giovedì 10 Ottobre 2024

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Maneskin, la presenza di Marlena torna a farsi sentire ne “Le parole lontane” – RECENSIONE

Dal 13 settembre disponibile in rotazione radiofonica e in digital download il singolo “Le parole lontane”

A un anno di distanza dal lancio di Torna a casa, il cuore di Marlena si fa risentire. Stiamo parlando, ovviamente dei Maneskin, la band rivelazione di X Factor 11 che, canzone dopo canzone, concerto dopo concerto, si è imposta con prepotenza all’interno dello scenario musicale italiano. A partire dallo scorso 13 settembre è entrato in rotazione radiofonica il nuovo singolo “Le parole lontane”, quinto estratto dal loro ben fatto album d’esordio, intitolato Il ballo della vita.

Dopo la parentesi inglese di “Fear for nobodye l’escursione estiva de L’altra dimensione, Damiano & Co. rigiocano la carta ballad lanciando quello che possiamo considerare un po’ come lo spin-off idealmente più vicino al brano che ha riscosso un enorme successo commerciale lo scorso autunno, eletto come pezzo dell’anno nella nostra personale Top 100 delle canzoni più belle del 2018.

Testo e melodia si amalgamano e vanno in un’unica direzione, per descrivere la sofferenza dovuta alla distanza che si crea in un rapporto di coppia ormai stanco, logoro, quasi perduto. Si parla di errori, di lacrime amare, di gambe che cedono e di tutte quelle sensazioni tipiche dell’epilogo di una storia d’amore, un tema che è stato affrontato in un numero quantitativamente infinito di canzoni, soprattutto in passato. Le parole lontane non fa altro che attualizzare attraverso un nuovo linguaggio, privo di retorica e di artificiosità, un argomento che non esaurirà mai la sua fonte di ispirazione e che catalizzerà sempre le emozioni del pubblico, semplicemente perché sono situazioni che, bene o male, abbiamo vissuto tutti, in cui ci si può facilmente immedesimare.

Avvicinare il passato al presente e traghettare il tutto verso il futuro, questa la mission prefissata dai Maneskin, che non perdono occasione per sottolineare la loro attitudine rock ma, al tempo stesso, ispirata e comunicativa, al punto da convincere un pubblico eterogeneo, non composto esclusivamente da ragazzi. La musica italiana ha assolutamente bisogno della loro presenza, di questo genere di canzoni autentiche, struggenti e ipnotiche, che chiudono ufficialmente la stagione balneare e non ci fanno rimpiangere né la playa, né l’estate, né la notte, né la festa.

Le parole lontane | Video

Le parole lontane | Testo

Come l’aria, mi respirerai
il giorno che ti nasconderò
dentro frasi che non sentirai
che l’errore tuo è stato amarmi
come se domani il mondo fosse uguale
a com’era ieri

Adesso lasciami credere che questo sia reale,
che sento l’ansia che sale
bevo le lacrime amare
ti prego lasciami perdere
dentro l’acqua del mare,
che le parole lontane,
giuro, te le voglio urlare
perché ti sento lontana
lontana da me
perché ti sento lontana
lontana da me
perché ti sento lontana
lontana da me
perché ti sento lontana
lontana da me

Il tempo brucerà tutti i fogli che
parlan di te, piangerai con me
sotto il sole poi diluvierà
per portare via le parole forse inutili
canteremo insieme ma restando muti

Ma adesso portami a casa
che mi spaventa l’inverno
le gambe stanno cedendo
non vedi che ho troppo freddo
Marlena, portami a casa
che il tuo sorriso è stupendo
ma, sai, se adesso ti perdo
non vedo neanche più a un metro
perché ti sento lontana
lontana da me
perché ti sento lontana
lontana da me
perché ti sento lontana
lontana da me
perché ti sento lontana

Perché ti sento lontana
lontana da me
perché ti sento lontana
lontana da me, yeah
perché ti sento lontana
lontana da me
perché ti sento lontana da me

Come l’aria mi respirerai
il giorno che ti nasconderò
dentro frasi che non sentirai

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.