domenica 24 Novembre 2024

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“Delinquente”, Achille Lauro fa ancora wow – RECENSIONE

Nuovo singolo estratto da “1969” per l’artista romano, in rotazione radiofonica dallo scorso 27 settembre

Achille Lauro prosegue il proprio itinerante discorso musicale con “Delinquente”, quarto estratto da 1969, in assoluto il disco più eccentrico e rivoluzionario di questo 2019. Dopo aver debuttato al Festival di Sanremo con Rolls Royce, essersi tuffato con triplo salto carpiato nei sentimenti in C’est la vie e averci offerto in estate un drink energizzante con 1969, l’artista ci regala un’altra bella proposta-wow, rispolverando ancora una volta in chiave personale un po’ di sano rock and roll.

Travolge ma non sorprende, bensì consolida quanto espresso all’interno del suo quinto album di inediti, pubblicato da Sony Music Italy lo scorso 12 aprile. Fedele al suo ultimo progetto ma non a se stesso, sì perché Achille Lauro non ha la benché minima voglia di lasciarsi etichettare, inscatolare come un tonno o finire catalogato sullo scaffale di una libreria.

Infatti, proprio negli ultimi giorni, ha annunciato quello che sarà un po’ il sequel di questa sua prosopopea discografica, o forse dovremmo dire spin-off. Si intitola “1990” e porterà l’artista a viaggiare ancora una volta nel tempo, proprio come Marty McFly di “Ritorno al futuro”, questa volta in ambientazioni sonore da lui stesso vissute in giovane età, in particolar modo la dance e tutto ciò di glorioso che è stato fatto all’incirca due decenni fa.

Curiosi di ascoltare l’Achille Lauro che sarà, godiamoci questo nuovo episodio della saga “1969”, forse quello conclusivo, chissà. Di sicuro, Delinquente è il brano giusto per potenziare e consolidare il buon momento, soprattutto in vista dell’imminente tournée, anche se all’interno dell’album ci sono brani come “Zucchero” o “Je t’aime” che meriterebbero lo stesso tipo di trattamento e che, forse, in qualche modo, si distinguono maggiormente rispetto a quanto già proposto negli ultimi mesi, seppur mantengano lo stesso tipo di mood.

Ma questo è giusto un voler trovare il pelo nell’uovo, per il resto sono solo applausi a scena aperta, una vera e propria standing ovation per Achille e il suo team, perché sono stati capaci di riportare l’intuizione al centro dell’attenzione. Fondere la musica suonata con una poetica trap-contemporanea possiamo considerarla, oltre che una mossa vincente, un azzardo che fa bene alla musica perché avvicina più generazioni e ci fa capire che, forse, i ragazzi di oggi non sono poi così diversi da quelli di cinquant’anni fa. Beh, che altro aggiungere? Ah sì, baby come on!

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Delinquente | Audio

Delinquente | Testo

Hooligan, parlo cockney
in macchina in sette, tafferugli
oh sì, cresciuti nel parco
Hyde Park, sto mettendo benzina
Irish Pub, da una stalla alle stelle
al bar delle star, la giacca di pelle
in Paradiso con Kurt
baby come on

Figlio di un Dio, figlio di un bar
non mi far litigare (come on)
figlio di un Dio, figlio di un bar (come on)
non mi far litigare (baby come on)
figlio dei jeans, figlio dei club (come on)
lasciatemi stare (baby come on)
figlio di tro’, figli di star (come on)
posso ancora guidare (baby come on)
figlio di un Dio, figlio di un bar (come on)
lasciatemi stare

Bomber black, stivaletto
domenica a Messa, sigaretta
oh sì, cintura di pelle, serpente
camicia aperta, delinquente
occhiaie e Porsche, Kate Moss
paradiso di Star, su una Rolls

Figlio di un Dio, figlio di un bar
non mi far litigare (come on)
figlio di un Dio, figlio di un bar (come on)
non mi far litigare (baby come on)
figlio dei jeans, figlio dei club (come on)
lasciatemi stare (baby come on)
figlio di tro’, figli di star (come on)
posso ancora guidare (baby come on)
figlio di un Dio, figlio di un bar (come on)
lasciatemi stare (baby come on)
(figlio di un Dio, figlio di un bar)
non mi far litigare
(figlio di un Dio, figlio di un bar)
lasciatemi stare

Figlio di un Dio, figlio di un bar (come on)
non mi far litigare (baby come on)
figlio dei jeans, figlio dei club (come on)
lasciatemi stare (baby come on)
figlio di tro’, figli di star (come on)
posso ancora guidare (baby come on)
figlio di un Dio, figlio di un bar (come on)
lasciatemi stare (baby come on)

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.