domenica 24 Novembre 2024

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“Canzone inutile” riporta Alessandra Amoroso alle ballad – RECENSIONE

Recensione del singolo che restituisce l’interprete salentina alle ballad delicate ed emozionali

Si scrive Alessandra Amoroso si è letto spesso “ballad”. La cantante salentina, in realtà, ha dedicato i suoi ultimi anni di carriera proprio a rivedere questo cliché. Un pregiudizio, talvolta, che il pubblico e la critica le ha appiccicato addosso facendo leva sui suoi primi lavori discografici, su di un repertorio spesso struggente e malinconico, su di una costruzione d’immagine piuttosto matura e su di una forma-canzone poco avanguardista. “Canzone inutile“, il suo nuovo singolo, rappresenta, invece, una sorta di ritorno alla “casa musicale” di riferimento. Un ritorno che porta con sé, però, le sicurezze maturate in tutto questo percorso.

Mancava da parecchio una ballad nel repertorio (almeno radiofonico) della voce di Galatina. Lei che ha incantato il pubblico interpretando storie d’amore struggenti a partire da “Immobile” fino a Sul ciglio senza far rumore” passando per “E’ vero che vuoi restare” “Senza nuvole”, negli ultimi anni si era dedicata a suoni più ritmati e a tematiche più positive e leggere. “Vivere a colori” piuttosto che Karaoke“, “Mambo salentino” Sorriso grande” avevano segnato una sorta di svolta nelle volontà artistiche di Alessandra Amoroso. Una svolta che allontanava la sua voce macchiata di soul dai lungi crescendo, dai ritornelli cantati a tutto volume e dalle storie di amori difficili che tanta fortuna le avevano riservato fino ad allora.

“Tutto accade”, l’ultimo album d’inediti rilasciato appena qualche settimana fa (qui la nostra recensione), è parso, però, capace con sicurezza e qualità di rappresentare il giusto punto d’incontro tra le due anime di Alessandra Amoroso. E così, la voce di “Amore puro”, pare finalmente essere riuscita a far pace con un certo tipo di repertorio. Canzoni che, anche se non ammesso mai direttamente, in alcuni tratti della sua carriera hanno rappresentato un peso da sopportare e, contemporaneamente, da difendere.

La canzone |

Scritta da un team d’eccezione come quello formato da Federica Abbate, Rocco Hunt, Cheope, Takagi & Ketra (non di certo avvezzi a questo tipo di mondo quanto a quello dei tormentoni estivi), “Canzone inutile” non ha solo il pregio di restituire Alessandra Amoroso all’universo delle ballad melodiche all’italiana ma anche quello di rappresentarne un’evoluzione. L’evoluzione è proprio rappresentata da Alessandra e dall’utilizzo che ella sceglie di fare del proprio strumento vocale che non arriva mai a sfondare per davvero, non cresce ininterrottamente per arrivare ad una prevedibile esplosione d’energia nel ritornello ma si “accontenta” di dare profondità alle parole, di mettere in luce le proprie tonalità più scure e di dare, dunque, al brano quel senso d’interpretazione matura, consapevole e realmente sentita.

Si racconta d’amore, certo. Eppure lo si fa con una consapevolezza nuova. “E forse è vero come dicono: l’amore a volte è strano”. Da questa consapevolezza deriva poi quella che “per forza esiste almeno una storia che se nasce poi non finisce”. Una certezza che, forse fino a pochi anni fa, si avrebbe faticato a trovare nei versi di una canzone di Alessandra Amoroso. La sua voce è cresciuta ed ha assunto nuove vitali sfumature interpretative. A crescere, però, è anche la sua maturità artistica che l’ha portata a vedere e valutare la vita da una nuova prospettiva. Ora Sandrina è, forse, un po’ più vicina ad essere “la Amoroso” ma lo potrà essere sapendo di poter interpretare ballad o tormentoni indistintamente se saprà sempre affidarsi alla forza della verità.

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.