Cinquanta sfumature di Sanremo: gli artisti che fremono per il 2019
Iniziano a delinearsi i giochi per il cast della kermesse sanremese
Manca ancora molto ma non moltissimo al prossimo Festival di Sanremo. L’edizione numero 69 appare ancora come un lontano miraggio per il grande pubblico ma i lavori sono già iniziati da diversi mesi e, malgrado Claudio Baglioni continui a ripetere di essere esclusivamente concentrato sul proprio tour live in giro per l’Italia e sulla categoria dei Giovani che da quest’anno godranno di un piccolo Festival tutto per loro (qui tutti i dettagli), in realtà già diversi Big hanno fatto avere alla commissione artistica la propria candidatura attendendo con ansia il verdetto decisivo prima del quale entreranno comunque in gioco, come sempre, interessi discografici, logiche commerciali e televisivi e diktat dell’ultimo momento.
Andiamo, però, a conoscere quelli che sono gli interessati alla nuova edizione del Festival (aggiornando, di fatto, le previsioni che avevamo realizzato per il nostro Sanremopoli) dividendoli in tre diverse categorie come le sfumature dei celebri best-sellers a tinte erotiche di E.L.James. L’aria inizia a farsi densa di sospiri e, forse, i giochi iniziano a delinearsi…
22 Sfumature di Grigio
I posti per il Festival saranno (salvo sorprese) 22 a cui si aggiungeranno i 2 giovani volti emersi dal circuito dei Giovani in onda su Rai Uno a dicembre. Tra i 22 “Big”, però, alcuni sono già certi del proprio posto, altri fanno leva sulla propria caratura artistica, altri ancora sulla forza della canzone presentato o sulla decisione della propria etichetta di imporli alla commissione artistica. Difficile al momento è rintracciare quello che probabilmente sarà il cast in scena a febbraio, però, proviamo ad analizzare quelli che, sulla carta, potrebbero avere dalla loro le migliori chance.

Sicuro anche il tentativo di Paola Turci che, riconquistatasi la popolarità, ha tutta la voglia di proseguire il filone aperto con successo da Fatti bella per te rinnovando la sua collaborazione con il produttore Luca Chiaravalli ed il suo team autorale (Davide Simonetta e Andrea Bonomo in primis).
Tra i ritorni femminili attesi ci sono anche quelli di Elodie, rivestita di nuova vita grazie al successo estivo di Nero Bali e a questa sua nuova veste urban, Dolcenera, da mesi in stand-by per quanto riguarda la pubblicazione del suo nuovo album d’inediti che si preannuncia particolarmente connesso alla lunghezza d’onda del suono latino contemporaneo, e Chiara Galiazzo, che da qualche tempo lavora ad un nuovo album con il produttore Katoo ed alcuni giovanissimi autori che la stanno portando ad una dimensione musicale più attuale, fresca e spensierata (qui tutti i dettagli).

Ultima certezza al femminile è quella di Bianca Atzei che un brano lo presenterà certamente (da capire se singolarmente o sotto forma di qualche probabile duetto) e che, sicuramente, avrà dalla sua tutta l’attenzione della propria etichetta, rimasta (più o meno volutamente) orfana di ogni altro artista da proporre.
Passando agli uomini, invece, la varietà è ancor più assicurata dato che si potrebbe verosimilmente passare dal ritorno del giovane ed intimo Enrico Nigiotti, che la popolarità l’ha riconquistata grazie ad X-Factor ma che sul piano delle vendite non riesce ancora a decollare con il suo ottimo album Cenerentola, a quello decisamente più stagionato di Massimo Ranieri, che all’Ariston sarebbe nuovamente interessato dopo tanti anni di lontananza forse grazie ad un brano di Charles Aznavour.

Tra i ritorni eccellenti altamente probabile c’è anche quello di Raf e Umberto Tozzi, rispettivamente lontani dalla kermesse dal 2015 e dal 2005 e riunitisi per un nuovo singolo insieme che, però, non ha alcuna parvenza di sembrare un capitolo isolato. Chiacchieratissimo è anche il duetto tra Gigi d’Alessio e Nino D’Angelo dato da molti per certo per riaprire le porte dell’Ariston al cantautore napoletano che appena 2 anni fa fu eliminato, non senza polemiche, prima della finalissima.
Tra i più giovani il nome grosso è quello de Il Volo che stanno cercando il brano giusto per tornare sulle scene discografiche italiane a più di tre anni dall’ultimo album d’inediti e per bissare il proprio successo in Riviera per ritentare l’affermazione europea per mezzo dell’Eurovision Song Contest. Fossero davvero della partita (e la volontà c’è) sarebbero difficilmente arginabili. Per la serie “ritorni” mormoratissimo è il nome dei Modà il cui ultimo album è datato novembre 2016 ed il cui percorso ha assoluto bisogno di una ripartenza in grande stile che permetta loro di riconquistare le radio dopo gli ultimi scontri. Più recenti, invece, sarebbero i ritorni di Michele Bravi, che occorre capire se sia davvero interessato alla kermesse per il 2019, Ultimo, quasi sicuramente nel cast dopo lo straordinario successo derivato dall’ultima edizione vinta tra i Giovani con Il ballo delle incertezze di cui alla commissione è già stato presentato il successore con tanto di nuovo album già annunciato, e dei The Kolors, che dopo la svolta all’italiano ed il cambio d’etichetta sono ancora orfani di un nuovo album e di una riconsacrazione tra i grandi numeri degli esordi.

