lunedì 25 Novembre 2024

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Venerus pubblica “Magica musica”: “È un disco che mi ha fatto capire chi sono e vorrò essere”

Il cantautore oggi esce con l’atteso disco dal titolo ‘Magica musica’

Venerus è carichissimo: lo si vede dall’entusiasmo che ha quando parla del suo nuovo album, il primo ufficiale della sua carriera, il titolo è ‘Magica musica’ ed è disponibile da oggi nei negozi e su tutte le piattaforme digitali per l’etichetta Asian Fake. L’artista ne ha parlato ieri con i giornalisti, durante un incontro in videoconferenza dove sono stati toccati temi differenti. Cantautore, polistrumentista e produttore, Venerus ha trovato in questo progetto un equilibrio perfetto per raccontarsi in maniera sincera e senza filtri.

La presentazione è stata introdotta da un video che mostra un vero e proprio lancio nello spazio del disco, l’artista ci ha tenuto infatti a stupire i suoi fan con un evento esclusivo in cui il lancio è stato effettuato tramite un pallone aerostatico che ha portato con sé il sigillo di ‘Magica musica’ e una lettera con il messaggio “in cerca di forme d’amore nell’Universo”. Un concetto, quello di viaggio spaziale, che l’artista riprende più volte anche all’interno dei testi del progetto: “è un disco che lancia un messaggio d’amore – racconta l’autore – mi sono accorto che anche senza volerlo, inconsapevolmente, il concetto di spazio in qualche modo ritornava sempre tra le varie tracce. Sono contento perché credo di essere riuscito a narrare vicende molto introspettive, portandole fuori in maniera assolutamente naturale, anche se non è stato facile per me”.

Il disco è stato prodotto con un team di lavoro consolidato e pieno di amici, una menzione speciale per Mace, produttore che ha da poco pubblicato il suo albumOBE, che ha debuttato al primo posto della classifica FIMI e con il quale Venerus ha condiviso lo studio in fase di produzione: “il suo contributo è stato fondamentale, la sua influenza nel mio disco e la mia nel suo non è casuale. Abbiamo cercato di allargare insieme i nostri orizzonti”. C’è poi spazio anche per numerosi ospiti: “amo le collaborazioni e le contaminazioni, ma non devono essere forzate. Tutte le persone che si trovano all’interno di questo progetto sono per prima cosa grandi amici per me: tutto nasce da lì. Ad esempio con Rkomi il pezzo è nato in maniera casuale, stavamo lavorando a cose sue in realtà e ho pensato che la sua penna non poteva non entrare nel mio disco. Gemitaiz è un grande amico e abbiamo lavorato già numerose volte insieme. Dei Calibro 35 sono un super fan, mentre con Frah Quintale c’è sempre stata stima reciproca”.

Dal punto di vista musicale l’artista ci tiene a evidenziare la grande cura nei suoni: “in questo momento sto ascoltando tanto jazz, amo le canzoni strumentali. La mia ricerca vira sulla creazione di brani che sappiamo unire tutte le mie anime, senza legarmi ad un genere fisso. In questo senso il lavoro di tutti i produttori che hanno contribuito alla parte musicale (Crookers, Tommaso Colliva, Vanegas, amanda lean & not for climbing ndr) insieme a me e Mace è stato fondamentale”. 

Il finale è dedicato a quello che più di tutto ora sta mancando: i concerti. “Io nasco da lì: dal live. Amo suonare e amo la connessione che si crea tra la mia musica e il pubblico presente. Venivo da anni di tour lunghissimi e questa pausa mi è servita per staccare. Questo album doveva uscire a novembre, poi maggio… infine eccoci a febbraio. Sinceramente anche mentre producevo pensavo già alla resa live, non vedo l’ora di poterlo suonare live, magari già da quest’estate in linea con le precauzioni del caso. In ogni caso, prima o poi, la mia idea sarebbe quella di portare questo album live nei teatri, in modo da creare un’atmosfera magica. Mi piacerebbe lavorare a uno show unico e pieno di sorprese con luci, scenografie e costumi di livello”.