Affrontiamo un tema collegandoci ad una canzone
Quante difficoltà emotive accompagnano la vita delle persone sensibili. Esiste forse per davvero un percorso di accettazione di ciò che accade ma è evidente che sia una strada in salita, quantomeno all’inizio. Oggi ne parliamo avendo come sottofondo una canzone di Vasco Rossi: “Manifesto Futurista Della Nuova Umanità“.
Pensieri, fiori o chiodi?
I pensieri come boomerang partono per ritornare, nascono fiori e crescono chiodi. Eppure non esiste cosa più bella della nascita di un sentimento. Mi manca parlare di un sentimento che nasce con la persona che ha fatto in modo che nascesse. Mi manca più del sentimento vissuto. Vedere che si sta costruendo una casa è forse più emozionante di abitarci. Perchè finisce sempre che i chiodi di prima dimenticano di essere stati fiori, e ancora mi chiedo quante volte in un millennio si assista al miracolo di un chiodo che diventi fiore. I fiori fanno bene e sono fragili, i chiodi fanno male e sono stabili.
Vasco Rossi racconta di fragilità emotive
“Manifesto Futurista Della Nuova Umanità” di Vasco Rossi non è una canzone, ma un labirinto. Persino l’anima di Vasco, rappresentata dallo sguardo del clip della canzone, sembra in verità decisamente persa. Ci sono tutte queste emozioni nemiche, eh già, chissà perchè. La verità è che non risulta chiaro se siamo amici o nemici di noi stessi. Forse siamo i nostri nemici fino a quando le cose non le abbiamo infinitamente complicate o compromesse e a quel punto scegliamo di salvarci.
Quanti spunti per riflettere
Non lo so, sarà la cattiveria emotiva che essendo dappertutto non fa mai sentire al sicuro le persone per bene. Dove l’ho letto ammetto di non ricordarlo, ma da qualche parte c’è una frase che sottolinea il fatto che le persone buone vadano dallo psicologo per colpa di quelle cattive.Non so dire se rappresenti la verità, ma ammetto di averci riflettuto e di condividerla. Vasco Rossi nella canzone che ho scelto come riferimento questo Mercoledì arriva ad ammettere che se non accetti l’emozione lei ti uccide “Ho fatto un patto sai con le mie emozioni, le lascio vivere e loro non mi fanno fuori”. Serve quindi imparare a prendere le distanze dai sentimenti che cerchiamo, armi a doppio taglio, confine sottilissimo tra amore ed odio. Più alto è l’amore, più grande il dolore che si rischia di dover sopportare qualora il sentimento si spezzi. Ma non si è capaci di rinunciare agli amori grandi, pur essendo consapevoli dei relativi rischi. Accettare l’idea di poter soffrire è quindi la prima parte dell’amore perchè nulla è sicuro, tranne un chiodo. L’ unica verità di cui ha senso parlare, tuttavia, è che siamo disposti ad anni di chiodi pur di avere un giorno di fiori. L’artista emiliano manifesta nel brano tutte le difficoltà legate all’esistenza creando un’atmosfera senza dubbio pessimistica “la cosa più semplice, ancora più facile, sarebbe quella di non essere mai nato”. Al centro della scena il difficile rapporto con l’emozione contornato da tanti fragili pensieri.
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