A tu per tu con la giovane cantautrice cagliaritana, in uscita con il nuovo EP intitolato “Cose”
A pochi mesi di distanza dalla nostra precedente chiacchierata, ritroviamo Valentina Luiu, meglio conosciuta con lo pseudonimo di Valucre, per parlare del suo nuovo lavoro intitolato “Cose”, contente sette brani inediti. Approfondiamo la sua conoscenza.
Ciao Valentina, bentrovata. Partiamo dal tuo nuovo EP “Cose”, quali riflessioni e quali stati d’animo ti hanno accompagnata durante le fasi di lavorazioni di questo progetto?
«Questo progetto è stato il mio primo serio approccio alla produzione musicale, per questo è stato davvero emozionante vedere Alessandro Forte fare le sue magie e riuscire a dare un aspetto completo, una forma bellissima, alle mie canzoni e quindi anche ai miei pensieri, e alle mie idee».
Sette tracce in cui confluiscono le tue varie anime, quali sonorità hai voluto abbracciare?
«Mi piace pensare che, come hai detto, ogni pezzo abbia una sua personalità, quindi sonorità. Io e Alessandro abbiamo sicuramente sperimentato con l’obiettivo di cucire addosso ad ogni canzone un arrangiamento che esaltasse il suo messaggio, senza però essere invadente. La semplicità è stata la nostra parola d’ordine».
Un lavoro prodotto da Alessandro Forte, come ti sei trovata con lui e quale pensi sia stato il suo apporto concreto?
«Un po’ ho risposto a questa domanda in quelle precedenti. Come si sarà notato, non riesco a parlare del progetto senza nominare lui e il suo lavoro. Mi sono trovata davvero bene con lui, sia a livello umano che musicale. Ale ha la capacità di capire davvero le canzoni che gli faccio ascoltare e di trasformarle in qualcosa di forte».
Facendo un salto indietro nel tempo, c’è stato un momento preciso in cui hai capito che tu e la musica eravate fatti l’una per l’altra?
«Non penso ci sia stato un momento preciso, penso piuttosto che sia stata una cosa che ho sempre saputo, ma ho dovuto combattere un po’ contro di timidezza prima di farla emergere».
Quali artisti e quali generi hanno accompagnato la tua crescita?
«Sono cresciuta ascoltando un bel po’ di musica retrò, (quindi Elvis Presley, Ella Fitzgerald, The Beach Boys) alternata sempre con artisti più moderni dell’indie italiano e internazionale (Kodaline, Calcutta, Mac DeMarco, Joji)».
Hai un feat. dei sogni? Un artista con cui ti piacerebbe collaborare?
«Ho tanto rispetto e ammirazione per Frah Quintale, sarebbe un sogno collaborare con lui».
A proposito di desideri, come ti vedi tra dieci anni?
«Per come sono fatta non riesco a proiettarmi più avanti di dieci minuti nel futuro. Posso solo dire che penso che tra dieci minuti mi preparerò il pranzo».
Per concludere, qual è la lezione più importante che senti di aver appreso dalla musica fino ad oggi?
«La mia visione di musica non è cambiata molto da quando ho iniziato. Penso semplicemente che sia fatta per essere felici».
Nico Donvito
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