Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare
Tra i lavori che in questo 2021 festeggiano quindici anni di vita spicca “Io canto”, il primo album di cover di Laura Pausini, rilasciato il 10 novembre del 2006. Anticipato dall’omonimo singolo composto nel 1979 da Riccardo Cocciante, il disco si compone di sedici rivisitazioni di canzoni che hanno accompagnato la crescita umana e artistica della cantante romagnola.
In scaletta brani che hanno segnato la sua infanzia, come “Strada facendo” di Claudio Baglioni, “La mia banda suona il rock” di Ivano Fossati e “Anima fragile” di Vasco Rossi. Un lavoro impreziosito da tre featuring internazionali d’eccezione: il colombiano Juanes ne “Il mio canto libero” di Lucio Battisti, il francese Johnny Hallyday in “Come il sole all’improvviso” di Zucchero e il nostro Tiziano Ferro in “Non me lo so spiegare”.
Numerose le tracce provenienti dal vasto repertorio degli anni ’90, decennio che ha contraddistinto l’ascesa della stessa artista, tra cui ricordiamo: “Scrivimi” di Nino Buonocore”, “Due” di Raf, “Spaccacuore” di Samuele Bersani, “Destinazione paradiso” di Gianluca Grignani”, “Cinque giorni” di Michele Zarrillo, “Stella gemella” di Eros Ramazzotti, “Quando” di Pino Daniele, “Nei giardini che nessuno sa” di Renato Zero e “In una stanza quasi rosa” di Biagio Antonacci.
Con questo album, Laura Pausini ha voluto omaggiare alcuni dei cantautori più importanti del nostro Paese, attingendo da quelli che sono i suoi gusti e le sue preferenze. La cantante ha dichiarato di aver preso in considerazione e provinato ben 152 brani, tra cui spiccavano anche “Gocce di memoria” di Giorgia, “Ho messo via” di Ligabue e “Piccolo uomo” di Mia Martini, mente nella versione deluxe è presente la sua personale interpretazione di “E non è” di Niccolò Fabi.
“Io canto” arriva in un periodo professionale molto proficuo per l’artista, a due anni dall’uscita di “Resta in ascolto“ e dopo la prestigiosa vittoria del Grammy Awards. Un momento suggellato da una scelta coraggiosa e controcorrente, che ha poi aperto le danze alla “moda” dei dischi di cover. Laura Pausini si è assunta la responsabilità di rischiare, dimostrando ai aver avuto ragione, considerato il grande successo, i riconoscimenti e le varie nomination ottenute in giro per il mondo.
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Io canto | Tracklist e stelline
- Io canto ★★★★★
(Marco Luberti, Riccardo Cocciante) - Due ★★★★☆
(Raf, Cheope) - Scrivimi ★★★★☆
(Nino Buonocore, Michele De Vitis) - Il mio canto libero feat. Juanes ★★★★☆
(Mogol, Lucio Battisti) - Destinazione Paradiso ★★★★★
(Gianluca Grignani) - Stella gemella ★★★★☆
(Eros Ramazzotti, Adelio Cogliati, Vladi Tosetto, Mario Lavezzi) - Come il sole all’improvviso feat. Johnny Hallyday ★★★★☆
(Gino Paoli, Zucchero) - Cinque giorni ★★★★☆
(Vincenzo Incenzo, Michele Zarrillo) - La mia banda suona il rock ★★★★☆
(Ivano Fossati) - Spaccacuore ★★★★★
(Samuele Bersani, Lucio Dalla, Giuseppe D’Onghia) - Anima fragile ★★★☆☆
(Vasco Rossi) - Non me lo so spiegare feat. Tiziano Ferro ★★★★☆
(Tiziano Ferro) - Nei giardini che nessuno sa ★★★★★
(Renato Zero, Danilo Riccardi) - In una stanza quasi rosa ★★★☆☆
(Biagio Antonacci) - Quando ★★★★☆
(Pino Daniele) - Strada facendo ★★★★★
(Claudio Baglioni)
Nico Donvito
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