venerdì 22 Novembre 2024

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Sanremo 2021, la scheda di Max Gazzè: tutte le curiosità da sapere

Precedenti al Festival, giudizi della stampa, quote dei bookmakers, album, tracklist, autori e testo del brano

PARTECIPAZIONI A SANREMO:

Sesta partecipazione al Festival di Sanremo per Max Gazzè che aveva debuttato sul palco del Teatro Ariston nel 1999 con Una musica può fare, classificandosi all’8° posto nella sezione delle Nuove Proposte. L’approdo tra i big, invece, risale al 2000 quando propose Il timido ubriaco arrivando a sfiorare il podio con il 4° posto finale.

Il ritorno all’Ariston è datato 2008 con il brano Il solito sesso che arriva a classificarsi al 12° posto finale ma che gode di un ampissimo riscontro nel post-Festival. Nel 2013 viene presentato il binomio Sotto casa I tuoi maledettissimi impegni con cui, la prima delle due, ottiene il 7° posto nell’edizione vinta da Marco Mengoni. L’ultima apparizione in riviera risale al 2018 quando gareggia con La leggenda di Cristalda e Pizzomunno che si classifica al sesto posto.

IL BRANO:

Per la sua nuova partecipazione alla kermesse ligure Max Gazzè punta nuovamente su un brano scritto completamente, sia per il testo che per la musica, da lui stesso con la collaborazione di Francesco Gazzè e Francesco De Benedittis per la parte musicale. La canzone è intitolata Il farmacista.

Max Gazzè

COME NE PARLA LA STAMPA:

“Si può fare. Max ci fa entrare in un mondo diverso, incalzante, fantasy. Come un viaggio in mongolfiera. Sembra uno scienziato pazzo. Originale, 7” [Gabriella Mancini, Gazzetta]

“«Trifluoperazina» è anche la Monstery Band che lo accompagna, poi lo «stramonio, e pindololo» più «un pizzico di secobarbital» è la ricetta di questo alchimista del cantar leggero che sorprende sempre per originalità. Gazzè presente è un po’ come se Battiato apparisse all’improvviso sul palco dell’Ariston” [Massimiliano Castellani, Avvenire]

“«E’ quel miracolo che non ho visto mai in nessun’altra se non te dopo la cura e stai sicura che stavolta è quella buona e presto mi ringrazierai». IRONICO” [DomaniPress]

“Comincia con una citazione del film Frankenstein Junior questo divertissement a base di nomi di farmaci con una linea di basso pazzesca (tipico di Gazzè) e che, a dir la verità, poteva anche essere un pochetto più corta. Detto questo: che pezzone” [Maria Elena Barnabi, Cosmopolitan]

“Ormai fra i “veterani”, il buon Max raggiunge quota 6 Festival presentandosi con La Trifluoperazina Monstery Band servendo sul piatto (anzi, in un alambicco) un rock uptempo e ironico come nel suo stile e che immaginiamo richiederà anche un’importante presenza scenica sul palco. L’attacco è quello di “Frankenstein JR” (“Si può fare!!”), il testo è un evidente divertissement, tra genio e faceto. Piacevole e trascinante ma un po’ fine a se stesso, creato, appunto, “in laboratorio”. Voto: 6+” [Andrea Grandi, Newsic.it]

Il farmacista ci racconta di una figura che ognuno di noi avrà avuto modo di vedere spesso nella sua vita. Chi ha sempre il consiglio giusto al momento giusto, del “Ghe pensi mi”, come si dice a Milano (e ormai in tutta Italia). Con una filastrocca dove è accompagnato dalla Trifluoperazina Monstery Band, Max tira fuori dal cilindro suoni di strumenti particolari come solo lui e Vinicio Capossela sanno fare. E dimostra ancora una volta di essere un polistrumentista/cantautore dal talento sopraffino. Una sicurezza” [Silvia Danielli, Billboard]

“Anche lui gioca al gioco del festival, e per la verità molto bene, con una filastrocca dal testo spiritoso, originale dal ritmo scanzonato. Voto: 10” [Carmen Guadalaxara, Il Tempo]

“Se Colapesce e Dimartino hanno un approccio esistenziale con l’incubo pandemico, Max Gazzè l’affronta in modo ironico. Ritornando sui passi del “timido ubriaco” e delle ambientazioni balcaniche, tra divertissement e denuncia sociale, il cantautore romano (con papà di Scicli) presenta Il farmacista, scioglilingua che sembra alludere alla confusione odierna sui rimedi per affrontare il contagio e sui ruoli. Il testo contiene una smisurata quantità di medicine e il protagonista è una sorta di scienziato pazzo che si presenta con la frase di Frankenstein Junior: “Si può fare!”. Sul palco dell’Ariston si farà accompagnare dalla Trifluoperazina Monstery band. Voto: 5,5” [Giuseppe Attardi, Pickline]

