venerdì 22 Novembre 2024

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Sanremo 2017: come dovrebbe votare la stampa ad oggi

La stampa venerdì 20 gennaio ha potuto ascoltare in anteprima assoluta le 22 canzoni dei big del prossimo Festival di Sanremo in partenza il prossimo 7 febbraio su Rai 1 con la conduzione di Carlo Conti e di Maria de Filippi. Diversissimi sono stati i giudizi della carta stampata che ha assistito all’ascolto nella sede Rai di corso Sempione Mazzini a Milano.

Proviamo a metterci nell’orbita del Festival dove il giudizio dei giornalisti sarà fondamentale nel corso delle prime due serate quando saranno ascoltati tutti e 22 i brani in gara e votati da pubblico e, per l’appunto, giornalisti per formare una classifica che metterà a rischio eliminazione 6 brani. In quest’ottica, ho selezionato 26 testate giornalistiche, che hanno assistito all’ascolto e che hanno espresso il loro giudizio per mezzo degli abituali “pagelloni”, realizzando una media dei singoli giudizi. Sulla base di questa media di giudizi ho stilato una classifica che potrà (forse, salvo netti cambiamenti d’opinione) riflettere il voto della sala stampa durante le prime due serate del Festival.

Per ogni canzone riporto anche uno tra i giudizi migliori insieme ad uno tra i peggiori di quelli pubblicati su giornali e blog musicali.

22. IL CIELO NON MI BASTA – LODOVICA COMELLO [punteggio medio: 4.79/10]

❌<<Poteva essere il suo momento, l’occasione per uscire dalla dimensione disneyana, e il talento c’è tutto. Ma il pezzo è davvero scialbo, vecchio e fuori moda.>> [Gino Castaldo, “La Repubblica”]

✅<<Canta, su un testo ben scritto, un istante di felicità e di complicità. Sufficiente>> [Paola Gallo, Radio Italia]

21. NEL MEZZO DI UN APPLAUSO – ALESSIO BERNABEI [punteggio medio: 4.83/10]

❌<<Incipit con violini e frase pornoclou («Stanotte ho aperto/uno spiraglio nel tuo intimo») poi… la premiata ditta Casalino/Faini/Casagrande aggiunge tapum tapum al sound Dear Jack, come se non bastasse l’originale. Voto: 2>> [Federico Vacalebre, “Il mattino”]

✅<< Ancora una volta Bernabei vuole conquistare le radio. Il ritornello di Nel mezzo di un applauso è quasi dance e sicuramente farà ballare tutti. Ha un ritmo travolgente. VOTO: 7>> [Giovanni Ferrari, “Panorama”]

20. ORA ESISTI SOLO TU – BIANCA ATZEI [punteggio medio: 4.88/10]

❌<<Uff. Indice karaoke: quasi inesistente (poi magari cambio idea)>> [Maria Elena Barnabi, “Cosmopolitan”]

✅<< Il brano firmato da Kekko Silvestre ci riporta agli anni 70. Pop italiano puro per Bianca che lontanta da Il Solo Al Mondo cambia e ci riporta alle belle atmosfere di quegli anni>> [Andrea Conti, Rtl 102.5]

19. DO RETTA A TE – NESLI E ALICE PABA [punteggio medio: 5.24/10]

❌<<Inspiegabile. Il pezzo è terribilmente brutto, e peggiorato da un duetto di cui non si sentiva alcun bisogno>> [Gino Castaldo, “La Repubblica”]

✅<<Questa è la canzone per cui faccio il tifo: sono di parte, sia messo agli atti, per cui non commenterò oltre>> [Michele Monina, “Il fatto quotidiano”]

18. MANI NELLE MANI – MICHELE ZARRILLO [punteggio medio: 5.51/10]

❌<<Mi spiace mettere Michele Zarrillo, che stimo, fra i peggiori di questa edizione con un brano che non quaglia mai>> [Marco Mangiarotti, “QN”]

✅<< Sempre in linea con se stesso, coadiuvato da Giampiero Artegiani, il cantautore romano sfoggia la ben conosciuta capacità di scrittura per il suo ritorno al pubblico festivaliero da cui è molto amato. Un ritornello che funziona mitiga la malinconia dell’oggi ricordando gli amori di gioventù. Iperomantico>> [Angela Calvini, “Avvenire”]

