giovedì 21 Novembre 2024

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Ricchi e Poveri, cinquant’anni dal loro primo omonimo album

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Sono trascorsi cinquant’anni dal debutto musicale dei Ricchi e Poveri, freschi della storia reunion avvenuta lo scorso febbraio sul palco dell’Ariston. Si intitola semplicemente come il loro nome il lavoro che ha segnato il debutto discografico, rilasciato il 20 luglio del 1970, a pochi mesi di distanza dall’esordio sanremese con “La prima cosa bella”, cantata in abbinamento con Nicola Di Bari e posizionatasi al secondo posto della classifica finale del Festival, alle spalle di “Chi non lavora non fa l’amore” della coppia Mori-Celentano.

A colpire del quartetto è senza ombra di dubbio l’originalità nel proporre voci di diversa estensione, rispettivamente basso, tenore, contralto e soprano. L’intreccio e la fusione dei quattro registri fa loro da trampolino di lancio per il successo, in un’Italia non ancora abituata quel tipo di armonizzazioni tipiche dei gruppi vocali statunitensi. Presenti in scaletta anche il singolo estivo “In questa città” e la cover di “Ma se che penso”, canzone popolare genovese interpretata negli anni anche da Gino Paoli, Mina, Bruno Lauzi e Antonella Ruggiero.

Tra gli autori presenti in questa prima opera, spiccano i nomi di Mogol, Franco Migliacci, Jimmy Fontana, Edoardo Vianello, Wilma Goich, Luigi Lopez, Luigi Albertelli, i fratelli Giosy e Mario Capuano, Carla Vistarini, Roberto Conrado e Franco Califano, quest’ultimo il loro scopritore nonché primo produttore. Niente male per il giovane quartetto composto da Angelo Sotgiu, Franco Gatti, Angela Bramati e Marina Occhiena, alias i Ricchi e Poveri, ovvero ricchi di talento e poveri di presunzione.

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Ricchi e Poveri | Tracklist

Lato A

  1. In questa città
    (Franco Califano, Mario Capuano, Edoardo Vianello)
  2. Ciao duca
    (Franco Califano, Luigi Lopez)
  3. Oceano 
    (Franco Califano, Roberto Conrado)
  4. Un’immagine
    (Franco Califano, Hawcs, Wallace Powers)
  5. Due gocce d’acqua
    (Franco Califano, Angelo Sotgiu, Franco Gatti)
  6. Ma se che penso
    (Mario Cappello, Attilio Margutti)

Lato B

  1. Al molo
    (Franco Califano, Carla Vistarini, Johnny Mandel)
  2. La prima cosa bella
    (Mogol, Nicola Di Bari, Gian Franco Reverberi)
  3. C’era lei
    (Franco Califano, Angelo Sotgiu, Franco Gatti)
  4. L’amore è una cosa meravigliosa
    (Devilli, Sammy Fain, Paul Francis Webster)
  5. Carla e Gino
    (Wilma Goich, Angelo Sotgiu, Franco Gatti)
  6. L’amore è quello che è
    (Franco Migliacci, Mason, Macaulay)
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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.