venerdì 22 Novembre 2024

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Scile: “Crediamo che la nostra musica non abbia età” – INTERVISTA

A tu per tu con il gruppo pop-rock, in uscita con il loro nuovo singolo intitolato “Tieniti tutto

Si intitola Tieniti tutto il nuovo singolo degli Scile, band formatasi a Matera, composta da Davide Morina, Nicola Di Taranto, Piero Lo Senno, Salvatore Leone e Carlo Di Gili. Approfondiamo la loro conoscenza.

Ciao ragazzi, benvenuti. Partiamo dal vostro nuovo singolo “Tieniti tutto”, cosa racconta?

«”Tieniti tutto” è il culmine di un rapporto finito male, forse un grande amore, ma viziato da un caos enorme».

Quali riflessioni e quali stati d’animo hanno accompagnato la fase di composizione di questa canzone?

«Ho pensato di scrivere questa canzone immaginando la fase conclusiva di una graphic novel o piuttosto l’ultimo episodio di una serie tv, in realtà “Tieniti tutto” nasconde un mondo più ampio di quello interpretato nella canzone».

A livello musicale, che tipo di sonorità avete voluto abbracciare?

«Le prime bozze di questa canzone erano decisamente rock, però ci siamo resi conto che forse era giusto alleggerirla un po’ proprio per dar più spazio all’aspetto comunicativo e il nostro produttore artistico, Antonio Marcucci, ha fatto si che accadesse davvero».

Questo brano anticipa l’uscita dell’omonimo film disponibile su Amazon Prime Video dal prossimo inverno. Cosa aggiungono a livello di narrazione la storia e le immagini dirette dal regista Gianluca Della Monica?

«Gianluca ha saputo leggere quella parte nascosta che in fondo aveva questa storia così sintetizzata nella canzone. Infatti la sua proposta per la realizzazione del film è stata da subito accolta con grande entusiasmo della band. In fondo ha dato al brano un motivo in più di esistere».

Facciamo un salto indietro nel tempo, come vi siete conosciuti e quando avete deciso di mettere insieme questo vostro progetto?

«Ci conosciamo da sempre e abbiamo creato e suonato con diversi progetti musicali anche in passato. Il nuovo è Carlo, ci serviva un chitarrista e quando ha concluso il tour con Povia ha subito accettato di entrare a far parte di questa famiglia».

Quali ascolti hanno accompagnato e influenzato i vostri rispettivi percorsi?

«Abbiamo gusti musicali anche differenti tra noi, per quel che riguarda me (Davide) posso citarti Luca Carboni, Battisti, Subsonica, ecc ecc».

Dopo “Tieniti tutto”, cosa dobbiamo aspettarci dalla vostre prossime produzioni? Quali sono i vostri prossimi progetti in cantiere?

«Stiamo ultimando la produzione di altri brani proprio in questi giorni, questo significa che in autunno pubblicheremo sicuramente nuova musica e poi ci auguriamo davvero di tornare sul palco».

Per concludere, a chi si rivolge oggi la vostra musica e a chi vi piacerebbe arrivare in futuro?

«Crediamo che la nostra musica non abbia età, ci piace pensare che chiunque possa ritrovarsi nelle nostre parole e nelle vicende che ci piace musicare. In futuro ci piacerebbe entrare in quel posto riservato a noi nel panorama musicale italiano ma che possa essere accessibile a tutti, penso che l’Italia sia piena di grandi talenti e che forse l’attenzione degli addetti ai lavori non debba essere solamente concentrata su tv e talent vari, a volte basterebbe anche un giro in metropolitana per capire che l’arte è davvero ovunque».

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.