17. LA PRIMA STELLA – GIGI D’ALESSIO [punteggio medio: 5.79/10]

❌<<Giggi, che delusione. Io mi aspettavo di essere travolta dal karaoke impellente, già mi vedevo lì che aprivo le braccia e cantavo il tuo pezzo mentre tutti i colleghi mi guardavano inorriditi… e invece niente. Mi aspettavo di essere trascinata, invece mi hai solo annoiata. Va detto: canzone dedicata a mammà. Indice karaoke: vicino allo 0>>. [Maria Elena Barnabi, “Cosmopolitan”]

✅<< Dedica questa canzone alla madre morta. È puro stile D’Alessio, senza eccessi, un elogio dei buoni sentimenti e della classica melodia pop>>. [Paolo Biamonte, “Il secolo XIX”]

16. DI ROSE E DI SPINE – ALBANO [punteggio medio: 5.98/10]

❌<<Al Bano porta una romanza, ma non scomodiamo Mascagni>>. [Andrea Lanfranchi, “Corriere della Sera”]

✅<<Fra i grandi ritorni, il suo con Di rose e di spine. Il brano parla di un amore senza fine. E noi vogliamo pensare che sia più per Romina (Power) che per Loredana (Lecciso). Voto: 7.5>>. [Simona Voglino Levy, “Libero”]

15. CON TE – SERGIO SYLVESTRE [punteggio medio: 6.08/10]

❌<< Ha estensione vocale ma non ha la duttilità per condire la ballad>>. [Marco Molendini, “Il Messaggero”]

✅<< Giuro che non mi aspettavo niente. Certo, la firma di Giorgia un dubbio poteva farmelo venire. Ma già dal primo ritornello capisci che la canzone è forte. All’ultimo, che non oso immaginare come sarà all’Ariston, fai ciao(ne) con la mano e capisci che Big Boy si sta giocando il podio. Ho segnato “vince?”, sugli appunti. Poi vabbè ho sentito la Mannoia e non son stata più sicura. Voto: 9>> [Silvia Gianatti]

14. TOGLIAMOCI LA VOGLIA – RAIGE E GIULIA LUZI [punteggio medio: 6.12/10]

❌<<La voglia del titolo passa ascoltando il minestrone di power rock, finto rap e melodietta italiota. Siamp all’estetica dell’inorganico con invito finale al togliersi i vestiti reso innocuo dal sound impotente. Voto: 3>> [Federico Vacalebre, “Il Mattino”]

✅<<Per Raige e Giulia Luzi è molto erotico in uno dei brani che le radio ameranno di più proprio come quello di Giusy Ferreri, molto meno barocco nella voce ma di feroce impatto emotivo>>. [Paolo Giordano, “Il giornale”]

13. IL DIARIO DEGLI ERRORI – MICHELE BRAVI [punteggio medio: 6.14/10]

❌<<Come il meritevole Michele Bravi, encomiabile nel fare outing ma scivolato su un testo sconcertante per banalità. In “Il diario degli errori” Alfredo Rapetti Mogol dà il peggio di sé>>. [Renato Tortarolo, “Il secolo XIX”]

✅<<Il diario degli errori è uno dei brani più delicati di questo Sanremo. Parla di cosa può significare sentirsi sbagliati e guardarsi come un insieme di sbagli. Il tutto con un’originalità fuori dal comune. VOTO: 8>>. [Giovanni Ferrari, “Panorama”]

12. RAGAZZI FUORI – CLEMENTINO [punteggio medio: 6.34/10]

❌<< Clementino? Si ripete (come Bernabei)>>. [Marinella Vengoni, “La Stampa”]

✅<< Sostiene la sua generazione fatta di ragazzi soli e fuori.  Non troppo aggressiva tanto da diventare familiare e per questo ancora più utile ed incisiva. Ottimo>>. [Paola Gallo, Radio Italia]

