giovedì 21 Novembre 2024

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Buon compleanno Biagio Antonacci, il cantautore compie 54 anni

Traguardo importante per il popolare artista milanese, che oggi festeggia il suo cinquantaquattresimo compleanno. Di seguito la biografia e le canzoni di uno dei più ispirati protagonisti della nostra musica

biagio antonacci

Nato a Milano il 9 novembre del 1963, Biagio Antonacci si avvicina alla musica sin da giovanissimo, iniziando a suonare la batteria in diversi gruppi locali della sua zona. Il suo esordio discografico risale al 1988, quando debutta al Festival di Sanremo, nella categoria Nuove Propose, con il brano “Voglio vivere in un attimo”. Sul palco del Teatro Ariston torna in gara una sola volta, cinque anni più tardi, nel 1993 tra i Big con “Non so più a chi credere”. Numerose le collaborazioni prestigiose della sua carriera, tra cui figurano le migliori voci femminili nazionali, tra cui: Mia Martini (“Il fiume dei profumi”), Mina (“Mille motivi”), Milva (“Sono felice”), Mietta (”Brivido di vita” e “Lasciamoci respirare”), Syria (“Se t’amo o no” e “Fantasticamenteamore”) Loredana Errore (“Ragazza occhi cielo”, “L’ho visto prima io”, “Oggi tocchi a me”, “Il muro” e “Cattiva”), Alessandra Amoroso (“Non devi perdermi”) e Laura Pausini (“Tra te e il mare”, “Vivimi” e “Lato destro del cuore”).

Tra le canzoni che arricchiscono il suo repertorio, ricordiamo: “Fiore”, “Le mie donne” e “Ti prenderò ballando” (dal suo primo disco “Sono cose che capitano” del 1989), “Baciami stupido”, “Però ti amo”e “Se tu fossi come” (da “Adagio Biagio” del 1991), “Liberatemi” (dall’omonimo album del 1992), “Non è mai stato subito”, “Se io, se lei” e “Lavorerò” (da “Biagio Antonacci” del 1994), “Se è vero che ci sei”, “Così presto no”, “In una stanza quasi rosa” e “Non parli mai” (da “Il mucchio” del 1996), “Quanto tempo e ancora”, “Iris (tra le tue poesie)” e “Non vendermi”(da “Mi fai stare bene” del 1998), “Ti ricordi perché” e “Le cose che hai amato di più” (da “Tra le mie canzoni” del 2000), “Ritorno ad amare”, “Angela”, “Che differenza c’è” e “Solo due parole” (da “9 novembre 2001” del 2001), “Non ci facciamo compagnia”, “Mio padre è un re”, “Sappi amore mio”, “Pazzo di lei” e “Immagina” (da “Convivendo” del 2004), “Lascia stare”, “Sognami” e “L’impossibile” (da “Vicky love” del 2007), “Aprila” (dalla raccolta “Il cielo ha una porta sola” del 2008), “Se fosse per sempre”, “Chiedimi scusa” e “Buongiorno bell’anima” (da “Inaspettata” del 2010), “Ti dedico tutto”, “Non vivo più senza te”, “Insieme finire”, “L’evento” e “Dimenticarti è poco” (da “Sapessi dire no” del 2012), “Ti penso raramente”, “Dolore e forza”, “Tu sei bella”e “Ho la musica del cuore”(da “L’amore comporta” del 2014),  “Ci stai” e “Cortocircuito” (dal greatest hits “Biagio” del 2015) e l’ultimo singolo “In mezzo al mondo”che anticipa l’uscita del nuovo album “Dediche e manie”.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.