“Con quel nome impronunciabile, ha la soluzione per tutto e per tutti (pure alla “pettegola che origlia”). L’ironia è elevata al quadrato. “Si può fare!”. É il Gazzè style, d’altronde!” [Rita Vecchio, Leggo]

“La classe e l’ironia di Max Gazzè – una delle garanzie del Festival di Sanremo. La conferma arriva con Il farmacista: storia buffa e strampalata di un erborista un po’ pazzo che si diverte a confezionare pozioni d’amore” [Elsa Ungari, Io Donna]

“E’ possibile avere un Max Gazzè per ogni Sanremo? Grazie. Sonorità pop, elettronico il giusto, la storia ti tiene col fiato sospeso fino alla fine. Spoiler: non finisce bene. Voto 8” [Unione Sarda]

“Fuori dal coro, eccolo qui: Max Gazzé va dritto per la sua strada, fuori dallo spazio e dal tempo, regalando un piccolo gioiello che – probabilmente – si perderà nel post Sanremo. Ma non è tutto radiofonico quello che luccica, no? Voto: 6.5” [Christian Pradelli, Mitomorrow]

“Dopo le ultime sperimentazioni, il cantautore torna alla sua filastrocca: divertente, ma intelligente. Attacca con una citazione da Frankenstein Jr (Si può fare), che ricorda anche una sua vecchia canzone (Una musica può fare)” [Claudia Fascia, La Sicilia]

“Introdotto dalla voce di Oreste Lionello in “Frankenstein Junior” che urla “SI, PUO’, FARE”, il pezzo si inserisce nella vena del miglior Gazzè ironico e vagamente surreale. Il ritmo pulsante della strofa porta dritto in un ritornello dal caos felicemente bandistico. Corroborante” [Tgcom24]

“Una perla. Per questa ricetta non c’è alcun rimedio, non c’è alcuna controindicazione. Max ci appare come un ibrido tra un chimico e uno sciamano, tra stramonio e passiflora. E state tranquilli che finito il brano sarete tutti liberi, nessuna camicia stretta a forza sulla schiena incatenerà i vostri pensieri. Voto: 8/9” [Fabrizio Basso, SkyTG24]

“Gazzè è un vero genio che sa creare una canzone/ricetta con tanto di Dimetisterone e Norgestal. Solo lui può passare dalla commozione dell’opera teatrale all’ironia de Il farmacista. Sarà difficilissimo memorizzare il testo, ma impossibile non innamorarsi del motivetto. Voto: 9” [Paola Gallo, Ondefunky]

“Max ci porta dentro a un laboratorio pieno di matti che confezionano pillole di felicità artificiale. Nessuno sa scrivere come i fratelli Gazze. Non c’è altro da aggiungere. “Trifluoperazina, Stramonio e Pindololo, un pizzico di Secobarbital”. E passa la paura. Voto: 6.5” [Fabrizio Biasin, Libero]

“Max Gazzè parla con la donna amata, mal sopportando chi dice di avere la verità in tasca per ogni cosa, che sia un “tormento che attanaglia”, una “magagna”: “Io ho la soluzione!”. Una classica canzone ‘alla Gazzè’ che sul palco dell’Ariston assicurerà lo show Giudizio: Si può fare!” [Andrea Conti, Il fatto quotidiano]

“Una favola strampalata, un farmacista magico e allo stesso tempo matto. Max Gazzé, con suoni e parole, porta ancora una volta il pubblico dentro il suo mondo. Si inizia con una citazione del film “Frankenstein junior”, il ritornello è molto lungo e varia nell’arco del brano: “Non c’è neppure controindicazione, amore mio, ti dirò come si starà senza il pesante tuo brusio da conferenza che mi rompe l’anima!”” [Claudio Cabona, Rockol]

“Si parte con una citazione di “Frankenstein Junior”, una frase (“Si può fare!”) che ritroveremo nel ritornello. Brano elettronico anni 80, è una cavalcata ironica di rimedi (medicinali e naturali) che Max propone all’amata per sconfiggere gli sbalzi d’umore, la mania per lo shopping, il «brusio da conferenza». Dice Max: «Son tutte soluzioni al naturale, amore mio, vedrai che male non ti va». Gazzè porta sempre la sua ricerca musicale al Festival: l’arrangiamento, infatti, è follemente complesso, con tanto di assolo di theremin” [Francesco Chignola, TV Sorrisi e Canzoni]

“Pensate a Gazzè che fa Gazzè e avrete questo Gazzè. E anche questa volta ci piace da morire, in questa sua versione da farmacista amante della lingua e degli incastri linguistici tra chitarre, basso e theremin con un testo che ti prende e ti porta in un altro mondo, facendoti dimenticare quel “Ti amo, tu mi ami, ci amiamo, non ci amiamo più” in cui a volte ci si perde in maniera ombelicale ascoltando molta musica contemporanea. E scrive un pezzo che sembra prendere in giro gli stregoni, quelli che hanno una soluzione per tutto e alla fine non risolvono mai niente” [Francesco Raiola, Fanpage]

