Affrontiamo un tema collegandoci ad una canzone
Più hai ricordi, più sei nostalgico, ma se non hai ricordi allora significa che non hai vissuto. Vivere quindi significa accettare un’inevitabile dose di malinconia da gettarsi addosso nel corso degli anni. Questo accade perché la vita scorre, i colori dei cieli cambiano come i numeri di telefono di persone che non rivedrai. Le foto iniziano ad occupare la memoria nei cellulari e contemporaneamente nascono i primi dubbi sui nomi da assegnare a certi volti in momenti di gruppo di estati dimenticate. Ti accorgi di non essere nemmeno padrone del tempo. Era il 2010? O il 2009?.
Insomma la nostalgia (qui un altro nostro articolo sul tema) sembra essere per forza di cose l’altra faccia della medaglia, l’altra metà della felicità, l’altro lato della vita. Mi verrebbe poi da dire che intuitivamente nostalgia e tristezza non coincidano, non siano la stessa cosa, ma è solo un mio ragionamento che si basa su sensazioni astratte. Nulla di scientifico, per quel che mi riguarda. La nostalgia è forse un ripercorrere i passi della propria storia, un modo per rivederli dall’alto e a posteriori. Lo stato d’animo si manifesta perché quei passi non li puoi rifare, anche se magari vorresti, avresti il desiderio di rivivere quella gioia o di cambiare quella scelta. Il fatto che l’impronta di quei passi sia incancellabile e definitiva ti rende forse nostalgico, non per forza triste.
Dopo questa disamina possiamo affermare di entrare decisamente in questo mood di ricordi e di conseguenza anche un po’ di rimpianti grazie alla canzone “Miss Nostalgia” degli Stadio (qui un nostro articolo per i 15 anni di “L’amore volubile“). Gaetano Curreri e la Band dimostrano con questo pezzo di essere consapevoli della necessità di questo stato d’animo che accomuna l’esistenza di tutti.
La cornice che contestualizza il sentimento in questione è nel caso specifico una storia d’amore ormai conclusa. La nostalgia arriva a riempire il vuoto lasciato da una ragazza tanto da diventare Miss Nostalgia. Il tentativo di ripensare a eventuali errori, dubbi e scelte comporta proprio la personificazione di uno stato d’animo così presente da assumere sembianze umane. Miss Nostalgia, non nostalgia e basta, tra l’altro definita nella canzone come un’amica a sottolineare il fatto che nonostante il dolore quei ricordi siano come un’ ombra che non possiamo perdere. La nostalgia diventa amica perché risulta l’unico appiglio emotivo effettivo nei confronti di un passato chiuso. Un’amica ma più che altro un’ombra inevitabile, perché dove c’è vita vissuta allora è normale che in un secondo momento ci sia anche lei, la nostalgia, il lato emotivo del ricordo.
In conclusione è doveroso sottolineare che il contenuto malinconico che accompagna la canzone sembra in contrasto con un fermo “Non voltarti” che potrebbe far pensare ad un livello di consapevolezza in grado di allontanare dal passato, dai ricordi, da ciò che non ci abbandona. Nella bella canzone degli Stadio rimane comunque un passaggio che si presta senza dubbio ad una pluralità di interpretazioni.
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