domenica 24 Novembre 2024

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Adriano Celentano, dieci anni di “Facciamo finta che sia vero”

Album Amarcord: i dischi più belli da riascoltare

Dopo aver parlato di Vivere o niente di Vasco Rossi, L’amore è una cosa semplice di Tiziano Ferro, Inedito di Laura Pausini,Ora di Jovanotti, Io e te di Gianna Nannini, Viva i romantici dei Modà, Solo 2.0 di Marco Mengoni e Progetto B di Anna Tatangelo, torniamo a parlare di un altro progetto discografico che, proprio in questo 2021, compie dieci anni di vita. Stiamo parlando di “Facciamo finta che sia vero”, l’ultimo lavoro di inediti di Adriano Celentano, rilasciato il 29 novembre del 2011.

A quattro anni dall’uscita di “Dormi amore, la situazione non è buona”, il Molleggiato torna sulla scena con un disco che mette d’accordo artista e personaggio, impreziosito da collaborazioni eccellenti. Giuliano Sangiorgi dei Negramaro firma “Non ti accorgevi di me”, mentre Lorenzo Jovanotti compone ben due tracce, vale a dire “Fuoco nel vento” e “La cumbia di chi cambia”. Lo stesso Celentano firma il testo di “Non so più cosa fare”, su musica di Manu Chao.

Tra le ballate, spiccano per bellezza “Ti penso e cambia il mondo”, scritta da Pacifico, e l’omonima tattile-track impreziosita dalla presenza di Franco Battiato, dalle parole di Manlio Sgalambro e dal meraviglioso arrangiamento del Premio Oscar Nicola Piovani. Otto gli inediti presenti in scaletta, più la cover de “La mezza luna”, interpretata originariamente sempre dallo stesso Celentano, incisa nel ’62 come lato B di “Si è spento il sole”, qui riproposta e risuonata da Raphael Gualazzi.

In sintesi, “Facciamo finta che sia vero” è un disco-manifesto, l’ennesimo che Adriano Celentano riesce a immettere sul mercato, risultando sempre iconico e mai banale. Il risultato è un album genuino, artisticamente e politicamente corretto. Il Re degli Ignoranti, come lui stesso si è più volte definito, spiazza e spazia tra i generi. Pathos e divertimento si alternano e regalano all’ascoltatore una fotografia nitida e sempre attuale del mondo, un’immagine che non invecchia, ma che resta sempre meravigliosamente contemporanea.

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Facciamo finta che sia vero | Tracklist e stelline

  1. Non ti accorgevi di me ★★★★★
    (Giuliano Sangiorgi)
  2. Ti penso e cambia il mondo ★★★★★
    (Pacifico, Matteo Saggese, Steve Lipson)
  3. Facciamo finta che sia vero ★★★★★
    (Franco Battiato, Manlio Sgalambro, Nicola Piovani)
  4. Non so più cosa fare ★★★★★
    (Adriano Celentano, Manu Chao)
  5. Anna parte ★★★☆☆
    (Corrado e Camillo Castellari)
  6. Fuoco nel vento ★★★☆☆
    (Jovanotti, Matteo Saggese)
  7. La cumbia di chi cambia ★★★★★
    (Jovanotti)
  8. La mezza luna ★★★☆☆
    (Larici, Fred Ignor, Heino Gaze)
  9. Il mutuo ★★★☆☆
    (Adriano Celentano)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.