giovedì 21 Novembre 2024

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“Sincero”, Bugo e Morgan: quando l’arte rischia di finire in caciara – RECENSIONE

Analisi sul brano sanremese di Bugo e Morgan

Anche se Sanremo 2020 è finito da un pezzo, le polemiche continuano nei salotti televisivi e sui social. A tenere banco la vicenda BugoMorgan, che ha suscitato interesse e ilarità, arrivando ad oscurare il pezzo stesso. E’ incredibile quanto inaccettabile che i versi rimasti impressi nella nostra memoria siano quelli riscritti di getto dall’ex Bluvertigo, piuttosto che quelli originali, frutto di un lavoro sapiente di squadra che rischia di essere del tutto vanificato.  Si parla di Bugo (qui la nostra recente intervista), l’album sta andando bene in classifica, ma è importante che l’attenzione si sposti sulla musica, su “Sincero” e sulle canzoni contenute all’interno di Cristian Bugatti, disco rilasciato lo scorso 7 febbraio da Mescal.

Partiamo dal titolo di questo lavoro, ovvero il nome reale dell’artista che, scusate il francesismo, si fa “il culo” da vent’anni per portare avanti la propria visione di musica, mettendosi a nudo forse come non mai. Un uomo di quarantasei anni, non un ragazzino, che si ritrova catapultato in un mondo distante anni luce dal suo modo di essere. Dall’altra parte c’è Morgan, sregolatezza e genio (rigorosamente in quest’ordine), quarantasette anni, quindi coetaneo, ma che ha vissuto sicuramente più vite artistiche collezionando maggiori esperienze. Al centro del ring c’èSincero, il punto di congiunzione tra i due, una bella canzone che non merita tutto questo vilipendio mediatico, che gioverà ai singoli ma non alla musica. Sia chiaro, la fine di un’amicizia è una roba seria, non è corretto strumentalizzarla o spettacolarizzarla, certo è che quello che è andato in scena sul palco dell’Ariston è un episodio di cui avremmo fatto sicuramente a meno.

Schierarsi da una parte piuttosto che da un’altra non serve a niente, anzi, indebolisce ancora di più il senso e l’importanza di quello che c’è in mezzo, ovvero la canzone, scritta e composta insieme a Simone Bertolotti e Andrea Bonomo, autori e musicisti che non necessitano certo di presentazioni. “Sincero” è un brano, proprio come suggerisce il titolo, autentico… che merita di essere ascoltato nella sua interezza, oltre che nella sua versione originale. Un pezzo dalle buone intenzioni e non dalle cattive, che rischia di passare in secondo piano. In un delicato momento storico come questo, è importante preservare l’arte, fare in modo che non diventi caciara, che non perda la propria integrità e la propria purezza. Nonostante quanto accaduto voglio essere positivo, continuare a credere che la musica sia più forte del rumore delle polemiche, l’unica in grado di rimettere in ordine tutte le cose.

Acquista qui il brano |

Sincero | Video

https://www.youtube.com/watch?v=PwZW_Uzrb7I

Sincero | Testo

Le buone intenzioni, l’educazione
la tua foto profilo, buongiorno e buonasera
e la gratitudine, le circostanze
bevi se vuoi ma fallo responsabilmente
rimetti in ordine tutte le cose
lavati i denti e non provare invidia
non lamentarti che c’è sempre peggio
ricorda che devi fare benzina
ma sono solo io
e mica lo sapevo

Volevo fare il cantante
delle canzoni inglesi
così nessuno capiva che dicevo
vestirmi male e andare sempre in crisi
e invece faccio sorrisi ad ogni scemo
sono sincero me l’hai chiesto tu
ma non ti piace più
non ti piace più

Scegli il vestito migliore per il matrimonio
del tuo amico con gli occhi tristi
vai in palestra a sudare la colpa
chiedi un parere anonimo e alcolista
trovati un bar che sarà la tua chiesa
odia qualcuno per stare un po’ meglio
odia qualcuno che sembra stia meglio
e un figlio di puttana chiamalo fratello
ma sono solo io
non so chi mi credevo

Volevo fare il cantante
delle canzoni inglesi
così nessuno capiva che dicevo
vestirmi male e andare sempre in crisi
e invece faccio sorrisi ad ogni scemo
sono sincero me l’hai chiesto tu
ma non ti piace più
non ti piace più

Abbassa la testa, lavora duro
paga le tasse buono buono
mangia bio nei piatti in piombo
vivi al paese col passaporto
ascolta la musica dei cantautori
fatti un tatoo, esprimi opinioni
e anche se affoghi rispondi sempre
“tutto alla grande”
però di te m’importa veramente
al di là di queste stupide ambizioni
il tuo colore preferito è il verde
saremo vecchi indubbiamente
ma forse meno soli

Volevo fare il cantante
delle canzoni inglesi
così nessuno capiva che dicevo
essere alcolizzato spaccare i camerini
e invece batto il cinque come uno scemo
sono sincero me l’hai chiesto tu
sono sincero me l’hai chiesto tu
ma non ti piace più
non ti piace più
non ti piace

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Nico Donvito

Nato a Milano nel 1986, è un giornalista attivo in ambito musicale. Attraverso il suo impegno professionale, tra interviste e recensioni, pone sempre al centro della sua narrazione la passione per la buona musica, per la scrittura e per l’arte del racconto. Nel 2022 ha scritto il libro "Sanremo il Festival – Dall’Italia del boom al rock dei Måneskin" (edito D’idee), seguito da "Canzoni nel cassetto" (edito Volo Libero), impreziosito dalla prefazione di Vincenzo Mollica, scritto a quattro mani con Marco Rettani. L'anno seguente, sempre in coppia con Rettani, firma "Ho vinto il Festival di Sanremo" (edito La Bussola), con introduzione curata da Amadeus e il racconto di trenta vincitori della rassegna canora. Tale opera si è aggiudicata il Premio letterario Gianni Ravera 2024.