giovedì 21 Novembre 2024

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“Motivo”, l’ispirato dialogo generazionale di Gianna Nannini e Coez – RECENSIONE

Disponibile dal 3 gennaio il singolo della cantautrice toscana, secondo estratto da “La differenza

Inizia sotto il segno dell’emotività il 2020 di Gianna Nannini (qui la nostra recente intervista), attualmente in rotazione radiofonica con il nuovo singolo intitolato “Motivo”, secondo estratto dal suo ventesimo album di inediti, intitolatoLa differenza, pubblicato lo scorso 15 novembre. Il brano vede la cantautrice toscana duettare con uno dei protagonisti più eclettici e popolari dell’attuale scena urban italiana: Silvano Albanese, alias Coez, abile cantastorie 2.0, capace di esternare i propri pensieri attraverso un rinnovato e ricercato linguaggio.

Passato e presente si fondono per dare vita ad un inedito esperimento che potrebbe rappresentare un giusto compromesso per il futuro, il tutto sotto il segno di una rinnovata contemporaneità. Due attitudini diverse, due modi di interpretare completamente differenti, a completo servizio di una bella canzone. Dopo aver apprezzato la ritrovata purezza ed essenzialità del precedente singolo La differenza, la cantautrice toscana torna a sperimentare nuove soluzioni sonore, aprendosi all’ennesima collaborazione inedita e azzeccata della propria carriera: da Edoardo Bennato a Jovanotti, passando per Fabri Fibra, Fedez ed Enrico Nigiotti.

Continua a spaziare e spiazzare Gianna Nannini, lo fà con la sua solita ed ispirata attitudine rock, seguendo fino in fondo il proprio istinto. Fresca vincitrice del Premio Tenco 2019, per lei sembra essere iniziata una nuova fase della sua carriera, più genuina e istintiva che mai. A quarant’anni esatti dal successo di California, l’artista ritrova se stessa e la propria America, attraverso la via della grinta e del pathos. “Motivo” è, forse, il pezzo più forte e immediato del suo ultimo lavoro in studio, pur mantenendo l’animo minimalista che caratterizza l’intero progetto.

Lo raccontano molto bene Gianna Nannini e Coez, autori di questo accorato e profondo racconto di vita che accomuna le esperienze di chiunque perché ognuno di noi, in cuor suo, ha vissuto questo tipo di situazioni e assimilato questo genere di suggestioni. Conoscersi, frequentarsi, salutarsi e ritrovarsi, in questa canzone vengono descritte in maniera fedele e dettagliata le fasi di qualsivoglia tipo di relazione, sviscerando l’epopea di un rapporto destinato a lasciare un segno tangibile nel tempo.

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Motivo | Audio

Motivo | Testo

E mi cerchi, mi cerchi ancora
mi inviti a prendere un caffè
mi manca un po’ il respiro
ci sarà un motivo

E’ che non me ne frega niente
se vuoi vedermi per farmi un po’ di male ancora
quello che mi vuoi dire lo so già a memoria
ma che bella storia.

Sai, ci son rimasto male
sei su un’astronave
un milione di anni luce da me

E ti sento da qua
anche se è solo musica
c’è un motivo se mi
stai pensando

Io volevo soltanto
provare qualcosa
qualcosa di nuovo
di vero, di buono
io che non vengo in foto
un po’ come la luna
tu che sei bella davvero
si, come la luna

Ci siamo detti ciao
ma solo con la mano
non è un caffè, no, senza l’amaro
e sono lontano, ma ti sento vicino
e ci sarà un motivo.

Sai, ci son rimasta male
sei su un’astronave
un milione di anni luce da me
e ti sento da qua
anche se alzo la musica
c’è un motivo se mi
stai pensando

Sai, ci son rimasta male
sei su un’astronave
un milione di anni luce da me
e ti sento da qua
anche se alzo la musica
c’è un motivo se mi
stai pensando

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.