Tutti i top ed i flop dell’ultima settimana musicale
I TOP:
- Maneskin e Pinguini Tattici Nucleari negli stadi: due delle migliori band italiche degli ultimi anni raggiungono la dimensione degli stadi per i primi live del 2023 e, stando alla velocità con cui i biglietti sono andati a ruba, viene da dire che meritano davvero tale traguardo. Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace dice il proverbio: se qualcuno aveva, dunque, dei dubbi sui gruppi guidati da Damiano David e Riccardo Zanotti farà bene ad accettare le cose per così come sono. Onore al merito di due carriere senza eguali nel mondo delle band italiane (e non solo) d’oggi.
- La rinascita di Antonino e il sogno Sanremo: la sua partecipazione a Tale e quale show appare come un vero e proprio colpo azzeccato. Non tanto perchè ha stravinto le prime due puntate di questa nuova edizione del format di Rai Uno ma, soprattutto, perchè il cantante pugliese ritrova così finalmente uno spazio mediatico che merita da sempre. Dotato di una delle più belle voci tra quelle passate per la TV nostrana, Antonino è il tipico esempio di un bravo cantante e di un’ottima persona che non è stato baciata dalla fortuna discografica per ragioni sempre indipendenti da lui e dal suo talento. Se il passaggio in questo programma può essere il viatico per una riscoperta musicale del suo talento ben venga.
- Stelle – Loredana Errore: annunciato prima dell’ultima estate ora è realtà anche il primo progetto discografico di cover della “stella Loredana Errore”. Malgrado non si sia ancora ascoltato nulla di questo disco che uscirà il prossimo 28 ottobre siamo già certi che la voce dell’interprete siciliana saprà farsi strada alla grande sfruttando l’occasione di un progetto che le permette di andare oltre la costruzione di un proprio repertorio per dimostrare tutto il suo potenziale ed interpretativo. Le cover non son cose da tutti. Son cose, sicuramente, da Loredana.
TOP-EMERGENTI:
- Abissale – Tananai: il pubblico ha imparato ad amarne la leggerezza, il cantato grezzo ed i motivetti orecchiabili. Stavolta, tuttavia, Tananai cala l’asso provando a stupire con una ballad contemporanea da dedicarsi ai sentimenti. L’effetto sorpresa, sicuramente, arriva e funziona. Il pezzo è bello, scritto bene e con capacità. La voce non è il punto forte di Tananai e, forse, potrebbe risultare persino eccessivamente ardito l’azzardo di un falsetto nell’inciso ma, va ammesso, che tutto funziona per così com’è.
- Rituali – Angelina Mango e Nashley: ‘oggi come stai? si, non c’è male’ ripete in loop questo pezzo trovando in un arguto arrangiamento contemporaneo lo strumento migliore per risuonare attuale. Si, perchè se è vero che il suono è uno di quelli di oggi, la voce di Angelina è una bella voce classica che si destreggia tra sali e scendi ed un cantato che è bello ascoltare. Nashley fa da supporto lasciando lo giusto spazio alla giovane cantautrice che continua a ben promettere.
I FLOP:
- Materia (Pelle) – Marco Mengoni: il secondo capitolo della trilogia discografica di Marco Mengoni non debutta in prima posizione nella FIMI settimanale rimanendo dietro a thasup e, soprattutto, confermando l’idea avuta dai due singoli di lancio (‘No stress‘ e ‘Tutti i miei ricordi’): un album che abbraccia un suono contemporaneo che non esalta pienamente la vocalità del cantautore romano. Un deciso passo indietro rispetto al precedente progetto che aveva recuperato l’impronta soul della sua voce.
- Viola – Fedez e Salmo: si sono odiati per anni scannandosi a vicenda sui social poi, d’improvviso, ecco spuntare una collaborazione del tutto inattesa. Poteva essere per entrambi l’occasione giusta per dimostrare qualcosa di nuovo ed interfacciarsi con la migliore delle qualità artistiche dell’altro ma, ahimè, non avviene nulla di tutto questo. Un finto punk fa da sfondo ad un’operazione senza capo nè coda dove Salmo suona disadattato e Fedez fa la marchetta.
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Ilario Luisetto
Creatore e direttore di "Recensiamo Musica" dal 2012. Sanremo ed il pop (esclusivamente ed orgogliosamente italiano) sono casa mia. Mia Martini è nel mio cuore sopra ogni altra/o ma sono alla costante ricerca di nuove grandi voci. Nostalgico e sognatore amo tutto quello che nella musica è vero. Meno quello che è costruito anche se perfetto. Meglio essere che apparire.
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