18 Sfumature di Nero
Possibili ma, al momento, non di certo in prima linea vuoi per la canzone o per le logiche discografiche che, a quanto pare, non sembrano voler puntare tutte le proprie fiches su questi nomi attualmente in bilico.

Come lei sono in bilico anche Valerio Scanu, che da Dieci ha volutamente escluso qualche brano da giocarsi con la commissione sperando non venga dato troppo peso al suo essere un totale indipendente, Alessio Bernabei, che negli ultimi mesi Warner pare aver messo nell’angolo in favore di qualche nuova leva ma che ha assolutamente voglia di tornare in grande stile con un disco più completo dell’ultimo striminzito Senza filtri che, comunque, ha mostrato un’interessantissima evoluzione, e Thomas, che già l’anno scorso cercò il pass per il Festival pur senza poter vantare la canzone memorabile che ancora manca al suo repertorio.

Tra gli altri nomi in ballo emergono quelli di Anna Tatangelo, che ha volutamente rimandato la pubblicazione dell’album previsto a settembre per sfruttare nuovamente il palco dell’Ariston (forse anche insieme al compagno ritrovato Gigi d’Alessio o forse singolarmente con il brano scrittole da Giuseppe Anastasi), Arisa, che da più di un anno è al lavoro per Sugar Music sul suo nuovo album attendendo il momento giusto per il lancio che lei spererebbe lontano dalla Riviera ma che pare esserne assolutamente dipendente, e di Iva Zanicchi, che più volte ha raccontato di avere il brano giusto per tornare per l’ultima volta a Sanremo chiudendo dignitosamente la sua carriera musicale a 50 anni da Zingara.

Dalla scena più di nicchia potrebbero, invece, arrivare le candidature a sorpresa di Rapahel Gualazzi, da un po’ lontano dalle scene ma osteggiato da fin troppe proposte in casa Sugar, e di Riccardo Sinigallia, che con il disco del suo ritorno è passato totalmente inosservato tra le radio ed il grande pubblico. Come loro anche i Negrita avrebbero bisogno di un rilancio dopo il poco riuscito ultimo album ma occorrerà che siano prima loro a convincersi contrariamente, invece, alla possibilità di Fausto Leali che ci prova da qualche anno e che questa volta è più determinato che mai a far valere il trentennale della sua vittoria con il brano Ti lascerò (feat. Anna Oxa).
10 Sfumature di Rosso
Belli e impossibili avrebbe cantato Gianna Nannini ed infatti in questa categoria rientrano tutti quei “nomoni” di cui si riempono i titolo dei giornali e che difficilmente vedremo in scena all’Ariston quest’anno. Sicuramente non tutti insieme. Tra loro, poi, sono presenti anche quei “nomini” che volentieri, invece, scenderebbero in campo ma le cui possibilità sono sempre poche anche a causa della loro debole situazione discografica.

Dal passato meno recente potrebbero tornare in scena anche i nomi di Irene Grandi, che festeggia i 25 anni di carriera e che ha pubblicato uno strano progetto passato del tutto inosservato, e di Lisa, che di sicuro è il nome più appetibile tra i nomi riemersi da Ora o mai più che la Rai dovrebbe sostenere se davvero crede nel progetto targato Conti-Amadeus.

Hanno già detto “no” ma, in realtà, ci stanno pensando: Malika Ayane, il cui Domino risulta essere il più grande insuccesso della sua carriera (ha un tour in quei giorni è vero, ma tutto si sposta per l’Ariston e per vendere qualche biglietto in più), Lorenzo Fragola, che con Bengala ha tracciato una strada che, teoricamente, non passa nemmeno lontanamente per l’Ariston ma che non ha accolto il favore del pubblico (e nemmeno della casa discografica che lo vuole assolutamente riportare al pop da classifica), e Nesli, che ha già annunciato Vengo in pace per l’inizio della primavera ma che senza un’adeguato successo mediatico difficilmente andrà da qualche parte commercialmente parlando.