giovedì 21 Novembre 2024

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Sanremo Giovani 2021, rettifica sull’età: ammessi artisti fino ai 33 anni

A seguito delle polemiche, chiarita la situazione tra le pagine dell’autorevole settimanale Tv Sorrisi e Canzoni

“Luglio col bene che ti voglio”, calura e polemiche annesse. Non c’è sosta (e direi anche tregua) per i preparativi della prossima edizione del Festival di Sanremo e, di conseguenza, per il confermatissimo direttore artistico Amadeus. Tutti lo cercano e tutti lo vogliono, proprio come Il Barbiere di Siviglia di Rossini, probabilmente per menarlo… ma anche questa volta – poverino – non per colpa sua.

Andiamo con ordine, cosa è successo? La scorsa settimana il presentatore ha rilasciato un’intervista in esclusiva a Tv Sorrisi e Canzoni, dove svelava alcune anticipazioni sul nuovo misterioso regolamento di Sanremo 2021. Tutto molto bello, fino a quando nella lunga chiacchierata con Stefania Zizzari non si parla della soglia massima di età per partecipare a Sanremo Giovani: 30 anni.

Inutile dire che nel frattempo si è scatenato l’inferno, è venuto giù il mondo, tutto per un refuso, ovvero un errore di battitura che l’autorevole settimane ha rettificato ieri con le seguenti parole: «nel numero scorso abbiamo scritto che il limite massimo per partecipare è 30 anni, ma Amadeus ci ha precisato che invece è di 33». Quindi, sostanzialmente, da 36 si scende a quota 33 anni. Ora è ufficiale.

Questo cosa significa? Che per una settimana è successo praticamente di tutto per niente! A parer mio bisognerebbe sempre attendere di leggere nella sua completezza il regolamento, se non addirittura aspettare di vedere le conseguenze di ciascun rinnovamento. Le scelte vanno rispettate ed eventualmente criticate col senno di poi, perché nessuno ha la sfera di cristallo e sa che piega potrebbero prendere.

La sezione giovani è nata per lanciare nuove proposte, non per dare l’ennesima possibilità a chi ne ha avute già altre, cosa che negli ultimi anni è avvenuta spesso. E’ vero, diversi over 30 hanno trovato in questa kermesse la loro ultima grande chance, artisti che oggi possiamo considerare veri e propri big, vi risparmio l’elenco, anche perché potrei controbattere con una lunga sfilza di influenti nomi di under 30 lanciati sempre dal Festival.

La funzione originale di Sanremo Giovani è un’altra, non una specie di “Ora o mai più” della generazione Y, alla quale io stesso appartengo e difendo con le unghie e con i denti, ma ci vogliono altri contesti, le gare dovrebbero essere separate. Per questo sono favorevole ad un’eventuale categoria Emergenti (ne abbiamo parlato qui), proprio come era stato proposto con scarsi successi una sola volta nel 1989, ma che oggi potrebbe assumere un senso.

Poi, signori, c’è sempre Area Sanremo, che offre come di consueto due posticini per l’Ariston. Al momento l’organizzazione del concorso (che ricordiamo non è affidata nelle mani del direttore artistico del Festival) non ha ancora comunicato alcuna volontà di rinnovamento, ma staremo a vedere nelle prossime settimane. Quindi, che dire? Tanto rumore per nulla, come sempre d’altronde.

Rinnovo l’invito a lasciar lavorare in pace Amadeus, anche se sono certo che da qui al prossimo 2 marzo succederà praticamente di tutto. Considerate le premesse mi aspetto nell’ordine: la tramutazione dell’acqua in sangue, la moria del bestiame, l’invasione delle cavallette e delle locuste, la morte dei primogeniti maschi e lo sbarco degli alieni ad Arma di Taggia. Buona estate a tutti (pigliamocela una vacanza, va’).

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.