venerdì 22 Novembre 2024

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Bruno Martino, il ricordo a vent’anni dalla scomparsa

Omaggio all’artista romano, interprete di indimenticati successi quali “E la chiamano estate” ed “Estate

Dimenticato o quasi, spesso il destino di chi ci ha regalato canzoni incredibili è quello di non essere ricordati e celebrati a dovere. Bruno Martino è stato un grande artista, come altri della sua generazione,  un cantautore e un compositore dal talento eccelso, raffinato e indiscutibile, famoso tra gli anni ’50 e i primissimi anni ’70. Un ventennio straordinario, nel quale ha partorito autentici capolavori, tra cui spiccano le celeberrime “E la chiamano Estate” ed “Estate”, entrambe rivisitate successivamente da artisti del calibro di João Gilberto, Chet Baker, Chris Botti, Lelio Luttazzi, Fred BongustoMina, Ornella Vanoni, Mia Martini, Andrea BocelliVinicio Capossela, Sergio Cammariere, Amalia GrèIrene Grandi e Stefano Bollani.

https://www.youtube.com/watch?v=Uac6tQwp554

Tra le altre canzoni che arricchiscono il suo elegante repertorio, ricordiamo: “Kiss me kiss me“, “Nel duemila, “Jessica, “Sono stanco, “Forse, “Sabato sera, “Che sarà di noi, “Prova a darmi un bacio, “Quando un giorno, “Ma tu chi sei“, “Baciami per domani, “Cos’hai trovato in lui e “A.A.A. Adorabile cercasi“, quest’ultima proposta insieme a Jula de Palma a Sanremo 1961, la sua unica partecipazione alla kermesse. Ci ha lasciati il 12 giugno del 2000, all’età di 75 anni, stroncato da un arresto cardiaco, dopo una vita spesa tra la musica jazz, i night club, la melodia e la canzone d’autore.

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.