lunedì 25 Novembre 2024

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Cordio mescola acume e dolcezza ne “Il paradiso” – RECENSIONE

Disponibile dallo scorso 4 ottobre il nuovo singolo del giovane cantautore catanese, intitolato “Il paradiso”

Tempo di nuova musica per Pierfrancesco Cordio (qui la nostra recente intervista), dopo aver esordito a Sanremo Giovani lo scorso dicembre con La nostra vita e lanciato in estate Almeno tu ricordati di me, l’artista siciliano è pronto al salto di qualità con “Il paradiso”, brano che ha tutte le carte in regola per consacrare il suo talento agli occhi del grande pubblico.

Parte dai tasti bianchi e neri di un pianoforte l’emozionante ballata composta dallo stesso giovane autore, impreziosita dall’intervento di Ermal Meta che ne ha curato sia l’arrangiamento che la produzione. Il testo è carico di nobili intenzioni, oltre che di una rara e preziosa bellezza, a tratti disarmante, gentile e pura come l’animo di un bambino che non conosce filtri e dice ad alta voce tutto quello che pensa, tirando fuori sentimenti contrastanti come la rabbia e l’incanto.

Il cantautore classe ’95 dimostra ancora una volta di saperci fare con le parole, nonostante la sua giovanissima età ha ben chiara la direzione da intraprendere, il tipo di strada da seguire, lo si percepisce dalle sue produzioni che seguono tutte un filo e non rappresentano degli episodi isolati, bensì dei tasselli di un unico interessante mosaico fatto di melodia e contenuti, sempre mirati e pregni di una certa intensa poetica.

In tal senso, Il paradiso è uno di quei pezzi in grado di scombussolarti gli organi interni, capace di riportarti alla mente ricordi e persone, col potere evocativo che possiede solo la buona musica. Un plauso a Cordio, che continua il suo percorso in punta di piedi, con garbo e professionalità, doti sempre più rare da ritrovare tra i giovani d’oggi. Se il paradiso fosse una playlist, questa canzone sarebbe di sicuro una delle più streammate.

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Il paradiso | Audio

Il paradiso | Testo

Il paradiso è pieno di bambini
che volano sugli aereoplani
e tirano palle di neve
agli adulti che non hanno ali
il paradiso è pieno di persone
che non sono mai andate a messa
ma sono sempre state buone
non soltanto nella loro testa

In paradiso non ci sono artisti
quelli famosi in particolare
sono all’inferno tra i narcisisti
dove nessuno li può notare
in paradiso non ci sono ricchi
non c’è chi vive per lavorare.
na c’è chi ha lavorato tanto
e ha sempre dato se poteva dare

Il paradiso è pieno di ragazzi
che un giorno si sono ammazzati
perché erano tristi e stanchi
o solamente non ascoltati
il paradiso è pieno di barboni
morti di fame e freddo
sono i padri dei viaggiatori
dall’alto adesso li proteggono

Il paradiso è pieno di migranti
che sono annegati in mare
hanno avuto una galassia intera
come posto dove abitare
in paradiso non ci sono santi
non c’è più nessuna religione

E chi ama è libero di amare
senza più alcuna divisione
il paradiso è pieno di bambini
il paradiso è pieno di bambini
ed ognuno poi ha ritrovato
tutto quello che aveva perso
ed in questo sono tutti uguali
tranne chi è arrivato in cielo presto
troppo presto

Il paradiso è pieno di bambini
che giocano con gli aereoplani
in cielo sono i preferiti
sono gli unici con le ali

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.