giovedì 21 Novembre 2024

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“A un passo dalla luna”, Rocco Hunt e Ana Mena si buttano nella mischia – RECENSIONE

Disponibile dallo scorso 3 luglio il nuovo brano estivo cantato dall’inedita coppia composta da Rocco Hunt e Ana Mena

Nel curioso sottobosco dei tormentoni estivi, diventata negli ultimi anni una specie di riserva o una vera e propria foresta pluviale, spicca la proposta di Rocco Hunt feat. Ana Mena, una delle tante collaborazioni inaspettate di questo 2020. Era dai tempi de “Il gioco delle coppie” di Marco Predolin che non si vedeva un tale assortimento, della serie “ho visto/sentito cose che vuoi umani…”.

Dopo le inedite accoppiate Baby K-FerragniLamborghini-Ferreri, è la volta del giovane rapper campano in duetto con la bella spagnola, protagonista delle scorse due stagioni estive con Fred De Palma, che quest’anno “si consola” con l’altrettanto talentuosa Anitta, roba che “Beautiful” a confronto appare avvincente quanto una stagione di “Peppa Pig”.

In questo scambismo musicale, troviamo “A un passo dalla luna”, un brano che vede incontrare a metà strada il poeta urbano con l’ugola latina, scritto a quattro mani dal giovane salernitano e (indovinate un po’) da Federica Abbate, prodotto da Zef. Il pezzo racconta di un’estate ritrovata, di un rapporto d’amore pronto ad essere vissuto alla luce del cocente sole d’agosto.

Il problema, come sempre, è rappresentato dall’ingente quantitativo di proposte similari, che determinano comunque per ciascuno di noi una lista personale e preferenziale, a seconda dei gusti. Ecco perché, negli ultimi anni, decretare una sola canzone regina dell’estate è praticamente impossibile, a differenza di venti anni fa quando, ad esempio, “Vamos a bailar” di Paola e Chiara non aveva rivali.

Gli anni passano, i tormentoni crescono e, purtroppo, pochi rimangono o ritornano l’estate successiva, cosa che avveniva abitualmente negli anni ’80 e ’90. Oggi come oggi, a malapena arrivano a settembre per poi finire tra gli scatoloni in soffitta, insieme ai temi delle elementari e alle decorazioni natalizie. Rocco Hunt e Ana Mena ci provano, per certi versi ci riescono, ma si buttano nella mischia.

E dire che a giugno ci aspettavamo un’estate diversa, con un distanziamento musicale oltre che sociale, con una maggiore ricerca delle sonorità, una diversificazione, un qualche particolare guizzo, invece ci ritroviamo a fare i conti con numerose piacevoli proposte, alcune benfatte come “A un passo dalla luna”, ma che non tolgono o aggiungono nulla in termini innovativi, bensì splendono di luce riflessa.

Nulla a che vedere con Ti volevo dedicare o Una volta ancora” che, come tante altre, avevano dalla loro parte il fattore novità. Chi si assume il rischio oggi di proporre qualcosa di diverso vince, in questo Achille Lauro detta scuola, per il momento a seguirlo sono ancora in pochi, si preferisce puntare sul sicuro, giocandosi le carte della luna, del sole e del mare.

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A un passo dalla luna | Video

A un passo dalla luna | Testo

Guardo il cielo e proprio lì una stella cade
tu che balli appena uscita da un locale
dopo un po’ la timidezza ti scompare
e ci troviamo a riva soli affianco al mare

Fai finta che, sei a un passo dalla luna
e fidati se dico, sei bella da paura
facciamo finta che, l’estate è solo nostra
anche il mare ci guarda, sembra lo faccia apposta

Quando penso a te io sorrido
e dopo non m’importa di niente
se il vestito mi scende
tu ti perdi completamente
ora, sorridi ancora
e anche se è tardi, dormi da me
ti aspetto da una vita intera, intera
che bella questa sera, stasera

Sento, che ormai sei rimasta qui dentro
n
on è più questione di tempo se
son vorrei alzarmi dal letto
tu resta di porto un cornetto
e poi carichiamo la macchina
senza sapere dove si va…
poi m’innamoro, ma capita

Fai finta che sei a un passo dalla luna
fidati se dico, sei bella da paura

Quando penso a te io sorrido
e dopo non m’importa di niente
se il vestito mi scende
tu ti perdi completamente
ora, sorridi ancora
e anche se è tardi, dormi da me
ti aspetto da una vita intera, intera,
che bella questa sera, stasera
un sogno che si avvera, avvera
perché io sono pazza, pazza di te

Luna piena
la tua Buonanotte
ma chi se ne frega di tutta sta gente
che ci guarda, come fossimo matti
ma io vorrei fossimo sempre così

Quando penso a te io sorrido
e dopo non m’importa di niente
se il vestito mi scende
tu ti perdi completamente
ora, sorridi ancora
e anche se è tardi, dormi da me
ti aspetto da una vita intera, intera
che bella questa sera, stasera
un sogno che si avvera, avvera
perché io sono pazza, pazza di te…

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.