto
- Non è mai per sempre
- La cura del tempo
- La terra di nessuno
- Dalle mie parti
Ilario Luisetto
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