11. L’OTTAVA MERAVIGLIA – RON [punteggio medio: 6.37/10]

❌<<Anche Ron ha deciso di non rischiare e porta con sé un brano nel suo stile. Nonostante la canzone sia orecchiabile, L’ottava meraviglia sembra non decollare mai e risulta essere a volte banale (“l’ottava meraviglia del mondo siamo io e te”). Voto: 5>>. [Lorenzo Cappiello, “Tanto di Cappiello”]

✅<<In un contesto simile la sua vocazione giganteggia. La canzone è raffinata, accorata, colma di amore per la bellezza che le melodie possono sprigionare>>. [Gino Castaldo, “La Repubblica”]

10. TUTTA COLPA MIA – ELODIE [punteggio medio: 6.38/10]

❌<<Poco rimane in mente. Voto: 5>>. [Mela Giannini, faremusic.it]

✅<<Insidia la Mannoia sul podio questa “figlia” di Maria De Filippi con un brano d’amore piuttosto tradizionale studiato a tavolino dall’altra ex Amici Emma. Molto ma molto sanremese>>. [Angela Calvini, “Avvenire”]

9. NESSUN POSTO E’ CASA MIA – CHIARA [punteggio medio: 6.72/10]

❌<< Se anche con la produzione del maestro Pagani io mi trovassi a dire che Chiara Galiazzo proprio non la riesco a capire, che il suo accanirsi a voler fare la cantante contro ogni evidenza io non lo riesco a capire, che il suo tornare a Sanremo nonostante il grande nulla che l’aspetta là fuori io non lo riesco a capire, ecco, se anche in questo caso io dicessi che Chiara Galiazzo io non la riesco a capire qualcuno potrebbe pensare che il mio sia un preconcetto. Lo so. Ma io proprio non la riesco a capire>>. [Michele Monina, “Il fatto quotidiano”]

✅<<Ha avuto coraggio a scegliere un brano così profondo per questa partecipazione che può davvero segnare una tappa fondamentale nel suo percorso>>. [Paolo Biamonte, “Il secolo XIX”]

8. FA TALMENTE MALE – GIUSY FERRERI [punteggio medio: 6.74/10]

❌<< Continua a mangiarsi le parole, avrebbe bisogno di un po’ di lezioni dalla Mannoia>>. [Marco Molendini, “Il Messaggero”]

✅<< Pronti a incoronarla ancora una volta la regina delle radio? Giusy c’è ed è pronta a farci ballare come solo lei sa fare>>. [Andrea Conti, Rtl 102.5]

7. OCCIDENTALI’S KARMA – FRANCESCO GABBANI [punteggio medio: 6.8/10]

❌<< Giocare a fare il Battiato è come andare davanti a un plotone d’esecuzione e pregare di essere fucilato lì, ora e subito. Una canzone tutta rime e trovate che lavorano per un andamento che sa d’estate (a metà tra Righeira – magari! – e Sandy Marton…) e sa di niente. Forse le intenzioni erano buone e solo chi non mira in alto non può dire di non averci provato. Ma poi, alla rima “Namasté-Alé”, finisce ogni possibilità di essere salvato. Voto 2>>. [Marco Castrovinci, “L’unione sarda”]

✅<< Gabbani riparte da “Amen”, con una canzone ritmata ed elettronica, che battiateggia nei riferimenti filosifici, e infila nelle strofe Amleto, Buddha, il Nirvana assieme a Chanel, “Singing in the rain” e i “tuttologi del web”. Il ritornello è irresistibile, “radiofonico” si sarebbe detto una volta. L’urlo “Namasté, alè” è un accostamento che piacerebbe al Maestro. Di cosa parla la canzone: Filosofia, oriente, internet. In breve: Voglio vederti danzare con l’elettronica di oggi>>. [Gianni Sibilla, “Rockol”]

6. VEDRAI – SAMUEL [punteggio medio: 7.01/10]

❌<< Samuel dei Subsonica, è più melodico che nel suo gruppo, ma up to date mentre canta il dovere di superare le paure>>. [Marinella Venegoni, “La Stampa”]

✅<< Qui purtroppo entra il fattore cuori dell’adolescenza e il giudizio diventa ehm Samuel, noi ti ameremo sempre (sì, è una bella canzone. Meno male). Voto: 8>>. [Silvia Gianatti]

