venerdì 22 Novembre 2024

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Alla (ri)scoperta dell’estate con il Festivalbar: viaggio nel 1964

Tutto quello che c’è da sapere sulla prima storica edizione della kermesse canora, vinta da Bobby Solo con la canzone “Credi a me

C’è stato un tempo in cui la colonna sonora dell’estate era una e una soltanto: quella scandita dalla compilation del Festivalbar. Di manifestazioni musicali estive ce ne sono sempre state tante, dal Cantagiro a Un disco per l’estate, fino alle più recenti Summer Festival e Battiti Live. Nessuno, però, ha mai avuto la stessa forza e la stessa longevità della rassegna nata nel lontano 1964 da un’idea di Vittorio Salvetti, che ne è stato patron fino al 1998, anno della sua scomparsa.

La prima edizione ha luogo ad Asiago nel mese di agosto, la scelta dei cantanti in gara avviene mediante la misurazione delle preferenze del pubblico, direttamente attraverso gli ascolti rilevati dai jukebox disseminati nei bar dell’intero Paese, da qui l’originale nome della kermesse. Ad ogni apparecchio era applicato un “contatore” che rilevava quante volte un brano veniva selezionato e, di conseguenza, suonato. A vincere la manifestazione era il pezzo più “gettonato”.

Due le categorie in concorso, soltanto dieci le canzoni presentate nel corso di questa prima edizione. Ad aggiudicarsi il titolo del girone Campioni è “Credi a me” di Bobby Solo, artista che si era già fatto notare pochi mesi prima al Festival di Sanremo con “Una lacrima sul viso”, mentre tra i Giovani si impone “Ciao ciao ciao (Bye-bye love)” di Pilade, che in futuro utilizzerà anche il suo vero nome, vale a dire Lorenzo Pilat, partecipando dieci volte a Sanremo, tre come cantante e sette come autore.

Tra gli altri artisti in gara in questo battesimo del Festivalbar, ci sono anche: Robertino, Fabrizio Ferretti, Andrea Lo Vecchio, Paki & Paki e An’Neris, mentre sul fronte internazionale spiccano lo statunitense Gene Pitney e il gruppo malgascio dei Les Surfs. A trionfare moralmente sarà invece “L’esercito del surf” della francese Catherine Spaak, autentica protagonista di quell’estate che con questa canzone riuscirà a superare la famigerata prova del tempo.

Classifica del girone Campioni

  1. “Credi a me”Bobby Solo
  2. “Chi vede te (Take me tonight)”Gene Pitney 
  3. “Perché l’ho fatto”Fabrizio Ferretti 

Non finalisti

  • “Un paio di giorni”Robertino 
  • “L’esercito del surf”Catherine Spaak 
  • “Dorme la città”Andrea Lo Vecchio 
  • “E adesso te ne puoi andare (I only want to be with you)”Les Surfs 

Classifica del girone Giovani

  1. “Ciao ciao ciao (Bye-bye love)”Pilade 

Non finalisti

  • “Ragazzi come noi”Paki & Paki 
  • “Dov’ero”An’Neris 
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.