“il farmacista è colui che trova la soluzione ad ogni problema. Canta: “Io ho la soluzione (si può fare) per un tormento che attanaglia, punto debole i magagna e qualsivoglia imperfezione“. Sonorità rock con basso inizialmente tra gli strumenti protagonisti. Si apre con una citazione: “Si può fare” di Frankenstein Junior. Brano cantato dal punto di vista del fantomatico farmacista. Ritornello scanzonato, misto marcia. Prima del finale: musica, musica e musica. Giudizio: geniale come chi la canta” [TVblog]

“Atmosfera da horror comico, con tanto di citazione da Frankenstein Junior («Si può fare!») per quello che, tutto sommato, più che un pezzo di Max Gazzè è un pezzo alla Max Gazzè. Divertente, ma non il migliore brano di Max Gazzè di sempre. Voto: 6” [Francesco Prisco, Il Sole 24 ore]

Max Gazzè 2018

VOTO MEDIO DELLA CRITICA:

7.5 / 10 (3° posizione generale)

QUOTE SNAI:

12.00 (9° posizione generale)

COVER PER LA 3° SERATA:

Del mondo (CSI)

IL NUOVO ALBUM:

Uscirà per Universal Music un nuovo album d’inediti del cantautore romano anche se ancora non è stata ufficializzata alcuna data di pubblicazione. Nel progetto, oltre al brano sanremese, sarà inclusa anche la versione della cover presentata nel corso della terza serata del Festival.

TESTO DEL BRANO:

IL FARMACISTA
di Francesco Gazzè, Max Gazzè – Max Gazzè, Francesco De Benedittis
Edizioni Linea Due/Sotto Casa/None/OTR Live – Milano – Roma – Fano (PU) – Roma

(Si può fare!)
Polvere d’amore,
Té verde due bustine
E non mi dici
Più che non ti va…
Dimetisterone,
Poi Norgestrel in fiale
Per chiuderci
Una notte
In camera!
Son tutte
Soluzioni al naturale…
Amore
Mio,
Vedrai che male
Non ti fa…
Te le ho create io,
Ma in nome
Della scienza
Per quella tua tendenza
Alla rigidità!
Trifluoperazina,
Stramonio e Pindololo…
Un pizzico
Di Secobarbital:
Somministra
Prima
Di un logorroico
Assolo
E via anche questa
Smania di parlar!
Non c’è neppure
Controindicazione…
Amore
Mio,
Ti dirò come
Si starà
Senza
Il pesante
Tuo brusio
Da conferenza
Che mi rompe
L’anima!
Io ho la soluzione
(Si può fare!)
Per un tormento
Che attanaglia,
Punto
Debole o magagna
E qualsivoglia
Imperfezione!
Per tutto
Invento,
Stai tranquilla,
Una bio-chimica pozione!
(Ma che cos’è?)
È quel miracolo
Che non ho visto
Mai
In nessun’altra
Se non te dopo
La cura,
E stai sicura
Che stavolta
È quella buona
E presto
Mi ringrazierai!
Noci,
Zafferano,
Lavanda e passiflora…
Poi ci
Mettiamo
Anche del guaranà:
Travasare piano
L’essenza su verdura…
Contro lo shopping
È una favola!
E per i troppi
Tuoi salti
D’umore,
Fiore
Di Bach
E aggiungo
Vitamina E…
Ma addizionando
Del trifoglio rosso
Posso
Cancellarti
Anche lo stress!
Io ho la soluzione
(Si può fare!)
Per la pettegola
Che origlia…
Vanità,
Coda di paglia
O qualsivoglia
Imperfezione!
Per tutto
Invento,
Stai tranquilla,
Una bio-chimica pozione!
(Ma che cos’è?)
È quel miracolo
Che non ho visto
Mai
In nessun’altra
Se non te dopo
La cura,
E stai sicura
Che stavolta
È quella buona
E presto
Mi ringrazierai!
Ma adesso
Aspetta
Cara, c’è
Un problema:
Questa camicia m’incatena
Un po’…
Me l’hanno stretta
A forza sulla schiena…
Non chiedermi perché,
Io che ne so!
(Si può fare!)
(Ma che cos’è?)
È quel miracolo
Che non ho visto
Mai
In nessun’altra
Se non te dopo
La cura,
E stai sicura
Che stavolta
È quella buona
E presto
Mi ringrazierai!
Io ho la soluzione
(Si può fare!)
Per un tormento
Che attanaglia,
Punto
Debole o magagna
E qualsivoglia
Imperfezione!
Per tutto
Invento,
Stai tranquilla,
Una bio-chimica pozione!
(Ma che cos’è?)
È quel miracolo
Che non ho visto
Mai
In nessun’altra
Se non te dopo
La cura,
E stai sicura
Che stavolta
È quella buona
E presto
Mi ringrazierai!

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Ilario Luisetto

Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.