5. FATTI BELLA PER TE – PAOLA TURCI [punteggio medio: 7.07/10]

❌<< Nek è l’artista più imitato a Sanremo. Perché mai? Sia come sia, anche questa canzone della Turci a me ricorda un pezzo di Nek. Come giudizio le do un “insomma”. Ma magari va, eh. Indice karaoke: 4 (con dispiacere)>>. [Maira Elena Barnabi, “Cosmopolitan”]

✅<< Paola sorprende in positivo con una canzone cantautorale ma vivace, pop, dedicata al voler bene a se stessi, a ignorare i condizionamenti esterni e dedicarsi a essere se stessi, a vedersi belli, a farsi del bene e a farsi bella perché prima che aglialtri dobbiamo piacere a noi stessi. Potrebbe essere una sorpresa>>. [Giò Alajmo, “Spettakolo”]

4. PORTAMI VIA – FABRIZIO MORO [punteggio medio: 7.18/10]

❌<< Moro è uno bravo, uno che sa scrivere però le sue possibilità interpretative sono sempre un ventaglio troppo limitato. Non a caso quando scrive per altri ci si legge il timbro ma si hanno sfumature diverse. Il pezzo in questione è molto buono e risulta tale a chi già lo ama, ma se non ti piace, difficilmente inizierà a farlo adesso. A me piace sempre abbastanza e quindi… FRASE: “Tu portami via dai rimorsi degli errori che continuo a fare…” VOTO: 6 e mezzo>>. [Fabio Fiume, All Music Italia]

✅<<Fabrizio Moro porta al Festival forse il suo brano migliore>>. [Paolo Giordano, “Il giornale”]

3. VIETATO MORIRE – ERMAL META [punteggio medio: 8.01/10]

❌<<Dedicata alla mamma. E scrivere una canzone per la propria madre e non fare un tonfo nell’acqua è spesso più che un’impresa. Ermal Meta scrive bene, scrive di violenza, violenza contro le donne e della possibilità di ricominciare. Il pezzo però, nei suoi trucchetti, nelle voci raddoppiate, nella melodia, non porta nulla che non sia già stato sentito e digerito. Anche se strappa applausi dalla sala stampa. Potrebbe essere una delle sorprese del Festival. Voto 6>>. [Marco Castrovinci, “L’unione sarda”]

✅<<E’ l’unico per cui i giornalisti applaudono spontanemente e senza ironia. Canzone autobiografica che si esprime contro la violenza sulle donne a tutti i livelli. Immagini strazianti e coraggiose. Importantissima>>. [Paola Gallo, Radio Italia]

2. SPOSTATO DI UN SECONDO – MARCO MASINI [punteggio medio: 8.06/10]

❌<< È pronto a tornare al Festival di Sanremo anche Marco Masini con un brano molto contemporaneo che strizza gli occhi al rap italiano e alla musica elettronica. Una canzone profonda grazie alla quale l’artista immagina un mondo dominato dall’amore. Voto: 5 e mezzo>>. [Lorenzo Cappiello, “Tanto di Cappiello”]

✅<<Al top c’è Marco Masini con una canzone scritta insieme a Zibba, “Spostato di un secondo”, e l’ammissione che fumare rovina la voce. Detta così sembra poco, ma si possono dire cose scomode senza essere per forza “piacioni”. Un esempio su tutti, gli U2>>. [Renato Tortarolo, “Il secolo XIX”]

1. CHE SIA BENEDETTA – FIORELLA MANNOIA [punteggio medio: 8.4/10

❌<<La sua presenza in gara nobilita il cast e la gara. Ed è evidente che la qualità interpretativa della Mannoia danno alla canzone un valore diverso. Proprio per questo, per il suo ritorno all’Ariston, ci si poteva aspettare qualcosa di più coraggioso>>. [Paolo, Biamonte, “Il secolo XIX”]

✅<<Finalmente una grande canzone d’autore, positiva, di Amara, un inno alla vita nonostante tutto, ai suoi piaceri, ai suoi valori, a ricordare che “siamo eterno, siamo passi, siamo storie, siamo figli della nostra verità” e che la vita che abbiamo dobbiamo imparare a tenercela stretta senza lamenti e nonostante gli errori. Da podio>>. [Giò Alajmo, “Spettakolo”]

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.